Ebola, l'Oms ha prequalificato il primo vaccino mondiale

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Immagine di archivio (Getty Images)

Il processo di prequalificazione, il più veloce mai condotto finora, ha permesso di verificare che Ervebo rispetta gli standard di qualità, sicurezza ed efficacia dell’Agenzia delle Nazioni Unite 

L’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) ha prequalificato per la prima volta un vaccino contro il virus ebola, aprendo così la strada alla sua adozione nei Paesi più a rischio in vista di possibili epidemie. Il processo di prequalificazione, il più veloce mai condotto finora, ha permesso di verificare che il vaccino rispetta gli standard di qualità, sicurezza ed efficacia dell’Agenzia delle Nazioni Unite. “Questo è un passo storico per garantire che le persone che ne hanno più bisogno possano avere accesso a questo vaccino salvavita”, dichiara Tedros Adhanom Ghebreyesus, il direttore generale dell’Oms. “Cinque anni fa non avevamo né vaccino né cure per l’ebola. Oggi, con un vaccino prequalificato e le terapie sperimentali, la malattia è prevenibile e trattabile”, prosegue Adhanom. L’Organizzazione Mondiale della Sanità concede la prequalificazione solo ai farmaci che hanno superato importanti test di sicurezza ed efficacia. “Lo sviluppo, lo studio e la rapida prequalificazione di questo vaccino mostrano ciò che la comunità globale può fare quando viene data priorità alle esigenze di salute degli individui più vulnerabili”, sottolinea il dottor Tedros Adhanom Ghebreyesus.

L’utilizzo del vaccino nella Repubblica Democratica del Congo

Il vaccino prequalificato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità è noto come Ervebo ed è stato creato dall’azienda farmaceutica Merck, in collaborazione con varie istituzioni internazionali di sanità pubblica, in seguito all’epidemia di Ebola 2014-2016. Di recente ha ottenuto l’autorizzazione all’immissione al commercio condizionata da parte della Commissione Europa. Nella Repubblica Democratica del Congo, dove il virus Ebola ha infettato più di 3.000 persone, il vaccino viene utilizzato in base a un protocollo di “uso compassionevole” per proteggere gli individui più a rischio, come gli operatori sanitari o chi è entrato in contatto con i pazienti infetti. I risultati provenienti da alcuni studi clinici hanno dimostrato che Ervebo protegge dall’ebola dopo una singola dose. Nel Paese è da poco iniziato anche l’uso sperimentale di un secondo vaccino, prodotto dalla Johnson & Johnson. 

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