Covid, certificato d'esenzione dal vaccino anche per chi ha ricevuto 1-2 dosi ReiThera

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Lo ha stabilito una circolare del ministero della Salute, in riferimento ai cittadini che hanno ricevuto il vaccino italiano ReiThera (una o due dosi), nell'ambito della sperimentazione dello stesso. La certificazione di esenzione temporanea alla vaccinazione, “con validità fino al 30 settembre 2021, sarà rilasciata dal medico responsabile del centro di sperimentazione in cui è stata effettuata la vaccinazione", sottolinea il provvedimento 

“Ai cittadini che hanno ricevuto il vaccino ReiThera (una o due dosi) nell'ambito della sperimentazione dello stesso, potrà essere rilasciato un certificato di esenzione temporanea alla vaccinazione anti-Covid, in formato cartaceo o digitale”. Lo ha stabilito la circolare “Certificazione di esenzione temporanea alla vaccinazione anti Covid-19 nei soggetti che hanno partecipato alla sperimentazione COVITAR”, emanata dal ministero della Salute e firmata dal direttore della Prevenzione del Ministero, Giovanni Rezza. La certificazione di esenzione temporanea alla vaccinazione, “con validità fino al 30 settembre 2021, sarà rilasciata dal medico responsabile del centro di sperimentazione in cui è stata effettuata la vaccinazione”.

I dettagli della circolare

Il documento di esenzione vaccinale, si legge poi ancora nella circolare, dovrà contenere alcuni dati specifici. In particolare, quelli identificativi del soggetto interessato con nome, cognome, data di nascita, quindi la dicitura “soggetto esente alla vaccinazione anti Sars-Cov-2. Certificazione valida per consentire l'accesso ai servizi e attività di cui al comma 1, art. 3 del Decreto-Legge 23 luglio 2021, n. 105” e la dicitura “certificazione valida fino al 30 settembre 2021”. Inoltre, dovrà contenere i dati relativi al centro in cui è stata effettuata la vaccinazione (denominazione del Servizio e Regione), il timbro e la firma del medico certificatore, anche in formato digitale ed il numero di iscrizione all'ordine o codice fiscale dello stesso medico certificatore. Il soggetto interessato, specifica poi la circolare del ministero, “dovrà essere inoltre adeguatamente informato sul fatto che per tale vaccino non sono ancora disponibili dati di efficacia derivati da studi di fase 3 e sulla necessità, pertanto, di continuare a mantenere le misure di prevenzione come usare dispositivi di protezione individuale, mantenere il distanziamento fisico dalle persone non conviventi, lavare le mani, evitare assembramenti in particolare in locali chiusi, rispettare le condizioni previste per i luoghi di lavoro e per i mezzi di trasporto”.

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Gli altri casi per cui è valida la certificazione

Lo stesso ministero della Salute ha autorizzato il certificato per gli esenti dal vaccino anti-Covid, valido per chi non ha potuto vaccinarsi, temporaneamente o definitivamente, per patologie conclamate. “La certificazione di esenzione alla vaccinazione”, contro il Sars-CoV-2, “viene rilasciata nel caso in cui la vaccinazione stessa venga omessa o differita per la presenza di specifiche condizioni cliniche documentate, che la controindichino in maniera permanente o temporanea”. Tra queste, problemi di salute tra la prima e la seconda dose, come una reazione allergica alle componenti del vaccino, o casi molto rari di sindrome di Guillain-Barré, miocardite e pericardite. Il documento, inoltre, è destinato a chi ha avuto un parere negativo dal medico a causa di patologie pregresse, così come per tutti i “malati rari e cronici che, per via della loro patologia, non hanno la possibilità di accedere alla vaccinazione”. Anche in questo caso i certificati potranno essere rilasciati in formato cartaceo e avranno una validità massima fino al 30 settembre 2021, salvo ulteriori disposizioni.

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