
Covid, lo studio: nove italiani su 10 più nervosi e irritabili da inizio pandemia
Il rapporto “The World After Lockdown” di Nomisma fotografa un’Italia che non si è ancora ripresa psicologicamente dai mesi di solitudine e restrizioni dovute all’emergenza coronavirus. Il 68% degli intervistati dichiara di avere problemi a dormire, mentre il 57% ha sbalzi d’umore. Una piccola percentuale dice di preferire ormai stare da solo piuttosto che in compagnia. Per il 46% l’allentamento dei divieti ha aperto la strada per il recupero

Tesi, nervosi, irritabili: così hanno detto di sentirsi nove italiani su 10 dall’inizio della pandemia da coronavirus, come emerge dal rapporto dell’osservatorio “The World After Lockdown” di Nomisma-Crif
Informazione e pandemia: come gli italiani hanno cercato le notizie
Il 44% degli intervistati ha dichiarato che le condizioni di umore cattivo non sono passeggere, ma hanno una frequenza molto elevata, se non “continuativa”
Long Covid: sintomi e terapie
Il 68% dice di avere difficoltà ad addormentarsi, situazione che si è verificata spesso per il 31% degli italiani. I dati sono confermati dall’aumento delle vendite di ansiolitici, cresciute del 12% nel corso del 2020 (fonte Nomisma su dati Aifa)

Dallo studio è emerso che il 57% degli intervistati ha avuto un umore altalenante durante tutto l’ultimo anno. Paura, speranza e senso di responsabilità sono i sentimenti che si sono susseguiti a più riprese

Così anche solitudine e incertezza da un lato e voglia di rinascita dall’altro. Gli italiani sono passati dal timore del contagio - che spesso si è tradotto in paura dell'altro - alla voglia di riabbracciarsi presto

Tuttavia, nonostante le preoccupazioni e molti interrogativi sul futuro, gli italiani hanno dimostrato capacità di reagire positivamente: un intervistato su tre dichiara di aver mantenuto il buon umore per un periodo di tempo non indifferente

La lontananza a cui i protocolli sanitari anti Covid hanno abituato gli italiani hanno alimentato una forte voglia di socialità. Nonostante questo, il 38% degli intervistati teme che non sarà più possibile tornare alla vita di sempre

Il 17% riconosce invece di non riuscire più a rapportarsi con i propri amici con la stessa serenità di un tempo, mentre l’8% dichiara apertamente di preferire ormai la solitudine

Per il 68% degli intervistati, la pandemia non è finita: il Covid non è ancora un problema da sottovalutare. Ad alimentare la speranza di uscirne presto, l’elevata propensione a vaccinarsi contro l’infezione (nove su 10 si dicono disposti a farlo)

Nel frattempo, però, l’allentamento graduale delle misure restrittive e la riapertura delle attività commerciali e di intrattenimento ha fatto bene a molti. Il 46% del campione di italiani dice infatti di sentirsi meglio da quando è iniziato il percorso verso le riaperture