Quella del messaggio sullo smartphone è una tra le modalità più comuni per ricevere il documento, che consentirà di tornare a partecipare a grandi eventi, feste, matrimoni, o anche di poter viaggiare in tutta Europa. Ecco cosa fare una volta ricevuto l’sms e come funziona e quanto dura il Green Pass
Tra le varie modalità per entrare in possesso del Green Pass, il documento che permetterà di tornare a partecipare a feste, matrimoni, grandi eventi o anche di poter viaggiare in tutta Europa, c’è quella dell’sms. Già a partire da alcuni giorni, come spiega un articolo del “Corriere della Sera”, sono partiti i primi messaggi che saranno destinati agli smartphone di coloro che hanno ricevuto la prima o la seconda dose di vaccino, di chi effettuerà un tampone con risultato negativo o da chi è guarito dal Covid-19. Esistono altre modalità per entrarne in possesso, via mail o direttamente al momento della vaccinazione o del tampone, oppure sfruttando le app Io o Immuni, oppure ancora seguendo le istruzioni sul sito dgc.gov.it o, a breve, su quello del Fascicolo Sanitario Elettronico. Chi riscontrasse problemi con queste piattaforme (se ne può scegliere una sola per avere il documento), può chiedere aiuto al farmacista o al medico di base e farsi stampare il certificato. Ma cosa fare, quando si riceve l’sms, la forma più comune per ricevere il Green Pass? (VACCINO COVID: DATI E GRAFICI SULLE SOMMINISTRAZIONI IN ITALIA, REGIONE PER REGIONE - LE NEWS PER VIAGGIARE SICURI).
Cosa fare quando si riceve l’sms
Gli sms relativi al Green Pass stanno arrivando a tutti coloro che hanno già effettuato almeno una dose di vaccino, con un primo blocco che comprende i cittadini che hanno ricevuto l’inoculazione tra dicembre 2020 ed il 27 giugno. Per tutti gli altri, spiega ancora il CorSera, l’sms dovrebbe arrivare entro alcuni giorni dall’iniezione. Il testo del messaggio prevede il nome dell’utente, segnalato solo con due lettere del nome, seguito da un asterisco e con due lettere del cognome. Il codice che segue, l’AuthCode, serve nello specifico per ottenere il Green Pass. Per completare l’operazione si deve avere a portata di mano il numero identificativo della tessera sanitaria e la data di scadenza della stessa. In alternativa, comunque, si può ottenere il documento anche tramite Spid. Una volta in possesso di tutti questi dati, occorre cliccare sul link che si trova all’interno dell’sms e andare così sulla pagina web relativa al Green Pass. Bisogna compilare quindi i campi richiesti, scegliere in che lingua ricevere il documento e cliccare su “recupera certificazione”. A questo punto si ricevono due file: uno formato pdf, con la certificazione verde unita ad un QR Code, ed un file formato png con l’immagine dello stesso QR Code.
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Le specifiche sul QR Code
Ricevuti questi file, è consigliabile salvarli sul proprio dispositivo. Il QR Code è strettamente personale e contiene tutta la situazione sanitaria dell’utente relativa a vaccino o eventuale tampone, guarigione ed i dati del cittadino. Ogni QR Code sarà diverso per ogni certificazione, anche destinata al medesimo utente. Se, ad esempio, si è ricevuta a giugno la prima dose, si otterrà un Green Pass valido dopo i primi 15 giorni, che serve per presenziare ad un evento in Italia, ma non per l’Europa. Se l’utente deve recarsi all’estero prima di aver effettuato la seconda dose, sarà costretto ad eseguire un tampone prima della partenza, a cui sarà collegato un ulteriore Green Pass, con un altro QR Code, valido 48 ore. Dopo avere sostenuto la seconda dose, arriverà ancora un codice, per accedere ad un nuovo Green Pass, valido per nove mesi.
Utilizzo e durata del documento
Il Green Pass si attiva, a livello italiano, dopo la prima dose di vaccino, trascorsi 15 giorni dall’iniezione. Per viaggiare in Europa, occorre attendere 15 giorni dalla seconda dose. Per chi ha ricevuto il vaccino è valido 9 mesi a partire dalla seconda dose, mentre per chi è guarito dal Covid-19 vale sei mesi dalla fine dell’isolamento. Vale 48 ore il documento ottenuto col tampone molecolare o antigenico. In Italia sarà indispensabile, ad esempio, per recarsi allo stadio, per partecipare a grandi eventi, andare in discoteca o partecipare ai concerti. Ma anche per presenziare ad un matrimonio o ad una festa, oppure ancora per entrare in una regione rossa o arancione, qualora la situazione sanitaria prevedesse il ritorno alle colorazioni conosciute fino a poco tempo fa. A livello europeo serve per muoversi tra i diversi Paesi che hanno aderito alla formula del Green Pass, ovvero quasi tutti gli stati membri dell’Ue (tranne Bulgaria, Croazia, Cipro, Romania ed Irlanda) e poi anche Svizzera, Norvegia, Liechtenstein e Islanda.