Lo ha sottolineato il sottosegretario alla Salute, ospite di “Timeline”. “Lo switch verso altre classi di vaccini per la seconda dose è una cosa che viene già fatta in diversi Paesi del mondo, in Canada, in Germania, e ci sono studi iniziali che dicono che è sicuro e non vi sono rischi”, ha spiegato
Nessun rischio nell’utilizzare un vaccino anti-Covid diverso tra la prima è la seconda dose. Lo ha confermato, intervenendo a Sky TG24, il sottosegretario alla Salute, Pierpaolo Sileri, ospite di “Timeline”. “Lo switch verso altre classi di vaccini per la seconda dose è una cosa che viene già fatta in diversi Paesi del mondo, in Canada, in Germania, e ci sono studi iniziali che dicono che è sicuro e non vi sono rischi”, ha spiegato, citando uno studio inglese che “parla di un modesto incremento di reazioni avverse minori, come mal di testa o febbricola”. Ma non solo: “lo switch sembrerebbe dare una risposta immunitaria migliore. È qualcosa che può rientrare nella normalità, è già così in diversi Stati", ha sottolineato ancora. (VACCINO COVID: DATI E GRAFICI SULLE SOMMINISTRAZIONI IN ITALIA, REGIONE PER REGIONE)
Sileri: “Vaccini a vettore virale, anche J&J, siano usati solo su over 60”
A proposito dell’utilizzo dei differenti vaccini a seconda delle fasce d’età, Sileri ha poi detto di capire “il fatto che De Luca abbia chiesto ulteriori chiarimenti e credo che sia anche giusto. Sono sempre stato molto critico verso gli errori che ognuno di noi commette, direi che la circolare del ministero della Salute dovrebbe spiegare un po' meglio il da farsi anche con l’altro vaccino a vettore virale, J&J”. Dalla circolare in questione, ha proseguito, “si evince che per J&J dovrebbe valere lo stesso discorso fatto per AstraZeneca, ma ci sono situazioni in cui questa circolare è disattesa o interpretata diversamente. Non vi è ombra di dubbio che con la circolazione attuale del virus il rischio deve essere zero, quindi questo tipo di vaccini venga usata solo per gli over 60”, ha continuato il sottosegretario alla Salute.
“Contro le varianti occorre correre con le seconde dosi e sequenziare”
Nel corso del suo intervento, Sileri ha parlato anche delle varianti del coronavirus. “In Uk coloro che prendono la variante indiana sono prevalentemente coloro che non sono vaccinati o che hanno fatto solo una dose di vaccino. Poi c’è una parte residuale, ma da considerare, che ha fatto entrambe le dosi. Significa che questa variante è in ogni caso combattuta dai vaccini, non sembra eludere i vaccini”, ha ribadito. “Questa variante ci insegna che occorre correre con le seconde dosi. Ma il secondo insegnamento è che dobbiamo migliorare il sequenziamento, la genotipizzazione”, ha poi aggiunto. In quest’ottica, ha poi concluso Sileri, “fondi sono stati stanziati, dobbiamo però migliorarci. Il consorzio non è partito ma la rete di laboratori è stata creata, sappiamo che si stanno aggregando e l’Istituto Superiore di Sanità sta facendo un ottimo lavoro. Servono più fondi, però, e mi sto battendo per raddoppiare i finanziamenti chiesti un mese fa”, ha spiegato. “Il primo budget che ho richiesto, per iniziare, è stato 15 milioni di euro e chiederò un raddoppio. Cercare le varianti è prioritario quanto andare avanti con le vaccinazioni”, ha riferito il sottosegretario.