Lo ha comunicato l'azienda biotech americana, annunciando i risultati di un ampio studio realizzato negli Stati Uniti e in Messico su 29.960 persone
L'azienda biotech statunitense Novavax ha annunciato che il suo vaccino è efficace oltre il 90% contro il Covid-19, incluse le sue varianti.
In una nota, l'azienda precisa che, dai risultati di un ampio studio realizzato negli Stati Uniti e in Messico su 29.960 persone, emerge che il preparato "ha mostrato una protezione del 100% contro le forme moderate e gravi della malattia e del 90,4% in generale", esattamente come i prodotti Pfizer-BioNTech e Moderna, e superiore al vaccino a singola dose di Johnson & Johnson. (VACCINO COVID: DATI E GRAFICI SULLE SOMMINISTRAZIONI IN ITALIA, REGIONE PER REGIONE)
"Oggi, Novavax è un passo avanti nell'affrontare la necessità critica e persistente della salute pubblica globale di ulteriori vaccini Covid-19. Questi risultati clinici indicano che NVX-CoV2373 è estremamente efficace e offre una protezione completa contro l'infezione da Covid-19 sia moderata che grave", ha dichiarato Stanley C. Erck, presidente e amministratore delegato di Novavax. "Novavax continua a lavorare con un senso di urgenza per completare le nostre richieste di regolamentazione e consegnare questo vaccino, costruito su una piattaforma ben compresa e comprovata, a un mondo che ha ancora un grande bisogno di vaccini".
Vaccino Novavax: di cosa si tratta
Il vaccino anti-Covid messo a punto da Novavax utilizza una tecnologia diversa dai preparati già ampiamente autorizzati in tutto il mondo. È un vaccino a base di proteine ingegnerizzato dalla sequenza genetica del primo ceppo del coronavirus, che innescano una risposta immunitaria, senza virus, e può essere conservato a una temperatura compresa tra 2 e 8 gradi Celsius (35 - 46,4 gradi Fahrenheit).
Il preparato non è ancora stato autorizzato in nessun Paese, ma Novavax prevede di presentare domanda di autorizzazione d'emergenza in Gran Bretagna "nel secondo trimestre del 2021", e subito dopo negli Stati Uniti. Una volta approvato, l'azienda statunitense stima di riuscire a produrre "100 milioni di dosi al mese entro la fine del terzo trimestre e 150 milioni di dosi al mese entro la fine del quarto trimestre del 2021".