
Vaccino Reithera, dalla sperimentazione ai fondi: a che punto siamo e cosa si sa
La Fase 2 si è conclusa in 25 ospedali italiani con mille volontari. La Corte dei Conti ha bocciato il decreto con il quale sarebbe dovuto arrivare il via libera al finanziamento di Invitalia per la Fase 3. Fonti del Mise: "La produzione va avanti"

Reithera rischia lo stop. La Corte dei Conti, infatti, ha fatto sapere che non ha registrato il decreto per la produzione del vaccino italiano che dunque non potrà ricevere i fondi da Invitalia per avviare la fase 3. Il futuro del progetto è adesso un'incognita, nonostante il Mise rassicuri sul prosieguo

Il Reithera era anche diventato famoso come “vaccino dello Spallanzani”, eppure l’ospedale non ha partecipato alla Fase 2 di reclutamento dei primi volontari. Ma dal nosocomio hanno chiarito che non c’è alcuna intenzione di defilarsi dalla sperimentazione
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Andando per tappe: l’ospedale Spallanzani non ha reclutato volontari, né effettuato iniezioni, ma la Fase 2 si è comunque conclusa in altri 25 nosocomi con il reclutamento di mille volontari, poco più dei 900 previsti
Reithera: "Pronti a produrre vaccini mRna"
Si attendono ora i risultati degli esami del sangue delle persone che hanno ricevuto le dosi per poter passare alla successiva Fase 3. Intanto, il coordinatore della Fase 2 è rimasto un medico dello Spallanzani, Simone Lanini, anche se l’ospedale non ha contribuito in termini di volontari arruolati
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Dallo Spallanzani, il direttore scientifico Giuseppe Ippolito ha chiarito al quotidiano La Repubblica che non c’è alcuna intenzione di defilarsi dalla sperimentazione e, a sua volta, da Reithera fanno sapere che “l’Istituto era uno dei centri per lo studio di fase 2 e il coordinating investigator è una figura dello Spallanzani che ha contribuito alla redazione del protocollo”
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Sempre l’azienda ha spiegato che le vaccinazioni sono state tutte eseguite “e il monitoraggio della sicurezza e dell’immunogenicità del vaccino sta proseguendo secondo i piani”. Per passare alla Fase 3 bisogna comunque aspettare i risultati delle analisi sui mille volontari ed eventualmente servirebbero fondi
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La biotech di Castel Romano avrebbe già pronte le dosi sufficienti per la Fase 3 per la quale servono 10mila volontari, ma per avviarla attendeva i fondi da Invitalia
Vaccino italiano Reithera, a che punto siamo? VIDEO
In base al piano industriale presentato a Invitalia, Reithera avrebbe dovruto avviare la produzione del vaccino entro ottobre. La data era stata fissata con il contratto di sviluppo, l’incentivo governativo per sostenere le aziende in Italia che ha permesso alla biotech di chiedere il finanziamento di Invitalia, a cui si sono aggiunti altri 5 milioni dalla Regione Lazio e 3 dal Cnr. Ma con la bocciatura da parte della Corte dei Conti adesso tutto è in dubbio

La Conte dei Conti spiega tutti i passaggi del confronto con il ministero dello Sviluppo, durato oltre due mesi, per sostenere la produzione del vaccino ReiThera presso lo stabilimento produttivo di Castel Romano. Il decreto prevedeva un finanziamento di 50 milioni su un totale di 80 milioni previsti dal decreto rilancio. Ma il confronto con l'ufficio di controllo della Corte ha portato alla richiesta di chiarimenti

I magistrati contabili "ritenendo che le risposte fornite dall'Amministrazione non fossero idonee a superare le osservazioni formulate nel rilievo, ha deferito la questione all'esame del Collegio della Sezione centrale controllo di legittimità". Il decreto è stato ricusato e l'atto non è stato quindi ammesso alla registrazione

I vertici di Reithera, che avrebbe investito nella ricerca sul vaccino anti Covid-19 circa 12 milioni di euro, restano in attesa di leggere il parere della Corte. L'azienda, prima dell'arrivo della notizia della bocciatura da parte dei magistrati contabili si sarebbe anche detta disposta a lavorare con altre aziende che usano il metodo dell’mRna. L’intenzione dell’azienda sarebbe, in ogni caso, quella di non voler abbandonare il progetto anche se dal governo dovesse arrivare la richiesta di produrre i vaccini basati sull’mRna

Fonti del ministero dello Sviluppo economico, dopo la decisione dei giudici contabili di non registrare il decreto per la produzione del vaccino italiano Reirhera, fanno sapere che "il piano per la produzione dei vaccini va avanti, non dipende da questo evento. Il Mise attende le motivazioni della decisione della Corte dei Conti, arrivata l'11 maggio scorso su un decreto interministeriale del 25 gennaio 2021""
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