Covid, Marino (Pfizer) a Sky TG24: "Richiamo a 21 giorni, attenersi a studi scientifici"

Salute e Benessere

Il direttore medico dell’azienda farmaceutica commenta il parere del Cts che raccomanda l'allungamento dei tempi di somministrazione delle seconde dosi a 42 giorni: "Il vaccino è stato studiato con questa tempistica, garantisce l'efficacia". E sulla possibilità di sospendere i brevetti: “Si rischia discontinuità nella fornitura e calo nella qualità per efficacia e sicurezza”

"Il vaccino è stato studiato per una seconda somministrazione a 21 giorni. È una valutazione del Cts, osserveremo quello che succede. Come Pfizer dico però di attenersi a quello che è emerso dagli studi scientifici perché questo garantisce i risultati che hanno permesso l'autorizzazione". Lo ha detto a Sky TG24 Valeria Marino, direttore medico di Pfizer Italia, commentando l'allungamento a 5 settimane della finestra per la somministrazione della seconda dose. "Dati su di un più lungo range di somministrazione al momento non ne abbiamo se non nelle osservazioni di vita reale, come è stato fatto nel Regno Unito". Nei giorni scorsi il ministero della Salute, con il parere favorevole del Cts, ha emanato una circolare con cui ha raccomandato che la seconda dose del vaccino Pfizer venga somministrata a 42 giorni di distanza dalla prima, invece che 21 come originariamente previsto. Nel più ampio arco temporale non verrebbe inficiata la risposta immunitaria al farmaco. è stato spiegato (AGGIORNAMENTI LIVE - SPECIALE).

"Sospensione brevetti? A rischio la qualità dei vaccini"

Sulla possibilità di sospendere i brevetti per la produzione dei vaccini anti-coronavirus Marino ha sottolineato: “Si rischia discontinuità nella fornitura delle dosi necessarie a combattere la pandemia e un calo nella qualità dei farmaci, per efficacia e sicurezza”. E sull’efficacia dei preparati contro le varianti: “I dati dimostrano che i farmaci disponibili sono validi e funzionano”.

Vaccini per adolescenti e bambini

“Lo scorso 30 aprile abbiamo inviato richiesta all’Ema - Agenzia Europea del Farmaco – per somministrare il nostro vaccino anche alla fascia d’età 12-15 anni. Stiamo aspettando i risultati, dovrebbero arrivare tra quattro settimane”, ha detto Marino. Al momento in Italia il farmaco Pfizer-BioNtech può essere inoculato dai 16 anni in su. “A marzo sono partite anche le sperimentazioni sulle età comprese tra i sei mesi e gli undici anni. Dovremmo arrivare all’autorizzazione tra settembre e novembre”, ha aggiunto il direttore medico Pfizer.

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Pillola anti-coronavirus

Pfizer sta anche lavorando per la produzione di una pillola anti-Covid che dovrebbe riuscire a bloccare la produzione del virus. Marino: “Siamo alla prima fase della sperimentazione. I tempi nella ricerca non sono mai un dato certo, l’ipotesi è che entro fine anno avremo finito gli studi e che il farmaco sarà disponibile a partire dal 2022”. Nel frattempo, ha detto Marino, Pfizer e BioNtech stanno esaminando campi di applicazione della tecnologia mRNA - quella utilizzata per il vaccino contro il coronavirus - verso altre infezioni virali e in ambito oncologico.

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Temperature di conservazione

“Le temperature di conservazione del vaccino possono essere alzate fino a 2-8 gradi per un mese dopo che il farmaco è stato tirato fuori dal box frigorifero in cui viene inviato alle strutture sanitarie. Abbiamo inviato richiesta di poter dare il via libera a questa modalità all’autorità regolatoria”, ha detto Marino. L’autorizzazione potrebbe arrivare nelle prossime quattro settimane.

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L’incidente di Massa Carrara

Commentando il caso di una ragazza 23enne a cui, in un ospedale di Massa Carrara, è stata somministrata un’intera fiala di vaccino, Marino ha detto che “non sappiamo cosa succederà perché non sono mai stati rilevati episodi analoghi. Al momento sta bene, verrà monitorata dai medici. Non dovrebbe succedere nulla di grave”.

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