Vaccino, Pfizer/BioNTech: richiesto l’ok all’Ema anche per i 12-15enni

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Lo hanno comunicato, in una nota congiunta, le due aziende, confermando di aver chiesto l’autorizzazione per estendere l'utilizzo del proprio vaccino contro il Covid-19 anche ai ragazzi di età compresa tra i 12 ed i 15 anni, come già accaduto negli Stati Uniti, nelle scorse settimane. Se approvato, il via libera al vaccino si applicherebbe a tutti i 27 stati membri dell'Unione Europea.

Pfizer e BioNTech hanno sapere, nel corso della giornata odierna, di aver chiesto all'Agenzia europea per il farmaco, l'Ema, l'autorizzazione ufficiale per estendere l'utilizzo del proprio vaccino contro il Covid-19 anche ai ragazzi di età compresa tra i 12 ed i 15 anni, come già accaduto per gli Stati Uniti nelle scorse settimane. Proprio nelle scorse ore, l'azienda farmaceutica tedesca BioNTech, aveva annunciato che da giugno il farmaco anti-Covid, prodotto in collaborazione con Pfizer, dovrebbe poter essere disponibile proprio per i 12-15 enni. Lo aveva anticipato l'amministratore delegato dell'azienda, Ugur Sahin, parlandone in un’intervista al settimanale “Der Spiegel”. Sahin aveva detto che l’iter stava entrando "nella fase finale" e che la valutazione dei test, poteva "richiedere in media dalle quattro alle sei settimane".

I test di fase 3 su 2.260 adolescenti

La conferma dell’estensione dell'autorizzazione del vaccino contro il Covid agli adolescenti dai 12 ai 15 anni è stata dunque confermata da Pfizer e BioNTech, in una dichiarazione congiunta, in cui le due aziende produttrici hanno spiegato di aver sottoposto a test del vaccino, in fase 3, 2.260 adolescenti. Dai risultati, come già annunciato a fine marzo, è emerso come l'efficacia del farmaco stesso sia risultata pari al 100% e con una risposta immunitaria "solida". Nei test, hanno aggiunto gli esperti, il vaccino è stato "generalmente ben tollerato".

La possibilità della vaccinazione per i più piccoli

Se approvato, il via libera al vaccino si applicherebbe a tutti i 27 stati membri dell'Unione Europea. Pfizer e BioNTech hanno poi spiegato che hanno in programma di chiedere le medesime autorizzazioni anche “ad altre autorità di regolamentazione in tutto il mondo”. Si tratta, hanno spiegato gli esperti, di una mossa cruciale verso il raggiungimento dell'immunità di gregge, anche in virtù del fatto che, attualmente, nessun vaccino contro il coronavirus è stato autorizzato per l'uso sui bambini. E, sebbene i bambini e gli adolescenti abbiano meno probabilità di sviluppare gravi forme della malattia, costituiscono gran parte della popolazione e l’inoculazione in queste fasce d’età è considerata una delle chiavi per porre fine alla pandemia. "È molto importante consentire ai bambini di tornare alla loro normale vita scolastica e consentire loro di incontrarsi con la famiglia e gli amici", aveva detto Sahin al Der Spiegel. E non è tutto, perché le due aziende stanno lavorando per ottenere l'approvazione del loro vaccino anche per i bambini più piccoli, dai sei mesi in su. "A luglio, potrebbero essere disponibili i primi risultati di uno studio sui bambini dai 5 ai 12 anni, mentre uno sui bambini più piccoli a settembre", ha detto Sahin. Le sperimentazioni in corso finora, ha concluso, possono definirsi “molto incoraggianti”.

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