
Vaccino covid: ipotesi terza dose, ecco il quadro dei possibili richiami
Mentre Pfizer/BioNTech stanno valutando l’eventualità di raccomandare una ulteriore inoculazione da fare dopo 9 mesi, gli scienziati continuano a monitorare la durata dell’immunità offerta da tutti i vaccini attualmente disponibili: come noto, ognuno prevede tempistiche di somministrazione diverse e solo quello di J&J, al momento, è considerato monodose

Prosegue il lavoro degli scienziati che stanno monitorando la durata dell’immunità dei vari vaccini in circolazione. Intanto alcuni produttori stanno valutando l’eventualità di raccomandare una ulteriore dose come richiamo
Quando mi vaccino
Di ogni vaccino prodotto e già inoculato esistono delle tempistiche di somministrazione ma presto potrebbero essere aggiornate
Lo speciale Coronavirus
I quattro vaccini anti-Covid approvati in Europa, quindi anche in Italia, sono quelli a RNA prodotti da Pfizer/BioNTech e da Moderna e i due a vettore virale prodotti da Astrazeneca e da Johnson & Johnson, ognuno dei quali prevede tempistiche di somministrazione diverse
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Pfizer/BioNTech: il vaccino a base di RNA richiede al momento la somministrazione di due dosi. L'intervallo ottimale tra le due iniezioni è di 21 giorni

Ma una recente raccomandazione diffusa dalla Commissione tecnico-scientifica dell'Agenzia italiana del farmaco (Aifa) prevede che, in caso si rendesse necessario dilazionare di alcuni giorni la seconda dose, andrebbe fatto in un periodo che non può superare i 42 giorni

Nel frattempo Pfizer e BioNTech hanno annunciato di aver avviato una valutazione legata alla sicurezza e all'immunogenicità di una terza dose del vaccino BNT162b2 per comprendere l'effetto di un potenziamento della protezione contro il Covid-19, causata dalle varianti del virus Sars-CoV-2 circolanti e potenzialmente emergenti, tra cui quella sudafricana

Moderna: è l'altro vaccino a base di RNA che, per una copertura ottimale da Covid-19, richiede la somministrazione di due dosi

L'intervallo di tempo tra la prima e la seconda è di 28 giorni. Ma anche per questo vaccino, in caso di necessità, si può aspettare qualche giorno in più tra la prima e la seconda iniezione

Secondo l'Aifa il tempo massimo di attesa per Moderna è anche di 42 giorni

Astrazeneca: il vaccino a vettore virale consiste in due dosi separate

I dati attualmente disponibili indicano che già dopo quattro settimane dopo la prima dose si raggiunge un livello di protezione efficace che si mantiene fino alla 12esima settimana e che, quanto all'effetto della seconda dose, l'effetto appare più consistente quanto più ci si avvicina alla 12esima settimana

Per questo l'Aifa raccomanda che la seconda dose dovrebbe essere somministrata idealmente nel corso della 12esima settimana (da 78 a 84 giorni) e comunque ad una distanza di almeno 10 settimane (63 giorni) dalla prima dose

Johnson & Johnson: è l'unico vaccino approvato che prevede la somministrazione di un'unica dose, eliminando in questo modo il problema delle tempistiche

Tuttavia, l'azienda farmaceutica sta portando avanti un trial clinico (Ensemble 2) in cui viene valutata l’opportunità di un richiamo