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Covid, monitoraggio Iss: Rt sale a 0,85. Scende l'incidenza
Secondo quanto emerge dalla riunione della cabina di regia per il monitoraggio settimanale, l'Rt in Italia nell'ultima settimana è a 0,85, contro lo 0,81 della settimana precedente. Scende invece l'incidenza, a 146 casi settimanali per centomila abitanti. Terapie intensive in calo, ma 8 regioni sopra soglia. Nel Paese la variante inglese è pari al 91,6% dei casi

È in lieve aumento l'indice Rt in Italia: nell'ultima settimana è a 0,85, contro lo 0,81 della settimana precedente. Scende invece l'incidenza, a 146 casi settimanali per centomila abitanti (contro i 157 di 7 giorni fa). È quanto emerge dalla riunione della cabina di regia per il monitoraggio settimanale dei casi Covid
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Dal monitoraggio emerge che "sebbene la campagna vaccinale progredisca significativamente, complessivamente, l'incidenza resta elevata e ancora ben lontana da livelli (50 per 100.000) che permetterebbero il contenimento dei nuovi casi"
QUANDO MI VACCINO?
Scende, ma rimane alto, il numero di Regioni che hanno un tasso di occupazione in terapia intensiva e/o aree mediche sopra la soglia critica, 8 contro le 12 della settimana precedente
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Il tasso di occupazione in terapia intensiva a livello nazionale è uguale alla soglia critica (30%), con una diminuzione nel numero di persone ricoverate in terapia intensiva, che passa da 3.151 (20/04/2021) a 2.748 (27/04/2021)
Covid, Brusaferro: "C'è una decrescita della curva, ma sempre lenta".jpg?im=Resize,width=335)
Il tasso di occupazione in aree mediche a livello nazionale scende ulteriormente ed è sotto la soglia critica (32%). Il numero di persone ricoverate in queste aree passa da 23.255 (20/04/2021) a 20.312 (27/04/2021)
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Quattro Regioni hanno riportato allerte di resilienza, nessuna riporta molteplici allerte. Si osserva inoltre "una ulteriore diminuzione nel numero di nuovi casi non associati a catene di trasmissione (27.561 vs 29.892 la settiman precedente). La percentuale dei casi rilevati attraverso l'attività di tracciamento dei contatti è in aumento (38,3% vs 37,9% la scorsa settimana)". Stabile il numero di casi rilevati attraverso la comparsa dei sintomi (38,7% vs 38,4%). Infine, il 23% eè stato diagnosticato attraverso attività di screening

Da sottolineare anche come sia in miglioramento la situazione generale del rischio pandemico in Italia, con nessuna Regione a rischio alto. Undici Regioni e Province autonome hanno una classificazione di rischio moderato e 10 hanno una classificazione di rischio basso

Tre Regioni (contro 4 della settimana precedente) hanno un Rt puntuale maggiore di uno. Campania e Sicilia hanno una trasmissibilità compatibile con uno scenario di tipo 2. Le altre di tipo 1

Intanto, la nuova indagine rapida condotta dall'Iss e dal ministero della Salute ha evidenziato che in Italia la variante inglese è pari al 91,6% dei casi, mentre quella brasiliana riguarda il 4,5% dei casi

Al 15 aprile scorso, quindi, la prevalenza della variante inglese (B.1.1.7) del virus Sars-CoV-2 era del 91,6%, in crescita rispetto all'86,7% del 18 marzo, con valori oscillanti tra le singole regioni tra il 77,8% e il 100%. Per quella brasiliana (P.1) la prevalenza era del 4,5% (0%-18,3%, mentre era il 4,0% nella scorsa survey del 18 marzo)

Al 15 aprile scorso le altre varianti del virus SarsCov2 monitorate in Italia - escluse quella inglese e brasiliana - sono sotto lo 0,5%, con un singolo caso della cosiddetta variante indiana (B.1.617.2) e 11 di quella nigeriana (B.1.525). La stima viene dalla nuova indagine rapida condotta dall'Istituto superiore di sanità e dal Ministero della Salute insieme ai laboratori regionali e alla Fondazione Bruno Kessler

L'indagine, spiega l'Iss, "integra le attività di monitoraggio di routine, e non contiene quindi tutti i casi di varianti rilevate ma solo quelle relative alla giornata presa in considerazione"

Nel contesto italiano in cui la vaccinazione "sta procedendo ma non ha ancora raggiunto coperture sufficienti, la diffusione di varianti a maggiore trasmissibilità può avere un impatto rilevante se non vengono adottate misure di mitigazione adeguate", si legge nella nuova indagine rapida condotta dall'Istituto superiore di sanità e Ministero della Salute. "particolare attenzione - avvertono Iss e ministero - va riservata alla variante P.1, brasiliana, la cui prevalenza è rimasta pressoché invariata rispetto alle precedenti indagini"

"In molti Paesi europei c'è una curva in crescita, mentre in Italia c'è una decrescita ma sempre lenta della curva. Per quantoi riguarda l'incidenza riportiano due flussi: quello Iss, che vede una decrescita a domenica scorsa ed è pari a 146 contro 157 della settimana precedente. Il flusso del ministero a ieri sera indica l'incidenza a 148 per 100mila abitanti contro 159 della scorsa settimana", ha detto il presidente dell'Istituto Superiore di Sanità, Silvio Brusaferro, alla conferenza stampa al ministero della Salute sull'analisi dei dati del monitoraggio

"Decresce l'età mediana dei casi di Covid-19 in Italia, collocandosi a 42 anni - ha detto ancora Brusaferro - E calano i casi nelle varie fasce d'età, prova indiretta dell'efficacia della vaccinazione, così come calano i casi tra gli operatori sanitari". "Il quadro complessivo resta ancora di un livello impegnativo nonostante una diminuzione dei nuovi casi - ha aggiunto - Tre regioni hanno un Rt maggiore di 1 e anche se l'incidenza è in diminuzione resta ancora elevata. Quindi occorrono misure di mitigazione"
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