Covid, come sono cambiati i sintomi: meno tosse, più spossatezza
Secondo uno studio realizzato in Uk, numerosi pazienti ora non presentano uno dei tre sintomi classici del Covid, cioè febbre, tosse secca persistente o perdita del gusto e dell’olfatto. Soprattutto questi ultimi vengono segnalati molto meno. Tra i più giovani sono più diffusi le sindromi simil-influenzali e i disturbi gastroenterologi
Da oltre un anno il mondo ha imparato a riconoscere una serie di sintomi legati al Covid. Tra i più comuni ci sono febbre, tosse, mal di gola, debolezza, affaticamento e dolori muscolari. Segnalati anche la perdita di gusto e olfatto. I casi più gravi possono presentare polmonite e difficoltà respiratorie. Con il passare dei mesi però si registrano lievi mutazioni dei sintomi
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Uno studio realizzato in Uk tra maggio e dicembre 2020, ha rivelato che il 40% dei pazienti non aveva uno dei tre sintomi considerati classici: febbre, tosse secca persistente o perdita del gusto e dell’olfatto
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Anche se le sindromi simil-influenzali rimangono predominanti tra i pazienti che contraggono il Covid, non è detto che si manifestino per forza tutti i sintomi classici
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Claudio Cricelli, presidente della Società italiana di medicina generale e delle cure primarie (SIMG), spiega che tra i sintomi più riscontrati tra i pazienti a domicilio ci sono “febbre, non per forza alta, ma soprattutto spossatezza, quest’ultima che perdura anche a lungo”
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Ovidio Brignoli, vice presidente SIMG, aggiunge che “ci sono anche meno pazienti con tosse”
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Le varianti, secondo gli studi, tra cui uno recente di Lancet, non hanno mostrato evidenze di sintomi diversi
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I giovani, tra i quali il Covid ora è più diffuso, tendono ad avere una difesa immunitaria più forte, si ammalano meno e in genere manifestano sintomi simil-influenzali
Pochi manifestano polmonite, che invece è molto più frequente negli anziani
Secondo Cricelli, “all’inizio della pandemia i sintomi che ci guidavano per identificare Covid erano febbre, tosse, affanno. Adesso i pazienti ci segnalano all’inizio della malattia più che altro una sensazione generale di malessere, mal di testa, nausea e, più raramente, diarrea”
L’alterazione o la perdita temporanea di gusto e olfatto sembrano essere meno frequenti sulla base di osservazione clinica ma non ancora supportate da studi su vasta scala
Sono invece aumentati i sintomi gastrointestinali come dolori addominali, vomito o diarrea. I sintomi intestinali per Covid-19 sono sempre stati segnalati a livello internazionale
“Attenzione a conclusioni affrettate – aggiunge Brignoli – perché questa è la stagione dei virus intestinali e potrebbero facilmente esserci sovra-infezioni con Covid dal momento che il coronavirus circola molto. Non è da escludere che il sintomo gastrointestinale non sia correlato al Covid ma abbia altra origine”