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Covid, Locatelli a Sky TG24: "Siamo a ridosso del picco. Vaccino AstraZeneca è sicuro"

Salute e Benessere

Il presidente del Consiglio superiore di sanità: "C’è già una decelerazione della crescita dei contagi". Sul siero dell'azienda anglo-svedese: "Un conto è un’associazione temporale un conto è un nesso di causalità. Lo farei io e lo farei fare ai miei cari senza nessuna esitazione. Ha un ottimo profilo di efficacia è importante che venga usato".

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"Probabilmente siamo a ridosso del picco, ma c’è già una decelerazione della crescita dei contagi (di coronavirus, ndr), basta guardare i numeri di ieri, rispetto al giorno corrispondente della stessa settimana, siamo saliti di 100 circa, mentre nella settimana precedente era stato di 3.500" (COVID: AGGIORNAMENTI - SPECIALE). A dirlo a Buongiorno, su Sky TG24, è Franco Locatelli, che interviene anche sul caso AstraZeneca e lo stop chiesto dal Piemonte: “Un conto è un’associazione temporale, un conto è un nesso di causalità. Non dobbiamo basare le nostre reazioni su valutazioni emozionali, ma fondarle sull’evidenza dei fatti. Il vaccino AstraZeneca è largamente sicuro". Poi sul nuovo decreto del governo per contenere la pandemia: “Servirà ulteriormente a raffreddare la curva. Sia in termini di Rt che di incidenza cumulativa rapportata a 100mila abitanti, indubbiamente abbiamo dei numeri che indicano come vi sia una larga diffusione nel territorio nazionale. È importante, soprattutto in questa fase in cui si incrementa il numero delle vaccinazioni, tenere la situazione sotto controllo".

"AstraZeneca ha un ottimo profilo di efficacia, è importante che venga usato"

Spiegando poi come funziona il controllo dei vaccini, il presidente del Consiglio superiore di sanità (Css) dice: “La farmacovigilanza è deputata ad Aifa ed Ema, in un Paese evoluto dal punto di vista sanitario come il nostro, è ovvio e importante che tutte le segnalazioni di eventi gravi o addirittura fatali attirino il massimo dell’attenzione”. Ma “il vaccino AstraZeneca è largamente sicuro, è stato impiegato in tanti milioni di persone in Europa, senza generare riserve sul profilo di sicurezza. Lo farei io e lo farei fare ai miei cari, senza alcuna esitazione, riserva o riluttanza - prosegue - È un vaccino sicuro che ha un ottimo profilo di efficacia, ed è importante che venga utilizzato. È una fase straordinariamente critica, dobbiamo usare tutte le risorse a nostra disposizione per coprire la popolazione italiana”.

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"Per il personale sanitario il vaccino una sorta di prerequisito"

Poi sul caso di Genova, dove un’infermiera che aveva rifiutato il vaccino è risultata positiva, e il tema della vaccinazione obbligatoria per il personale sanitario: “In passato ho già definito la vaccinazione del personale sanitario una sorta di prerequisito per svolgere questo tipo di attività. Chi svolge una professione sanitaria deve fare il massimo per tutelare chi ci affida il bene più prezioso che ha, la salute. Fare il massimo vuol dire anche immunizzarsi". E Locatelli aggiunge: "Abbiamo scelto come Paese, e io condivido a titolo personale la scelta, di basare la campagna di vaccinazione sulla persuasione, ma per le professioni sanitarie lo ritengo come detto una sorta di prerequisito, poi il decisore politico farà tutte le valutazioni del caso e trarrà le scelte più opportune”.

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“Accelerare su vaccini per fascia 70-79 anni” 

“Sulla fascia di popolazione degli ultraottantenni siamo vicini al 40% di vaccinazioni, adesso dobbiamo incrementare la fascia 70-79 anni, perché, se si infettano, in questa fascia d’età il tasso di letalità è del 10% - spiega ancora Locatelli parlando dei vaccini - C’è da dare priorità anche ai pazienti estremamente vulnerabili”.

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“Vaccinarsi vuol dire proteggersi anche contro le varianti”

Interpellato sulle varianti del coronavirus, il presidente del Css spiega che “l'unico dato solido è la loro maggiore capacità di diffusione. Diamo un messaggio rassicurante, non perché si voglia falsamente rassicurare ma perché è giusto: non abbiamo nessun dato che i vaccini disponibili non ci conferiscano protezioni rispetto allo sviluppo di patologia grave, vaccinarsi vuol dire conferire una protezione contro le forme più severe di Covid-19, anche quelle causate dalle cosiddette varianti. Una ragione in più per farci vaccinare tutti”.

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“Alla fine del prossimo trimestre la situazione sarà migliore” 

“Credo che alla fine del prossimo trimestre, con 52milioni di dosi, una quota delle quali di un vaccino che si somministra in un’unica dose, avremo una situazione significativamente migliore - auspica Locatelli - I dati che arrivano da Israele, dal Regno Unito, ma anche da noi, ci dicono chiaramente che più crescerà il numero di vaccinati, più favorevole sarà la situazione che dovremo affrontare. Però dobbiamo tenere duro e non pensare che questo cambio di situazione arrivi dall’oggi al domani, né in poche settimane, ci vorranno alcuni mesi. Ma la luce si vede chiaramente”.

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“L’incendio all’Iss è oltraggiosamente intimidatorio e inaccettabile”

Infine, parlando dell’incendio appiccato al portone della sede dell’Iss, il presidente del Css commenta: “Uso parole più forti rispetto a quelle del ministro Speranza: lo ritengo un atto oltraggiosamente intimidatorio, assolutamente intimidatorio e chiaramente inaccettabile. Chi lavora all’Iss prova, come tante altre persone, a offrire un servizio al Paese, per cercare di far gestire all’Italia nel migliore dei modi un problema che ha investito tutto il mondo. A loro va il massimo della solidarietà, è un atto da condannare a tutti i livelli”.

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