Sileri a Sky TG24: “Ritardi nei vaccini, ma piano via via migliorato”

Salute e Benessere

Se la campagna vaccinale “ha avuto dei ritardi, questo è indubbio, è inutile nascondersi dietro a un dito”, il piano delle vaccinazioni “è stato via via migliorato, implementato”. A dirlo, ai microfoni di Sky Tg24, Pierpaolo Sileri, sottosegretario di Stato al ministero della Salute, che ha confermato anche che “iniziano ad arrivare più dosi” di vaccino e che “forse serve un'azione comunitaria ancora più forte, ancora più vigorosa nel reperire altri vaccini che magari provengono da altri mercati”

“Quello che dobbiamo sicuramente migliorare è la campagna vaccinale che ha avuto dei ritardi, questo è indubbio, è inutile nascondersi dietro a un dito. Però il piano vaccinale è stato via via migliorato, implementato, iniziano ad arrivare più dosi, forse serve un'azione comunitaria ancora più forte, ancora più vigorosa nel reperire altri vaccini che magari provengono da altri mercati, penso al vaccino russo o al vaccino cinese”. Così si è espresso Pierpaolo Sileri, sottosegretario di Stato al ministero della Salute nel governo Draghi, intervenendo ai microfoni di "Timeline" su Sky TG24 e commentando l’attuale situazione legata alla campagna vaccinale attuata in Italia.

La ricerca di un vaccino unico

“Penso che ci stiamo muovendo anche in questa direzione con la produzione dei vaccini, come accadrà ad esempio in Italia ma anche magari in altri siti produttivi, per poi arrivare a una ricerca comune di un vaccino unico, non so come poterlo chiamare, un 'panvaccino' o qualcosa che possa garantirci un futuro stabile con questo virus che circolerà ancora chissà per quanti mesi, se non addirittura anni”, ha poi aggiunto Sileri, confermando lo sforzo italiano nella lotta al coronavirus.

La preoccupazione legata alle varianti

A preoccupare, al momento, sono le varianti del virus, come emerso anche dalle parole del sottosegretario. “Purtroppo, l'andamento di questo virus subdolo ci deve sempre insegnare qualcosa. Basi pensare ora alla variante, la variante inglese che si diffonde con più facilità e quindi deve essere fatto, anche se è stato fatto già, per alcune Regioni un passo indietro su quelle che sono state le riaperture”, ha riferito, sottolineando come “c'è sempre dietro l'angolo qualche imprevisto” ma anche che da questa situazione “si continua, si continua ad imparare”.

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Scelte più coraggiose

“Forse dobbiamo fare scelte più coraggiose. In Europa sembra tutto più complicato, c’è una burocrazia di mezzo. Invece Paesi più pragmatici dei nostri come l’Inghilterra, Israele e Usa sono più agili. E’ il momento di scelte coraggiose", ha continuato Sileri. "Il vento è cambiato perché arrivano sicuramente più vaccini e sono state redistribuite le categorie a cui sono stati somministrati i vaccini che altrimenti sarebbero rimasti nei frigoriferi", ha detto. "Ma vanno fatte scelte ancora più coraggiose come rendere utilizzabili i vaccini a scopo sperimentale. D’altrocanto la stessa cosa avremmo potuto farla per gli anticorpi monoclonali. Non possiamo più aspettare settimane o mesi dietro alla burocrazia”, ha quindi concluso. 

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