Covid vaccino, AstraZeneca: "All'Italia 25 milioni di dosi entro giugno"

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Lo ha confermato il presidente e amministratore delegato di AstraZeneca Italia, Lorenzo Wittum, in un'intervista al Corriere della Sera. Quanto all'efficacia del vaccino contro le varianti, Wittum ha dichiarato che l'azienda al momento sta valutando la possibilità di somministrare una terza dose ed è al lavoro su nuove versioni del farmaco

Dopo la conferma di un possibile nuovo taglio delle consegne delle dosi del vaccino anti-Covid in tutta Europa, dal presidente e amministratore delegato di AstraZeneca Italia, Lorenzo Wittum, arriva una buona notizia per la fornitura dei vaccini. In un'intervista al Corriere della Sera, Wittum ha confermato che l'azienda consegnerà all’Europa 180 milioni di dosi nel secondo trimestre dell’anno, di cui 20 milioni all’Italia. Nel nostro Paese, inoltre, dovrebbero arrivare entro fine marzo oltre 5 milioni di dosi. In totale, dunque, entro giugno l'Italia dovrebbe avere a disposizione 25 milioni di dosi del vaccino messo a punto da AstraZeneca e Università di Oxford, in partnership con l'azienda italiana Advent-Irbm di Pomezia.

 

Vaccino, AstraZeneca: "Efficacia all'82% con richiamo a 12 settimane"

Sull'efficacia del vaccino, l'amministratore delegato di AstraZeneca Italia ha spiegato che dagli studi clinici randomizzati pubblicati a dicembre su The Lancet è emersa un'efficacia del 62% sulla popolazione generale. "Il 40% dei partecipanti aveva ricevuto la seconda dose a più di 8 settimane dalla prima e questo ha permesso di capire che l’intervallo tra le dosi ha effetti rilevanti. Secondo gli ultimi dati, somministrando la seconda dose a 12 settimane di distanza dalla prima, l’efficacia sale all’82%", ha precisato Lorenzo Wittum, sottolineando che nell'ultimo studio clinico si è osservato come "la protezione dalla malattia grave e dal rischio di ospedalizzazione arrivi al 100% già dopo la prima dose".

AstraZeneca: "Varianti? Siamo al lavoro su nuove versioni del vaccino"

Quanto all'efficacia del vaccino di AstraZeneca contro le nuove varianti di Sars-CoV-2, Wittum ha dichiarato che l'azienda al momento sta valutando la possibilità di somministrare una terza dose ed è al lavoro su nuove versioni del vaccino.
Per quanto riguarda la cosiddetta “variante inglese”, l'ad ha sottolineato che "uno studio pubblicato in preprint su The Lancet indica che l’efficacia è sovrapponibile a quella che si ottiene sul virus originario". "Sulle altre varianti purtroppo non possiamo ancora dire molto, ma stiamo ragionando sulle possibili soluzioni", ha precisato.
In riferimento agli effetti collaterali del farmaco, l'ad di AstraZeneca Italia ha precisato che nello studio clinico solo l’8% dei vaccinati ha avuto febbre dopo la prima dose di vaccino. "Seguiamo con attenzione i dati della farmacovigilanza sulla popolazione generale vaccinata: finora non ci sono segnalazioni degne di nota", ha aggiunto.

Vaccini: "Mercato parallelo? Noi vendiamo solo a governi"

Sull’esistenza di canali paralleli di fornitura del vaccino, l'ad di AstraZeneca Italia ha commentato: "Come società, vendiamo il nostro vaccino solo a governi o organizzazioni governative e i contratti che firmiamo prevedono che i vaccini siano offerti direttamente alla cittadinanza, senza altri passaggi intermedi". "Non posso escludere il rischio che fuori dai canali ufficiali circolino prodotti contraffatti", ha precisato Wittum, sottolineando che proprio per questo motivo l'azienda ha proposto ai governi di distruggere i flaconi dopo l’utilizzo.

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