Varianti Covid, Pregliasco: "Rischiamo nuova ondata di contagi"

Salute e Benessere

Lo ha dichiarato il virologo dell’Università Statale di Milano in un'intervista a "La Stampa". Il direttore sanitario dell’Istituto Galeazzi ritiene giusto ma impraticabile al momento un lockdown totale: "Rischiamo la rivolta sociale. Lo userei solo come ultima ratio"

Il rischio di un'eventuale nuova ondata di contagi a fronte della diffusione delle nuove varianti del coronavirus, la necessità di misure più stringenti nelle zone gialle e l'importante ruolo dei vaccini anti-Covid. Sono questi i principali temi affrontati da Fabrizio Pregliasco, virologo dell’Università Statale di Milano, direttore sanitario dell’Istituto Galeazzi e presidente dell’Anpas, in un'intervista a "La Stampa". Il virologo ritiene giusto ma impraticabile al momento un lockdown totale: "Rischiamo la rivolta sociale. Lo userei solo come ultima ratio".
E sui vaccini sostiene che non è più tempo di limitare la produzione a chi detiene i brevetti. (Covid-19, il vaccino in Italia e nel mondo: DATI E GRAFICIPillole di vaccino, dal vaiolo al Covid-19: i video delle puntate)

 

Varianti Covid, Pregliasco: "Servono misure per evitare nuova ondata"

Secondo il virologo se le varianti del coronavirus diverranno prevalenti in Italia, si potrebbe assistere inizialmente a un aumento dei ricoveri e a un conseguente "stress" degli ospedali.
"In questo momento nel Paese assistiamo a un calo della mortalità, dopo i picchi raggiunti tra novembre e dicembre. Ma se non facciamo presto ad adottare delle contromisure rischiamo una nuova ondata", ha dichiarato Pregliasco.
A proposito della variante inglese, la cui stima di prevalenza in Italia (in base ai dati emersi dalla prima indagine nazionale condotta da ministero della Salute e Iss a inizio febbraio) è pari a 17,8%, il virologo ha commentato: "Se fossero confermati i dati dell'ultimo studio britannico della London School che stima un rischio di morte più alto del 58%, assisteremo sicuramente a un aumento anche importante dei contagi, probabilmente anche dei decessi e dei ricoveri. Sono stime ancora approssimative, ma ci dicono che dobbiamo tenere più alta l'attenzione”.

Virologo: "Scuole? Teniamole aperte ma rafforziamo controlli"

In riferimento all'aumento di contagi nei bambini recentemente registrato in Inghilterra, il virologo ha dichiarato: "Il pericolo maggiore è rappresentato in questo momento da asili ed elementari. Però dico: le scuole teniamole aperte, ma rafforziamo i protocolli di sicurezza e i controlli per individuare tempestivamente eventuali focolai".

Pregliasco: "Sistema a colori ha funzionato. Ma ora serve fare di più"

Nel corso dell'intervista, Pregliasco ha anche riconosciuto l'efficacia del sistema a colori adottato in Italia per contrastare la diffusione del coronavirus.
"Siamo l'unico Paese europeo a essere riuscito a flettere la curva dei contagi pur adottando misure più morbide. Ma ora serve fare di più, soprattutto rafforzando le restrizioni delle zone gialle, che così danno un po' l'idea del liberi tutti", ha precisato il virologo. Quanto al lockdown generalizzato proposto da Ricciardi, secondo Pregliasco sarebbe la soluzione più efficace, ma anche la meno sostenibile. "Si potrebbe procedere sia prevedendo parametri più rigorosi per l'accesso alle varie fasce di colore, che misure più rigide. L'altra opzione sono gli interventi chirurgici, come le zone rosse già proclamate a fronte dei focolai di varianti in Umbria ed Abruzzo", ha poi suggerito Fabrizio Pregliasco.  

L'importanza della campagna vaccinale anti-Covid

Secondo il virologo, la vera arma contro il virus resta il vaccino. “Dal punto di vista organizzativo oltre ai medici di famiglia bisogna coinvolgere il volontariato della protezione civile. Ma questo non serve se non si aumenta la produzione, anche quella per conto terzi abbattendo la barriera dei brevetti. Ricordiamoci che dovremmo vaccinarci tutti anche il prossimo anno. E che dobbiamo portare il vaccino anche in Africa e in Sudamerica", ha concluso Pregliasco.

Operators at work with test tubes and tests for Covid -19 in the laboratory of the clinical biochemistry and microbiology department of the Colli Hospital in Naples, which includes Monaldi and Cotugno, 16 February 2021
 ANSA / CIRO FUSCO

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