Nuova variante virus, Biontech: “È molto probabile che il vaccino funzioni”

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“Non sappiamo ancora precisamente se il nostro vaccino possa proteggere anche contro questa variante. Dal punto di vista scientifico, però, è altamente probabile” ha dichiarato Ugur Sahin il fondatore di Biontech, che insieme a Pfizer ha sviluppato un vaccino anti Covid

Biontech ha reso noto che il proprio vaccino, sviluppato con l’americana Pfizer, dovrebbe essere efficace anche contro la nuova variante del Covid comparsa nel Regno Unito. Sebbene non ci siano certezze. Questa mutazione del virus lo rende “un po' diverso" dalle varianti prese in considerazione finora "e non sappiamo ancora precisamente se il nostro vaccino possa proteggere anche contro questa variante. Dal punto di vista scientifico, però, è altamente probabile che possa difenderci anche contro questa variante del Covid" ha detto il fondatore di Biontech, Ugur Sahin, in conferenza stampa. Sahin ha poi sottolineato che serviranno due settimane per raccogliere i dati a riguardo.

L’Ema ha fiducia

Se il vaccino anti Covid di Pfizer e Biontech è efficace contro la nuova variante del coronavirus è una domanda di primaria importanza visto che ieri l'Agenza europea del farmaco (Ema) ha dato l'ok condizionale alla cura e quello definitivo è atteso a breve. "Al momento non ci sono indicazioni che il vaccino non funzionerà contro questa variante", ha detto Emer Cooke, direttrice esecutiva dell’Ema. "La battaglia contro il virus è ancora molto complessa, come dimostrano anche le ultime notizie provenienti da Londra, ma avere a disposizione un vaccino efficace e sicuro apre una fase nuova e ci da più forza e fiducia" afferma il Ministro della Salute, Roberto Speranza.

 

Gli esperti concordano

A proposito della variante inglese del Covid e dei timori per i vaccini sviluppati, gli esperti concordano: "Ci sono già state delle varianti nel recente passato e ce ne potranno anche essere altre. Allo stato attuale questo non vuol dire un aggravamento della malattia o della letalità e, soprattutto, il vaccino non è messo in discussione". Così il direttore sanitario dello Spallanzani di Roma Francesco Vaia intervistato dal Tg2. Anche presidente del Consiglio Superiore di Sanità, Franco Locatelli, ritiene “altamente improbabile” che cambi qualcosa per le cure in via di approvazione o sviluppo, come ha ribadito a Buongiorno su Sky TG24 ."I vaccini - ha precisato - determinano la formazione di una risposta immunitaria contro diversi 'pezzettini', chiamiamoli così, della proteina spike. Se anche c'è una mutazione in uno, due o tre 'pezzettini' della proteina spike, è altamente improbabile che il vaccino possa risultare inefficace".

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