Vaccino anti-Covid, dalla possibile obbligatorietà all'app di monitoraggio: cosa sappiamo
Due sono gli elementi della strategia vaccinale contro il coronavirus che sono stati anticipati dal direttore generale dell'Agenzia italiana del farmaco (Aifa), Nicola Magrini: un'applicazione per controllare chi si sottoporrà alla vaccinazione e un eventuale obbligo di fare il vaccino solo per i "casi estremi"
Nella strategia vaccinale contro il Covid-19 si sta lavorando in particolare su due elementi: un’app per monitorare chi si sottoporrà al vaccino e la previsione dell’obbligo che riguarderà "casi estremi", cioè relativi a situazioni particolari
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Questo è quanto è stato anticipato dal direttore generale dell'Agenzia italiana del farmaco (Aifa) Nicola Magrini. La partenza delle vaccinazioni contro il Covid-19 è prevista per metà gennaio
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A gennaio saranno pronte le dosi iniziali del vaccino, disponibili per circa 1,7 milioni di persone
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Tre vaccini si trovano ormai alle fasi conclusive degli studi clinici. Secondo Magrini "possiamo dire che questi studi potranno garantire una buona valutazione dei benefici e dei rischi"
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Magrini ritiene che l'obbligatorietà del vaccino sia "un meccanismo delicato che va riservato solo in casi estremi, come al personale sanitario e al personale delle Rsa"
"Deve essere usato con molta cautela - ha proseguito Magrini - perché occorre stimolare invece la responsabilità e la fiducia individuale fornendo informazioni adeguate"
Intanto in Italia, nel mese di dicembre, parte a Bologna la sperimentazione del vaccino di Oxford-AstraZeneca
Sono stati arruolati già 300 volontari tra gli operatori sanitari del Sant’Orsola e di tutti gli altri ospedali della Usl bolognese
I 300 volontari sono tutte persone che non hanno contratto il coronavirus. La sperimentazione avverrà nel rapporto 2 a 1: a 200 sarà somministrato il vaccino e agli altri 100 il placebo
Nel Lazio si sta preparando invece il piano per i primi 200mila vaccini rivolti al personale sanitario e delle Rsa. Compresi nella tipologia di destinatari sono anziani, medici di famiglia, pediatri e farmacisti
In Liguria il presidente Giovanni Toti sta pensando a un sistema di vaccinazione drive-through
Ad eccezione del primo ciclo di vaccinazioni che "riguarderà solamente il personale sanitario, il personale delle Rsa e gli ospiti delle Rsa - ha detto Toti -, per quelle successive credo che il sistema del drive-through", utile a "vaccinare tante persone in poco tempo, sarà quello che useremo anche in questa Regione"