Cane positivo al Covid, primo caso in Italia. “Non è in grado di infettare"

Salute e Benessere

E’ successo a Bitonto, in provincia di Bari, ad una barboncina di un anno e mezzo che vive con quattro persone positive e sintomatiche. Il cane, però, non ha alcun sintomo ed è stata rilevata una “carica virale molto bassa”. “Gli animali non sono un pericolo per la nostra salute, al contrario bisogna proteggerli", ha spiegato Nicola Decaro, professore ordinario di malattie infettive degli animali presso l'Università di Bari, che ha rilevato la positività della cagnolina

Il primo caso italiano di un cane risultato positivo al coronavirus si è verificato a Bitonto, in provincia di Bari, dove una barboncina di un anno e mezzo, che vive insieme ad una famiglia di quattro persone, tutte positive e sintomatiche, è risultata infetta. A certificarlo, come spiega anche un articolo apparso su “Repubblica”, Nicola Decaro, professore ordinario di malattie infettive degli animali presso l'Università di Bari e componente dell'executive board del College europeo di microbiologia veterinaria. L’esperto ha spiegato che il cane, a differenza dei suoi padroni, non ha alcun sintomo e ha aggiunto che è stata rilevata una “carica virale molto bassa”. “Gli animali non sono un pericolo per la nostra salute, al contrario bisogna proteggerli", ha sottolineato Decaro, confermando ancora una volta, come più volte emerso, che i cani non possono infettare gli esseri umani ma ne possono essere contagiati e per questo motivo vanno protetti.

“Titolo virale molto basso”

Il primo tampone positivo, spiega ancora “Repubblica”, è stato effettuato sul cane lo scorso 5 novembre e l’esito è stato poi ulteriormente confermato da altri test successivi. Proprio Decaro, sin dalla primissima ondata di contagi, sta studiando cani e gatti alla ricerca del coronavirus negli animali, anche su esemplari che vivevano in casa con pazienti risultati poi positivi al virus. Ma, fino al caso della barboncina di Bitonto, il professore dell’ateneo pugliese aveva riscontrato diversi casi di cani e gatti positivi al test sierologico, che indicava dunque che gli animali avevano contratto il virus, sviluppando i relativi anticorpi. “Stavolta abbiamo avuto diversi tamponi positivi: una quindicina fra quelli nasali, orali e rettali. Ma il titolo virale è risultato molto basso", ha commentato Decaro. Questo significa, ha continuato l’esperto, che la barboncina non è in grado di infettare, “perché anche se viene contagiato, il virus è presente in quantità modeste”, confermando ancora una volta quanto già emerso sul tema nell'ambito degli studi inseriti nella letteratura scientifica internazionale.

I consigli per chi possiede animali domestici

Quali i consigli per chi possiede cani e gatti? Secondo Decaro occorre “trattare gli animali esattamente come se fossero altre persone. Quindi, anche a tutela della salute dei nostri animali, è opportuno affidarli agli amici o parenti non positivi che possano prendersene cura, se possibile". Va dunque applicato un “principio di massima cautela”, sempre considerando che questi animali “non sono un pericolo per la nostra salute. Il rischio di contagio dal cane o dal gatto è quasi zero”, ha detto ancora l’esperto, segnalando come, in tutto il mondo, i casi documentati di positività al coronavirus “saranno una ventina” in tutto.

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