Farmindustria a Sky TG24: produzione candidati vaccini già avviata, ma serve prudenza

Salute e Benessere

Lo ha dichiarato Massimo Scaccabarozzi a Sky TG24 Business. “Dopo la parte di produzione c’è anche la preparazione delle fiale. Molte aziende si sono assunte il rischio di produrlo perché, se dovesse andare bene, potranno già avere una produzione iniziale”, ha aggiunto 

 

“Per produrre un vaccino ci vuole tempo, la fase di produzione richiede mesi e mesi, non solo perché sono necessarie delle macchine particolari ma anche perché i vaccini sono sottoposti a centinaia di controlli durante la produzione e anche dopo. Devo dare però una buona notizia, molte aziende, quando avevano un prototipo di vaccino che dava buone opportunità di arrivare fino in fondo, hanno già cominciato a produrlo, assumendosi il rischio di poter buttare via questa produzione”. Lo ha dichiarato Massimo Scaccabarozzi, presidente di Farmindustria, intervistato a Sky TG24 Business,  facendo il punto sulla situazione coronavirus in Italia e sullo sviluppo di un vaccino contro il Covid-19. 

“Ci sono già le fasi di produzione che sono partite ad aprile, il processo è lungo e si sta completando, dopo la parte di produzione c’è anche la preparazione delle fiale. Molte aziende si sono assunte il rischio di produrlo perché, se dovesse andare bene, potranno già avere una produzione iniziale”, ha aggiunto.  

Scaccabarozzi: “Il processo è lungo. All’inizio vaccino per categorie a rischio”

 

Nel corso dell’intervista, ha poi spiegato che le dosi di vaccino a disposizione saranno inizialmente somministrate agli operatori sanitari e alla categorie a rischio. “Visto che il processo è lungo da qui a dire che avremo il vaccino per tutti ce ne corre, credo che in una fase iniziale arriverà una quantità di vaccini utilizzabile per le popolazioni a rischio, si comincerà dagli operatori sanitari e dagli anziani. Anche nelle fasi di ricerca bisognerà aspettare l’ultimo giorno per dire che il vaccino c’è”, ha precisato l’esperto invitando alla prudenza. 

 

“Bisogna programmare bene la distribuzione. Temperature sotto lo zero non sono un problema”

 

Interrogato sulla preparazione dell’Italia alla distribuzione del vaccino contro il coronavirus, ha poi commentato: “Ci saranno più vaccini e non tutti saranno -80 gradi, ci sono vaccini che andranno a -2 o -8 gradi , come tutti i vaccini oggi in distribuzione. Siamo abituati e siamo pronti, anche la distribuzione ha dichiarato nei giorni scorsi che non sarà un problema”. “Bisogna programmare molto bene, perché anche a livello dei punti di distribuzione siano a disposizione i frigoriferi. Però è normale avere dei vaccini che viaggiano a temperature sotto lo zero e non è mai stato un problema”, ha aggiunto il presidente di Farmindustria.

dati coronavirus 11 novembre

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