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Coronavirus, le nuove regole del Cts per la quarantena e l'isolamento fiduciario
Il Comitato tecnico scientifico, “in coerenza con le linee guida internazionali e adottando il principio di massima cautela”, ha ridefinito le norme da rispettare per evitare il contagio. Per i positivi potrebbero bastare 10 giorni e un unico tampone negativo per concludere il periodo di quarantena. Stretta sugli assembramenti e sull'uso delle mascherine

Il Comitato tecnico scientifico (Cts) ha ridefinito le regole della quarantena e dell’isolamento fiduciario per contrastare la diffusione del coronavirus. Ora basteranno dieci giorni e un solo tampone negativo per essere considerati guariti
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Come si legge in un comunicato, il Cts ha deciso di “aggiornare il percorso diagnostico per l'identificazione dei casi positivi, così come la tempestiva restituzione al contesto sociale dei soggetti diagnosticamente guariti”
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Le nuove regole sono state stabilite – spiega ancora il Cts – “in coerenza con le linee guida internazionali e adottando il principio di massima cautela”
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Ecco dunque cosa cambia per le diverse categorie di cittadini che dovranno sottoporsi a quarantena e isolamento fiduciario per aver contratto il virus o per essere entrati in contatto con un positivo: si contano quattro fattispecie
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Casi positivi asintomatici. Chi dovesse risultare positivo al test molecolare pur non presentando sintomi, dovrà sottoporsi a un isolamento di dieci giorni

Alla fine del periodo di isolamento, per gli asintomatici basterà un tampone unico negativo per poter tornare alla normalità

Casi positivi sintomatici. Anche chi risulta positivo al test molecolare e presenta sintomi dovrà rispettare una quarantena di dieci giorni

Nel caso dei sintomatici tuttavia gli ultimi tre giorni dovranno obbligatoriamente essere senza sintomi, altrimenti il periodo verrà prolungato

Qualora siano passati dieci giorni, dei quali tre senza sintomi, basterà pure in questo caso un unico tampone negativo per mettere fine alla quarantena

Casi positivi asintomatici che non si negativizzano. Se al decimo giorno il test molecolare risulta ancora positivo, il periodo di isolamento deve proseguire

Il test viene poi ripetuto al 17esimo giorno, ma per gli asintomatici la quarantena si interrompe comunque al 21esimo giorno in quanto le evidenze disponibili non documentano alcun caso di presenza di virus competente per la replicazione. Questo criterio potrà essere modulato dalle autorità sanitarie d'intesa con esperti clinici e microbiologi/virologi, tenendo conto dello stato immunitario delle persone interessate (nei pazienti immunodepressi il periodo di contagiosità può essere prolungato)

Contatti stretti. Chi ha avuto contatti stretti con positivi deve in ogni caso sottoporsi a un isolamento fiduciario di 14 giorni. Oppure deve fare un periodo di quarantena di 10 giorni dall'ultima esposizione con un test antigenico o molecolare negativo effettuato il decimo giorno

Per confermare la negatività in questo caso basterà effettuare un tampone antigenico rapido o molecolare

Tra le novità introdotte dal Cts c’è anche l’apertura a nuove figure per effettuare i test

“Per il raggiungimento dell'obiettivo strategico connesso alla sostenibilità del sistema diagnostico dei casi di positività - si legge nella nota – (il Cts) ritiene necessario il coinvolgimento anche dei medici di medicina generale e dei pediatri di libera scelta per il prezioso e fondamentale contributo che potranno assicurare nella esecuzione dei tamponi”

Per tutti sarà obbligatorio l’uso delle mascherine, che andranno utilizzate anche per l'attività motoria all'aperto, esclusi jogging e footing

Si pensa a uno stop alle feste private e aumenteranno i controlli per contrastare eventuali assembramenti nei locali

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“Siamo costretti a stringere le maglie – ha detto il ministro della Salute Roberto Speranza - con interventi puntuali su alcune aree più a rischio per rimettere la curva sotto controllo e per non assumere misure più dure”

Intanto il commissario per l'emergenza Domenico Arcuri ha fatto sapere che entro una settimana saranno disponibili 5 milioni di test antigenici, “un certo numero dei quali sarà a disposizione dei medici di base”