Dal bollettino emerge che sono 12 le Regioni con indice di trasmissione maggiore a 1. L’età mediana dei casi è salita a 42 anni. Sono stati riportati anche i primi focolai dove la trasmissione potrebbe essere avvenuta in ambito intra scolastico
L’ultimo report del ministero della Salute e dell’Istituto Superiore di Sanità, riguardante la diffusione del coronavirus in Italia e riferito alla settimana 21-27 settembre, ha certificato il ritorno, sopra quota 1, dell'indice di contagio Rt nel nostro Paese: "Nel periodo 10-23 settembre 2020, l'Rt calcolato sui casi sintomatici è pari a 1,01", si legge nel report settimanale di monitoraggio. In sostanza viene confermato un aumento nei nuovi casi segnalati per la nona settimana consecutiva, con una incidenza cumulativa negli ultimi 14 giorni di 34,2 per 100mila abitanti (periodo 14/9-27/9 contro i 31,4 per 100mila abitanti nel periodo 7/9-20/9). Nella settimana presa in considerazione, si è osservato un lieve aumento dell'età mediana dei casi (42 anni contro i 41 della settimana precedente).
Dodici Regioni con Rt superiore a 1
In particolare, emerge il dato secondo cui sono 12 le Regioni con un Rt maggiore di 1 nel corso dell’ultima settimana. In generale, "sono stati riportati complessivamente 3.266 focolai attivi, di cui 909 nuovi, entrambi in aumento per la nona settimana consecutiva, mentre nella precedente settimana di monitoraggio erano stati segnalati 2.868 focolai attivi di cui 832 nuovi”. In generale, sono stati individuati focolai nella quasi totalità delle province (101/107), sottolinea il monitoraggio. Nonostante l'aumento di focolai attivi, le Regioni hanno segnalato "3.026 nuovi casi non associati a catene di trasmissione note (+13,7% rispetto alla settimana precedente)". Per quanto riguarda, invece, il contesto di trasmissione, si mantiene stabile la percentuale dei focolai sviluppati in ambito familiare (76,5% di tutti i focolai attivi rispetto ai 76,1% la settimana precedente). Aumenta anche la percentuale di focolai verificati in ambito lavorativo (7,2% contro 5,6% la scorsa settimana) e diminuiscono invece i focolai associati ad attività ricreative (4,5% rispetto a 6,3% la settimana precedente).
Ministero-Iss: “Rilassamento misure rende concreto rischio rapido peggioramento”
"Un rilassamento delle misure, in particolare per eventi e iniziative a rischio aggregazione in luoghi pubblici e privati, e dei comportamenti individuali, anche legati a momenti di aggregazione estemporanei, rende concreto il rischio di un rapido peggioramento epidemico”, precisano Iss e ministero della Salute nel report, ribadendo l’importanza delle misure anticontagio. "La trasmissione locale
del virus - si legge nel documento - diffusa su tutto il territorio nazionale, provoca focolai anche di dimensioni rilevanti soprattutto nell'ambito domiciliare. Rimane fondamentale mantenere una elevata consapevolezza della popolazione generale circa il peggioramento della situazione epidemiologica e sull'importanza di continuare a rispettare in modo rigoroso tutte le misure necessarie a ridurre il rischio di trasmissione quali lavaggio delle mani, l'uso delle mascherine e il distanziamento fisico".
Primi focolai legati a scuole
Come sottolineato nel report, nella settimana di riferimento sono stati riportati i primi focolai dove la trasmissione potrebbe essere avvenuta in ambito intra scolastico. “Sebbene l'impatto di questi focolai sulla trasmissione locale del virus sia finora contenuto rimane essenziale mantenere l'attenzione sulle misure introdotte per prevenire trasmissione intra scolastica, come lo screening, la rilevazione della temperatura giornaliera da parte delle famiglie e il rispetto delle procedure per la gestione di casi sospetti sintomatici in ambito scolastico”, precisano Iss e ministero della Salute.
Rezza: "Prudenza, evitare assembramenti di qualsiasi tipo"
A commento dei dati emersi dal monitoraggio, sono arrivate poi le parole di Gianni Rezza, direttore generale della Prevenzione presso il ministero della Salute. "Continuano ad aumentare i casi di Covid -19 nel nostro paese e l'Rt supera anche di poco l'unità”, ha sottolineato. “Si registrano focolai e casi sporadici un po' in tutte le regioni italiane, il che sta a dimostrare una trasmissione diffusa del virus”. A proposito della situazione negli ospedali, Rezza ha detto che sebbene non si registri “un sovraccarico delle strutture ospedaliere, i ricoveri in ospedale e in terapia intensiva tendono gradualmente ad aumentare”. Poi l’appello: “Si raccomanda di tenere comportamenti prudenti: distanziamento fisico, mascherine, lavaggio delle mani e soprattutto evitare assembramenti di qualsiasi tipo”, ha concluso l’esperto.