Il direttore per l’Europa dell’Organizzazione mondiale della sanità, Hans Kluge, è preoccupato dal quadro attuale dei contagi da Covid-19. Metà dei Paesi del continente hanno infatti registrato un incremento dei casi sopra il 10% nelle ultime due settimane
"È una situazione molto grave quella che si sta verificando in Europa”, dove i nuovi casi settimanali di coronavirus "hanno superato quelli segnalati quando la pandemia ha colpito per la prima volta a marzo". Sono le parole pronunciate da Hans Kluge, direttore regionale per l'Europa dell'Organizzazione mondiale della sanità (Oms), riguardo i contagi da Covid-19 nel nostro continente. "Oltre metà dei Paesi europei - ha sottolineato nel corso di un briefing online - hanno registrato aumenti di oltre il 10% nelle ultime due settimane e in sette Paesi l'incremento è stato pari a più del doppio". Questi numeri, ha concluso, rappresentano un "trend allarmante" e "devono essere una sveglia per tutti".
Oms: “Ci sono lezioni da imparare dall'approccio svedese”
Secondo la funzionaria dell'Organizzazione mondiale della sanità Catherine Smallwood quello svedese può essere un esempio da seguire. "Bisogna riconoscere che la Svezia ha evitato l'incremento di casi" nell'ultimo periodo, che invece “si sta verificando in altri Stati, in particolare in Europa occidentale, e penso che ci siano lezioni da imparare” ha detto nel corso del consueto briefing con la stampa. “In particolare – ha aggiunto Smallwood - sulla sostenibilità e il coinvolgimento dei cittadini".
Sulla quarantena orientati verso i 14 giorni
L’orientamento dell’Oms riguardo la quarantena è quello di preservare le due settimane di isolamento. "La nostra posizione – ha confermato Catherine Smallwood - resta per una quarantena di 14 giorni, nell'interesse dei pazienti". Alcuni paesi, tra cui la Francia, hanno però già preso decisioni in direzione opposta per quanto riguarda il periodo di isolamento da osservare nel caso di positività al coronavirus.
Il 14% casi mondiali riguarda operatori sanitari
Allargando il campo di analisi, l’Organizzazione mondiale della sanità ha comunicato che il 14% dei casi di Covid-19 a livello globale - ovvero 4 su 29 milioni di contagi confermati - riguardano gli operatori sanitari. L’organo ha chiesto ai governi maggiori sforzi per proteggere questa categoria così colpita dalla pandemia. In alcuni Paesi, la percentuale degli operatori sanitari contagiati tocca il 35%. Lo ha riferito il direttore generale dell'Oms, Tedros Adhanom Ghebreyesus nel suo intervento per la Giornata mondiale della sicurezza dei pazienti, che nel 2020 è stata dedicata agli operatori sanitari.