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Coronavirus, Cts: ulteriori verifiche sulla durata della quarantena

Salute e Benessere

La decisione definitiva, sulla possibile riduzione da 14 a 10 giorni, arriverà nei prossimi giorni ma intanto gli esperti del Comitato Tecnico Scientifico si sono riuniti per valutare il provvedimento, dopo la scelta della Francia di ridurla a 7 giorni

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"La decisione del governo francese di accorciare la quarantena ci ha sorpreso, ci riuniremo martedì per iniziare una discussione. Ci sarà un confronto con la Francia e con altri Paesi europei. Ad oggi l'Oms dice che il periodo della quarantena deve essere di 14 giorni". Con queste parole il coordinatore del Comitato tecnico scientifico (Cts), Agostino Miozzo, aveva annunciato uno dei temi all’ordine del giorno della riunione odierna del gruppo di specialisti che lavorano a fianco del governo italiano, tra cui appunto quello di ridurre l'isolamento domiciliare dei positivi al coronavirus da 14 a 10 giorni. 

Ulteriori verifiche

Tra le prime indiscrezioni, è emerso il fatto che serviranno ulteriori verifiche per stabilire se sia opportuno ridurre la quarantena, attualmente fissata a 14 giorni, per portarla a 10 giorni, mentre sembra sia escluso invece il limite di 7 giorni come in Francia. Questo, a quanto si apprende, l'esito della attesa riunione del Comitato Tecnico Scientifico sul tema. Gli esperti, in coerenza con la linea prudenziale fin qui assunta, hanno espresso la necessità di un confronto anche con le istituzioni internazionali, a partire dall'Oms e dal centro europeo di controllo delle malattie (Ecdc). 

Quarantena - ©Fotogramma

La situazione francese

La decisione definitiva per quanto riguarda il nostro Paese, come preannunciato dallo stesso Miozzo, avverrà dunque solo nei prossimi giorni ed è strettamente legata a quella presa in Francia, dove la quarantena per le persone che sono state a contatto con positivi al Covid-19 è scesa da 14 a 7 giorni. Lo ha annunciato alcuni giorni fa il premier Jean Castex, che illustrando le nuove misure contro la pandemia del nuovo coronavirus ha spiegato che l'obiettivo è quello di "evitare un lockdown generalizzato". Castex aveva sottolineato che in Francia il coronavirus "circola sempre di più" e che la situazione si è "degradata", tanto che l'impennata di casi di Covid-19 sta mettendo a dura prova la gestione sanitaria della crisi nel capoluogo meridionale di Marsiglia, dove presto le unità di terapie intensive e rianimazione degli ospedali non saranno più in grado di accettare nuovi pazienti. L’allarme è stato lanciato nelle ultime ore da Jean-Olivier Arnaud, direttore degli ospedali di Marsiglia. "Non siamo lontano dal punto di saturazione dei nostri ospedali" ha detto l’esperto.

Le ipotesi sulle valutazioni del Cts

Proprio a proposito della quarantena breve, il ministro della Salute, Roberto Speranza, aveva confermato nei giorni scorsi che "nessuna decisione è ancora stata presa, sono valutazioni che faremo con i nostri scienziati ma va considerato che in questo momento l'indicazione dell'Oms è e resta quella dei 14 giorni". La riunione del Comitato tecnico scientifico, a questo punto, potrebbe anche confermare l'orientamento prevalente di non ridurre le attuali due settimane di quarantena ai dieci giorni di cui si parla. Il motivo di questa linea di estrema prudenza è da ricercare secondo gli scienziati in due elementi: la riapertura delle scuole, obiettivo prioritario per il governo che potrebbe comportare un'ulteriore impennata dei contagi e il rischio concreto che, abbassando i tempi della quarantena, siano meno semplice individuare i positivi. Un elemento, quest'ultimo, confermato anche dal Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc) in un documento basato su 5 differenti studi e che è già al vaglio del Cts. La riduzione a 10 giorni, hanno spiegato gli esperti europei, "comporterebbe una perdita di rilevamento dei casi sintomatici tra i contatti stretti dei casi confermati di circa il 6%". Si tratterebbe di una percentuale "abbastanza ampia da avere rilevanza per la salute pubblica in uno scenario in cui il livello di esposizione è alto”, come la quarantena dei contatti stretti.

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