Coronavirus, 21 farmaci ne bloccano la replicazione: lo studio su Nature

Salute e Benessere

Un team di ricercatori internazionali ha individuato una lista di sostanze che impedisce a Sars-Cov-2 di riprodursi. Quattro di queste potenziano l’effetto del remdesivir

Sono 21 i farmaci che hanno effetto sul coronavirus e bloccano la replicazione di Sars-Cov-2. A metterlo nero su bianco è lo studio di un team di ricercatori internazionali, confluito in un’ampia pubblicazione sulla rivista Nature. L’obiettivo della ricerca era scovare nuove “armi” con cui la comunità scientifica possa far fronte all’emergenza sanitaria. In tal senso è da sottolineare come quattro di questi farmaci abbiano funzionato in sinergia con il remdesivir. Inizialmente studiato per contrastare l’Ebola, il suo funzionamento è stato dimostrato anche nei trattamenti dei pazienti Covid e recentemente gli Stati Uniti hanno acquistato quasi l'intera produzione dei prossimi tre mesi.

Nuovi orizzonti per la terapia

"Questo studio espande significativamente le possibili opzioni terapeutiche per trattare il coronavirus, soprattutto perché molte delle molecole hanno già dati di sicurezza clinica nell'uomo". Lo afferma Sumit Chanda, direttore del programma di immunità e patogenesi a Sanford Burnham Prebys e autore senior della pubblicazione. "Sulla base della nostra analisi - prosegue - clofazimina, hanfangchin A, apilimod e ONO 5334 rappresentano le migliori opzioni a breve termine". I ricercatori stanno attualmente testando i ventuno composti su modelli animali e "mini polmoni", organoidi polmonari che imitano il tessuto umano. Per quanto riguarda il remdesivir, il farmaco "ha dimostrato con successo di abbreviare i tempi di recupero dei pazienti in ospedale – spiega ancora Chanda - ma non funziona per tutti coloro che lo ricevono”.

Ventuno farmaci bloccano il Covid-19

Il gruppo di ricercatori ha condotto test approfonditi - compresa la valutazione delle sostanze sulle biopsie polmonari degli infetti - attingendo a una delle più grandi banche dati esistenti. Lo screening tra 12 mila molecole ha permesso di individuarne cento con attività antivirale, poi confermata nei test di laboratorio. Di queste, ventuno si sono dimostrate efficaci nel bloccare la replicazione di Sars-cov-2, anche se somministrate in piccole dosi così da garantire la sicurezza dei pazienti. Tra i composti che hanno potenziato l’effetto del remdesivir, c’è hanfangchin A (tetrandrina), un antimalarico derivato della clorochina che ha raggiunto gli studi clinici di fase 3.

A scientist is pictured working during a visit by Britain's Prince William, Duke of Cambridge (unseen), to Oxford Vaccine Group's laboratory facility at the Churchill Hospital in Oxford, west of London on June 24, 2020, on his visit to learn more about the group's work to establish a viable vaccine against coronavirus COVID-19. (Photo by Steve Parsons / POOL / AFP) (Photo by STEVE PARSONS/POOL/AFP via Getty Images)

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