Lo ha annunciato l’Aiom, l'Associazione Italiana di Oncologia Medica, per sottolineare l’importanza della diagnosi precoce. L’iniziativa è rivolta a tutti i cittadini, anche i più giovani, visto che la campagna passerà attraverso i social network
Sottolineare ancora una volta l’importanza dello screening per la prevenzione dei tumori. E’ questo l’intento con cui sta per partire un’importante campagna promossa dall'Associazione Italiana di Oncologia Medica che sarà rivolta a tutti i cittadini. Lo ha annunciato proprio l'Aiom in occasione del Congresso dell'American Society of Clinical Oncology (ASCO), che riunisce i più importanti esperti del mondo per fare il punto sulla situazione delle cure in ambito oncologico, che quest'anno si svolgerà dal 29 al 31 maggio sul web, a causa dell’attuale emergenza sanitaria causata dalla pandemia del nuovo coronavirus.
Un progetto di sensibilizzazione
Proprio dall’attualità partiranno a discutere gli esperti che hanno spiegato come per tre mesi la pandemia causata dal Covid-19 abbia determinato il blocco dei programmi di prevenzione secondaria e che, "se la situazione si prolungasse, si avrebbe il rischio di un maggior numero di diagnosi in fase avanzata, con un conseguente peggioramento della prognosi ed un aumento delle spese per le cure". Per far fronte a questa situazione, ma non solo, ecco che l’Aiom ha voluto mettere in campo questo grande progetto di sensibilizzazione sull’importanza degli screening. "Con questa campagna vogliamo sensibilizzare tutti i cittadini, a partire dagli anziani, ma senza dimenticare i giovani. L'iniziativa infatti avrà una forte ricaduta sui social network” ha spiegato Saverio Cinieri, presidente eletto dell’Associazione Italiana di Oncologia Medica.
L’importanza dello screening
Gli esperti hanno segnalato che la pandemia ha determinato alcune situazioni particolari, a cui bisogna rispondere senza indugi. Tra queste, il fatto che negli ultimi tre mesi sono stati eseguiti solo gli interventi chirurgici che non potevano essere posticipati, con oltre il 60% delle operazioni che adesso vanno recuperate. “Dall'altro lato, a causa del Covid-19 si è avuto il blocco totale dei programmi di screening", ha aggiunto Cinieri. In Italia, nel 2019, i nuovi casi di cancro sono stati 371mila, ha spiegato invece il presidente di Aiom, Giordano Beretta e, rispetto all’anno precedente, "si è registrato un calo di circa 2.000 diagnosi, a cui ha contribuito proprio l'efficacia dello screening del tumore del colon retto, in grado di ridurre la mortalità di circa il 20%. Il test individua, oltre alla presenza di un tumore ogni 850 persone asintomatiche, anche polipi potenzialmente in grado di trasformarsi in cancro ogni 150 individui analizzati", ha commentato l’esperto.