Tumore alla gola, test della saliva può favorire la diagnosi precoce

Salute e Benessere

E’ stato messo a punto dagli esperti della Queensland University of Technology e ha permesso di individuare una piccola massa tumorale nelle tonsille di un paziente totalmente asintomatico

Un test della saliva che permette di riscontrare la presenza di un tumore alla gola, anche in pazienti asintomatici e iniziare così per tempo la terapia che ne permette la cura. E’ stato messo a punto dagli esperti della Queensland University of Technology, in uno studio pubblicato sulla rivista “Frontiers of Oncology”,

La presenza del papilloma virus

Il cancro della gola, della lingua e delle tonsille è legato al papilloma virus e in genere viene diagnosticato in fase avanzata di malattia, quando è più difficile curarlo. Ma i biomedici, grazie a questo test, sono riusciti ad individuare proprio la presenza del papillomavirus in un paziente che non presentava sintomi e segni clinici legati al cancro. Il test non invasivo, infatti, ha raccolto il Dna dell'Hpv (acronimo di Human Papilloma Virus) in un campione di saliva, ha insospettito i medici che effettivamente poi hanno rilevato un tumore precoce, così come ha dichiarato la professoressa Chamindie Punyadeera che, insieme al dottor Kai Tang, ha sviluppato il test. “Ciò ha consentito la rimozione della tonsilla che aveva un tumore della grandezza di due millimetri al suo interno mediante un semplice intervento chirurgico locale”, hanno detto gli esperti.

Come funziona il test   

L'incidenza di tumori della gola causati da papilloma virus è in aumento nei paesi sviluppati e, sfortunatamente, viene spesso scoperta solo quando è in fase avanzata, con i pazienti che necessitano di trattamenti complicati e di grande impatto sull’organismo, hanno spiegato ancora i ricercatori. Ora, grazie a questo semplice test, la diagnosi precoce potrebbe essere più facile da realizzare. “Per fare il test, tutto ciò che il paziente deve rilevare un campione di saliva. Se viene rilevato il Dna dell'HPV-16, il test si ripete a distanza di mesi e se tale presenza persiste è molto probabile che ci sia la presenza di un tumore”, hanno detto i medici. Nel caso specifico, la persona coinvolta nello studio è stata costantemente positiva al Dna di HPV-16 per 36 mesi, la cui presenza è andata costantemente ad aumentare i test effettuati a 6, 12 e 36 mesi dal primo. "Dopo l'intervento chirurgico, il paziente non ha più avuto prove della presenza di Dna di HPV-16 nella sua saliva", hanno commentato i ricercatori. Secondo la professoressa Punyadeera, si tratta di uno tra i primi casi al mondo di diagnosi istologicamente confermata di un tumore alla gola in un soggetto asintomatico, a cui è stato diagnosticato un test di screening della saliva. Adesso saranno necessari ulteriori e più ampi studi di validazione per confermare questo risultato.

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