Tumori, avere i globuli rossi piccoli è un campanello d’allarme

Salute e Benessere

La condizione di microcitosi è legata alla carenza di ferro dell’organismo, che è una delle manifestazioni caratteristiche di alcune forme di cancro, tra cui quelle del colon-retto

La microcitosi è una condizione di alterazione del sangue, causata dalla presenza di globuli rossi di dimensioni inferiori rispetto alla norma. Talvolta è accompagnata da una riduzione della quantità totale di emoglobina nell’organismo. Secondo i risultati di un recente studio condotto dai ricercatori dell’Università di Exeter, questa manifestazione ematologica può essere un indicatore dell’eventuale presenza di un tumore. La ricerca, i cui risultati sono stati pubblicati sul British Journal of General Practice, ha coinvolto 12 mila pazienti britannici con più di 40 anni.

Rischi maggiori per i pazienti con microcitosi

 

Analizzando i dati ottenuti, gli autori dello studio hanno notato come il rischio di cancro nei pazienti di sesso maschile con microcitosi fosse del 6,2%, più alto rispetto al 2,7% di quelli senza questa condizione. Nelle donne, invece, il rischio di un tumore era del 2,7% tra chi aveva i globuli rossi di dimensioni inferiori rispetto alle altre, per le quali il rischio si attestava all’1,4%. La condizione di microcitosi, riscontrabile tramite un semplice esame del sangue, è correlata alla carenza di ferro e a delle condizioni genetiche che influenzano l’emoglobina nel sangue. La prima causa è stata identificata come una caratteristica di alcune forme di cancro, tra cui quelle del colon-retto.

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L’importanza dell’identificazione di marcatori di rischio

 

Lo studio sulla correlazione tra microcitosi e tumori è iniziato grazie a Rhian Hopkins, una studentessa dell’Università dell’Exeter che ha avviato il lavoro durante il suo anno di tirocinio. I risultati ottenuti sono poi stati sottoposti alla supervisione dei docenti dell’ateneo. Lo studio è stato finanziato da Cancer Research UK e dal National Institute for Health Research (NIHR). “L’identificazione di marcatori di rischio, come la microcitosi, comuni a varie tipologie di tumori, può avere un grande impatto nella lotta a queste patologie”, spiega Hopkins. “Far parte di questa ricerca è stata un’esperienza gratificante. La pubblicazione del mio primo studio rappresenta un grande successo personale”, conclude la giovane ricercatrice.

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