Alluminio in cucina, i consigli per evitare rischi di contaminazione

Salute e Benessere
Uno screenshot dal video del Ministero della Salute (YouTube)

Il Ministero della Salute ha messo a punto una campagna informativa sui comportamenti da adottare per evitare problematiche per la salute, specie per alcune categorie della popolazione 

L’alluminio trova largo impiego nel settore alimentare, soprattutto per quanto riguarda la realizzazione di imballaggi e recipienti destinati a venire in contatto con gli alimenti, tra le quali pentole, pellicole per avvolgere il cibo, vaschette monouso o caffettiere. Tra l’altro, la contaminazione del cibo è proprio una delle fonti di esposizione alimentare, ma è anche quella più facilmente prevenibile attraverso semplici accorgimenti. Per coinvolgere il grande pubblico, il Ministero della Salute ha proposto una campagna informativa sull’argomento, proponendo alcuni consigli e raccomandazioni su come utilizzare senza rischi l’alluminio in cucina. L’idea degli esperti è nata anche considerato il fatto che il rilascio di alluminio dai materiali a contatto è condizionato dalle modalità di uso e da altri fattori combinati, quali il tempo di conservazione, la temperatura e la composizione dell’alimento.

I soggetti a rischio

L’importanza dell’iniziativa è spiegata anche dal fatto che se nei soggetti sani il rischio tossicologico dell'alluminio è limitato per via dello scarso assorbimento e della rapida escrezione, esistono alcuni gruppi di popolazione più vulnerabili alla tossicità orale dell'alluminio, ovvero quelli con diminuita capacità escretoria renale: gli anziani, i bambini sotto i 3 anni, i soggetti con malattie renali e donne in gravidanza.

Le sette regole da seguire

Sono sette le regole fondamentali: leggere l’etichetta e verificare che i prodotti in alluminio siano idonei al contatto con gli alimenti quindi seguire le istruzioni per l’uso, evitare di utilizzarli per alimenti fortemente acidi o fortemente salati (succo di limone, aceto, alici salate, capperi sotto sale ecc.), conservare gli alimenti in essi oltre le 24 ore solo a temperatura di refrigerazione o congelamento, conservare a temperatura ambiente anche oltre le 24 ore solo gli alimenti solidi secchi (caffè, frutta secca, paste secche, pane, ecc.), non riutilizzare le confezioni monouso, non graffiare pentole, padelle e altri contenitori durante il loro utilizzo, non pulirli con prodotti abrasivi.

Le norme in materia

In Italia, spiega il Ministero, con il decreto ministeriale 18 Aprile 2007, n. 76 sono state previste apposite disposizioni in materia, in particolare per quanto riguarda i contenitori in alluminio, i quali devono riportare in etichetta alcune seguenti istruzioni fondamentali. Nello specifico occorre ci sia scritto se il contenitore sia non idoneo al contatto con alimenti fortemente acidi o fortemente salati, se sia destinato al contatto con alimenti a temperature refrigerate, se destinato al contatto con alimenti a temperature non refrigerate per tempi non superiori alle 24 ore e se sia destinato al contatto per tempi superiori alle 24 ore a temperatura ambiente solo per alcuni alimenti nello specifico. Si tratta di prodotti di cacao e cioccolato, caffè, spezie ed erbe infusionali, zucchero, cereali e prodotti derivati, paste alimentari non fresche, prodotti della panetteria, legumi secchi e prodotti derivati, frutta secca, funghi secchi, ortaggi essiccati, prodotti della confetteria, prodotti da forno fini a condizione che la farcitura non sia a diretto contatto con l'alluminio.

La campagna e le altre iniziative

Oltre ad un video caricato su YouTube, la campagna è stata realizzata attraverso la creazione di un’infografica animata di semplice fruizione, pubblicata sul sito del Ministero e veicolata sui canali social istituzionali come Facebook, Twitter e Instagram. Inoltre, i principali siti web del settore alimentare, veicoleranno la campagna per due settimane. Tra le altre iniziative proposte dal Ministero della Salute, sono stati attivati controlli sia sul territorio, tramite i NAS, sia sull’importazione di questi prodotti, al fine di verificare i requisiti di composizione ed etichettatura dei materiali contenenti alluminio definiti dalla normativa vigente.

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