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Roma, blitz ambientalista alla Fontana di Trevi: gettato liquido nero

Lazio
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Gli ambientalisti - che avevano uno striscione per la campagna "non paghiamo il fossile" - hanno urlato "il nostro paese sta morendo", tra gli insulti dei passanti e dei turisti. Così il sindaco Gualtieri: "Basta con queste assurde aggressioni"

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Alcuni di attivisti di "Ultima Generazione" hanno gettato un liquido nero, carbone vegetale, nella Fontana di Trevi, al centro di Roma. Gli ambientalisti - che avevano uno striscione per la campagna "non paghiamo il fossile" - hanno urlato: "il nostro paese sta morendo", tra gli insulti dei passanti e dei turisti. Sul posto gli agenti del Gruppo Trevi della polizia locale di Roma Capitale e la polizia. (GLI ATTIVISTI BLOCCANO LA TANGENZIALE - LIQUIDO NERO NELLA FONTANA DI PIAZZA NAVONA)

   

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La ricostruzione dei fatti

Alle 11:30 sette persone legate alla campagna 'non paghiamo il fossile', promossa da Ultima Generazione, hanno versato carbone vegetale diluito in acqua nella Fontana di Trevi per chiedere di interrompere immediatamente i sussidi pubblici a tutti i combustibili fossili, "causa della crisi climatica che in questi giorni ha investito l'Emilia Romagna e le Marche, devastandone il territorio, mietendo 14 vite, costringendo 10mila persone ad abbandonare le proprie case e lasciando senza luce altre 28mila". Sul posto sono intervenute le forze dell'ordine.

La testimonianza di un attivista

"Sono Mattia, ho 19 anni e ho deciso di fare disobbedienza civile perché la tragedia orribile vissuta in questi giorni in Emilia Romagna è un'avvisaglia del futuro nero che attende l'umanità, fatto di siccità alternata ad alluvioni sempre più frequenti e violente. Secondo l'Organizzazione meteorologica mondiale stiamo per superare la soglia di 1,5°. Questo significa che i nostri figli potrebbero morire di fame e di sete. E che potremmo essere in tempo per vederlo. Secondo la Banca d'Italia, per di più, una casa su quattro è a rischio alluvione in Italia, con danni stimabili in tre miliardi ogni anno. L'unica possibilità per evitare che accada è fermare le emissioni legate ai combustibili fossili. Il nostro Governo, invece, continua imperterrito a regalare all'industria del fossile finanziamenti pubblici per decine di miliardi di euro ogni anno. Noi abbiamo deciso di ribellarci a chi ci sta condannando a morte. E invitiamo genitori, nonni, fratelli e figli preoccupati a unirsi a noi", ha dichiarato l'attivista. 

Gualtieri:"Basta con assurde aggressioni al patrimonio artistico"

Sul fatto è intervenuto anche il sindaco di Roma Roberto Gualtieri: "Basta con queste assurde aggressioni al nostro patrimonio artistico. Invito gli attivisti a misurarsi su un terreno di confronto senza mettere a rischio i monumenti. Per fortuna l'intervento della Polizia Locale è stato tempestivo, quindi sono stati versati solo due dei numerosi barattoli che avevano a disposizione. Questo comunque porterà un intervento significativo. Dalla prima stima non ci dovrebbero essere danni permanenti - continua Gualtieri  -, la vernice nera si è depositata essendoci del materiale impermeabile e non marmo. È un intervento che costerà molto tempo, impegno, e acqua perchè questa è una fontana a riciclo continuo. Quindi adesso dovremmo svuotarla per circa 300mila litri che è la capienza della fontana e tante persone dovranno lavorare per ripulire e appurare che non ci siano danni permanenti, come nella fontana dei Quattro Fiumi. Intanto, azioni di questo tipo sono sempre un rischio per i monumenti e poi gli interventi da ripristino sono molto costosi e con un impatto ambientale significativo. Ribadisco che è una cosa giusta battersi per il clima, ma questo è  il modo sbagliato perchè si rischia di danneggiare i monumenti, costringono le amministrazioni pubbliche a interventi di ripristino costosi, spreco d'acqua, quindi è del tutto controproducente rispetto ad una battaglia ambientale. Anche dal punto di vista comunicativo la contraddizione è evidente. Faccio appello agli attivisti di non fare interventi di questo tipo. Si può protestare, per i cambiamenti climatici è persino doveroso farlo, ma questo è il modo sbagliato, pericoloso, dannoso, che colpisce beni comuni preziosissimi come i nostri monumenti".

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