Centinaia di persone, molte delle quali con una maglietta bianca, si sono messe in fila da questa mattina per accedere al campo sportivo di Paliano, dove si è svolta la cerimonia. Un lungo applauso ha accompagnato il feretro all'uscita. Il premier ai familiari: "L'Italia è con voi, vi vuole bene". Il vescovo: "Morte barbara e ingiusta, ma troviamo la forza di perdonare". Intanto si aggrava la posizione dei 4 indagati per l'omicidio del 21enne: ora rischiano fino all'ergastolo
Un lungo applauso, seguito da un minuto di silenzio, ha accolto l'ingresso del feretro di Willy Monteiro Duarte e della sua famiglia al campo sportivo di Paliano, in provincia di Frosinone, dove si sono svolti i funerali del 21enne picchiato e ucciso nella notte tra sabato e domenica a Colleferro. (LE FOTO)
Centinaia le persone che da questa mattina si sono messe in fila per entrare. I parenti del ragazzo sono arrivati, in lacrime, a bordo di un'auto sulla quale è stata affissa una fotografia del giovane ucciso. Familiari, amici e la maggior parte dei presenti hanno indossato maglie e camicie bianche, come richiesto dalla famiglia, in "segno di purezza e di gioventù", molte con la scritta "Ciao Willy". Come annunciato, ai funerali ha presenziato anche il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, anch'egli arrivato a Paliano in camicia bianca, insieme alla ministra dell'Interno, Luciana Lamorgese.
Alla fine delle esequie il premier ha abbracciato la madre e il padre di Willy, Lucia e Armando, e la sorella Milena. "L'Italia è con voi, vi vuole bene", le sue parole. Il feretro del giovane è uscito poi dal campo sportivo tra gli applausi, salutato da un volo di palloncini. Sulla bara una corona di fiori bianchi. "Mio figlio non è morto invano se è vero che ha tentato di salvare un'altra vita", avrebbe detto il padre.
Intanto, ieri la procura di Velletri, sulla base degli accertamenti autoptici, ha cambiato capo di imputazione per i fratelli Bianchi e gli altri due arrestati: da omicidio preterintenzionale in omicidio volontario aggravato dai futili motivi. Ora rischiano fino all'ergastolo. (GLI ARRESTI - L'AUTOPSIA - LA BANDA - L'INTERROGATORIO DEGLI ARRESTATI - LE PAROLE DI CONTE)
L'omelia del vescovo
"Perché la morte barbara e ingiusta di Willy non cada nell'oblio impegniamoci tutti, istituzioni, forze dell'ordine, uomini e donne della politica, della scuola, dello sport e del tempo libero, Chiesa, famiglie e quanti detengono le chiavi di un potere enorme, quello dei media e in particolare dei media digitali, a comprometterci insieme, al di là di ogni interesse personale e senza volgere lo sguardo altrove fingendo di non vedere, a riallacciare un patto educativo a 360 gradi". Così il vescovo di Tivoli e Palestrina, monsignor Mauro Parmeggiani, nella sua omelia. "Chiediamo a Dio anche la forza per saper un giorno perdonare chi ha compiuto l'irreparabile - ha aggiunto -. Perdonare ma anche chiedendo che essi percorrano un cammino di rieducazione secondo quanto la giustizia vorrà disporre e in luoghi, come ad esempio le carceri, che devono essere sempre più ambienti di autentica riabilitazione dell'umano".
"Dare la vita per amici è l'amore più grande"
Il 21enne, nel ricordo del vescovo, aveva "passione per lo sport ma senza fanatismi, nel rispetto per gli altri e nell'impegno per loro che, lungi da quegli atteggiamenti di indifferenza che spesso chi si dice adulto assume,ha portato Willy nella notte tra sabato e domenica scorsa a intervenire a favore di un amico per sedare una lite e perdere la vita in quella forma grande che Gesù ci ha insegnato nel Vangelo: 'non c'è amore più grande di questo, dare la vita per gli amici'".
"Questo giovane - ha proseguito ancora il vescovo - ci lascia un grande insegnamento che non vorrei che trascorsi questi giorni pieni di coinvolgimento emotivo, di giusta compassione per Willy e la sua famiglia, di sdegno verso coloro che hanno compiuto un gesto inumano, cadesse come troppo spesso accade nell'oblio o nel fermarsi a qualche targa, monumento commemorativo, intitolazione di qualche torneo di calcio o cose del genere". Monsignor Parmeggiani ha poi riferito che le offerte raccolte nel corso della messa saranno devolute, per volere della famiglia del giovane, alla Caritas.
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Conte: "Ci aspettiamo condanne severe e certe"
Al suo arrivo, il premier Conte ha avuto un dialogo con i sindaci di Paliano, Colleferro e altri Comuni limitrofi, per ascoltarli e confortarli. "Ora ci aspettiamo condanne severe e certe", ha dichiarato al termine dei funerali. "Abbiamo seguito tutti questa vicenda di efferata violenza - ha detto -. Non possiamo minimizzarla né sottovalutarla. Non possiamo degradarla a singolo episodio. Dobbiamo guardarci in faccia e capire che ci sono alcune frange, alcune sacche sociali che coltivano la mitologia della violenza. Dobbiamo mobilitarci tutti e a tutti i livelli, le famiglie, gli insegnanti, i politici i giornalisti - ha proseguito il premier - per un comune obiettivo: contrastare questa mitologia della violenza fino ad estinguerla e richiamare i valori e i principi su cui si fonda la nostra civiltà, il nostro vivere sociale. Il principio primario - ha concluso - è il rispetto della persona, della sua dignità".
Il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede ha sottolineato, in una nota, che "non può e non deve mai passare l'idea rassegnata di uno Stato di diritto in cui si può violare e calpestare la vita di un ragazzo senza risponderne davanti alla legge". "Le lacrime e il dolore per la morte atroce" del ragazzo, scrive il ministro, "si mescolano con sgomento alla pretesa di una giustizia che punisca i responsabili". "Come ministro della Giustizia, pur non potendo entrare nelle decisioni della magistratura, ho sempre affermato l'importanza della certezza delle pene. Come uomo e prima ancora come padre - conclude il Guardasigilli - non posso nemmeno immaginare il dolore dei genitori e dei familiari di Willy. Insieme a tutto il Paese, mi stringo a loro".
Presente alle esequie anche il governatore del Lazio, Nicola Zingaretti: "Ora bisogna solo far sentire alla famiglia la vicinanza di tutti e pretendere presto giustizia. La Regione pagherà e sosterrà la famiglia per le spese legali e uno degli istituti alberghieri della nostra regione sarà dedicato al nome di Willy”, ha fatto sapere.
"Il mio auspicio è che sia presto fatta giustizia e che si faccia chiarezza presto sulle responsabilità di ognuno. Il mio appello a testimoniare è stato ascoltato e si sono aggiunti testimoni”, le parole invece del sindaco di Colleferro, Pierluigi Sanna. "La famiglia è sconvolta - ha detto ancora -. Mi hanno ringraziato di nuovo, sono solo dispiaciuti che molti loro connazionali non siano riusciti a entrare al campo sportivo per il funerale".
Conte ha poi scritto su Twitter, con una foto di palloncini bianchi che volano in cielo: "A Willy abbiamo rivolto, oggi, il pensiero commosso di un Paese intero. A Paliano, l'intera comunità ha chiaramente affermato che non c'è violenza capace di sopraffare l'esempio di una vita generosa. Teniamolo a mente e facciamo tesoro della forza di questo messaggio".
Il padre di Willy: "Mio figlio non è morto invano"
"Mio figlio non è morto invano se è vero che ha tentato di salvare un'altra vita". E' quanto avrebbe detto il padre di Willy, Armando, all'ambasciatore di Capo Verde Jorge José de Figueiredo Goncalves, che ha reso visita alla famiglia nel pomeriggio a Paliano. A riferirlo è il diplomatico lasciando l'abitazione della famiglia.
"La famiglia - ha proseguito l'ambasciatore - è profondamente addolorata della morte del figlio. La mamma è una persona molto religiosa. E' un giovane che ha lasciato buoni ricordi in tutta Italia, bastava vedere la partecipazione al funerale. Erano genitori di un bravo figlio, integrato nella società italiana, anche a livello professionale. Con la famiglia abbiamo parlato del giovane e delle circostanze drammatiche ancora da chiarire: non bisogna avere rabbia ma collaborare perché i giovani si uniscano. Tutta la comunità capoverdiana è vicina a loro, a Capo Verde non si parla d'altro che di Willy".
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Un amico: “Venerdì l’ultimo ciao”. Domani marcia a Colleferro
"Abbiamo giocato assieme a pallone per dieci anni. L'avevo visto venerdì, avevamo bevuto assieme l'ultimo bicchiere. Mi aveva detto: 'Ciao, ti vengo a prendere lunedì che andiamo in palestra insieme'. È stato il suo ultimo ciao". A raccontarlo è Youri, 21 anni, amico di Willy. Dopo le esequie, gli amici più intimi del giovane si sono soffermati attorno al palco sul manto erboso dove è stato montato l'altare per la messa. Molti si sono abbracciati con gli occhi lucidi. "Era un bravo ragazzo - prosegue Youri - gli potevi raccontare tutto. Aveva quel sorriso...".
"Da piccola andavo al campeggio con lui e la sorella Milena - racconta una ragazza molto giovane - Sono senza parole, non potevo mancare stamattina".
Il sindaco Sanna ha fatto sapere che domani a Colleferro "la comunità capoverdiana verrà col treno alle 14 e farà una marcia dalla stazione al luogo del delitto. Li farò scortare dai vigili urbani. Martedì dovrebbe esserci una fiaccolata, ma stiamo aspettando l'ok della famiglia. Non ho idea se la scuola di Willy organizzerà qualcosa per lunedì: nulla si farà senza il consenso della famiglia".
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