Mondo di Mezzo, tornano liberi Salvatore Buzzi e Luca Gramazio

Lazio

Lo ha disposto Corte d’Appello di Roma, per decorrenza dei termini di custodia cautelare: per il ras delle cooperative scatta l’obbligo di dimora nel territorio capitolino. Entrambi i soggetti si trovavano agli arresti domiciliari

Tornano liberi, per decorrenza dei termini di custodia cautelare, Salvatore Buzzi e Luca Gramazio, due imputati eccellenti del procedimento Mondo di Mezzo (LA SENTENZA - LE MOTIVAZIONI DELLA CASSAZIONE). Lo ha disposto la Corte d'Appello di Roma, che ha stabilito l’obbligo di dimora nel territorio capitolino per il ras delle cooperative. I due soggetti si trovavano agli arresti domiciliari. A entrambi è stato inoltre imposto il divieto di espatrio. La settimana scorsa, sempre per decorrenza dei termini, era stato scarcerato anche Massimo Carminati dopo 5 anni e 7 mesi di carcere preventivo (LE FOTO). Anche per lui era stato disposto l'obbligo di dimora.

Il provvedimento

Nel provvedimento nei confronti di Buzzi e Gramazio, i giudici hanno dichiarato "la perdita di efficacia dei provvedimenti cautelari in relazione a tutti i capi di imputazione per i quali erano stati adottati per decorso dei relativi termini massimi di custodia cautelare".

L'avvocato di Gramazio: "È giusto così"

Giuseppe Valentino, uno degli avvocati difensori di Luca Gramazio, ha commentato: "È giusto così, c'è stata una riduzione a realtà da parte della Cassazione. Ha subito fin troppi tormenti Gramazio nella sua vita, non c'è più il 416 bis e mi auguro che nella fase di merito si riconsiderino ulteriori aspetti di questa vicenda". Il penalista ha poi aggiunto: "Ho sempre nutrito fiducia nella magistratura".

Buzzi: "Il Mondo di Mezzo è una invenzione giornalistica"

"Le mazzette? E' una cosa che non si deve fare, figurati se io ne sono a favore. Il Mondo di Mezzo è una invenzione giornalistica". Lo afferma Salvatore Buzzi in un'intervista al Tg1: "Se tu fai impresa a Roma e trovi chi ti chiede i soldi, come fai? Devi pagare se devi mantenere 1.270 persone. Siamo per la libera concorrenza. Ora attendo la notifica dei carabinieri e vado a prendermi un gelato con mia figlia a Castelverde, il mio quartiere dove sono apprezzato e dove nessuno ha mai creduto che fossi un mafioso". 

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