Dal prossimo 1° luglio il costo del biglietto “Bit” valido per tutti i mezzi pubblici nella Capitale (tram, metro e bus) dovrebbe aumentare, passando da 1,5 a 2 euro. E' solo uno dei diversi aumenti previsti che diventeranno effettivi, però, solo dopo la delibera ufficiale di Regione Lazio
Si torna a parlare di aumenti rispetto al costo dei biglietti dei mezzi pubblici a Roma, anche in vista del Giubileo che comincerà a fine anno. Come sottolinea anche “Il Messaggero”, dal prossimo 1° luglio il costo del biglietto “Bit” valido per tutti i mezzi pubblici a Roma (tram, metro e bus) dovrebbe aumentare, passando da 1,5 a 2 euro. L'incremento era stato anticipato sull'Aggiornamento del Piano economico finanziario simulato 2024-2032 dei servizi di trasporto pubblico locale automobilistico extraurbano affidati a COTRAL S.p.A.", approvato dalla giunta regionale lo scorso marzo. L’adeguamento tariffario, infatti, è previsto in diversi documenti ufficiali di Atac, Cotral e Trenitalia, gli altri tre attori interessati dal trasporto regionale romano, ma sarà solo la Regione Lazio, con una delibera, a renderli effettivamente operativi. Anche negli scorsi anni la Regione si è mossa economicamente per scongiurare l'aumento del prezzo del biglietto dei mezzi pubblici. Ora servirà aspettare per capire se davvero questi prezzi saranno effettivi.
Gli aumenti previsti
Secondo quanto previsto dal Piano di previsione Cotral, oltre al prezzo del biglietto “Bit”, il biglietto giornaliero passerà da 7 a 9.30 euro, quello valido per due giorni da 12,50 a 16,70 euro, mentre quello valido per tre giorni da 18 euro a 24 euro. Il costo dell'abbonamento mensile Atac resterà invariato, pari a 35 euro, mentre potrebbe diminuire da 250 a 240 euro il prezzo dell'abbonamento annuale. Aumentano anche l’annuale agevolato Roma Capitale, da 91 a 103,85 euro, il Birg che passa da 10,13 a 13,50 euro, il Btr (da 24,22 euro a 32,20) e il Cirs (da 36,17 a 48,22 euro).
Il sistema tariffario “Metrebus”
Nello specifico, sottolinea ancora “Il Messaggero”, il sistema tariffario al centro dei possibili aumenti è quello denominato “Metrebus” ovvero quello che, con un unico titolo di viaggio, permette l’utilizzo dei mezzi di Atac, Cotral e Trenitalia. Si tratta di un consorzio, in cui si riuniscono appunto tre realtà: il Comune con Atac, la Regione con Cotral e, quindi, le Ferrovie dello Stato con Trenitalia. La prima si occupa di gestione dei conti, incassando e poi dividendo le quote per tutti. Le tariffe sono stabilite però dalla Regione Lazio che, comunque, decide in accordo con gli altri soggetti. Già negli scorsi anni si era parlato di un aumento dei biglietti, scongiurato poi dall’intervento di Regione Lazio che ha bloccato l’aumento aprendo il portafoglio. Quest’anno, però, la situazione potrebbe essere diversa anche in virtù dei tantissimi turisti e pellegrini in arrivo nella Capitale per l’Anno Santo e, soprattutto, considerando il fatto che ad Atac servono circa 22 milioni di euro per andare in pari.
Le tempistiche
Quando aspettarsi i possibili rincari? Come detto, lo spartiacque è quello del 1 luglio 2024. Ma, considerando che potrebbero occorrere anche due o tre mesi per adeguare i software e immettere sul mercato i nuovi titoli di viaggio, è possibile che nei mesi estivi possa arrivare la conferma ufficiale con decorrenza a partire però dal mese di settembre o di ottobre.