
Consultazioni, da cdx a M5s: le posizioni dei gruppi negli incontri con Mattarella
Il terzo giorno di consultazioni è iniziato alle 16 con il centrodestra che si è recato unito da Mattarella. Subito dopo il M5s, con cui si sono chiusi gli incontri al Colle. Ecco le linee indicate dai vari esponenti delle delegazioni

Si è conclusa al Quirinale anche la terza e ultima giornata di Consultazioni: il capo dello Stato, il 29 gennaio, ha ricevuto prima il centrodestra e poi il M5S. Dopo aver ascoltato, mercoledì 27 gennaio, i presidenti di Camera e Senato, rispettivamente Roberto Fico e Maria Elisabetta Alberti Casellati, il presidente Sergio Mattarella aveva ricevuto giovedì 28 per primo il gruppo parlamentare “per le Autonomia (SVP-PATT, UV)” del Senato. In chiusura di giornata, invece, erano arrivati i gruppi di Iv e Pd
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L'ultima giornata di consultazioni si è chiusa con la delegazione del Movimento 5 Stelle, composta dal capo politico, Vito Crimi, e dai capigruppo del Senato e della Camera, Ettore Licheri e Davide Crippa
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Crimi ha riferito che il M5S ha reso al presidente Mattarella la disponibilità "ad un confronto con chi ha a cuore l'interesse del Paese, per un governo politico a partire dalle forze di maggioranza" attuali "ma con un patto di legislatura. L'unica persona in grado di presiedere questo governo, per il M5S è Giuseppe Conte"
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"Si può accettare che ci siano veti o personalismi? Oppure è il momento della responsabilità e di fare un passo avanti e farlo tutti insieme?", ha domandato la delegazione del M5S, riferendosi a Italia Viva. "Abbiamo piena consapevolezza della difficile situazione in cui si trova l'Italia. Davanti alla sofferenza dlela popolazione la politica deve rispondere in modo adeguato e risolvere i problemi. Le ragioni della crisi sono incomprensibili anche a noi, oltre che ai cittadini: non l'abbiamo voluta", ha aggiunto Crimi
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Ad aprire la terza giornata di consultazioni la delegazione di centrodestra che si presenta congiuntamente: la leader di Fdi, Giorgia Meloni, con le stampelle per un problema alla gamba destra, assieme ai capigruppo Ciriani e Lollobrigida; il leader della Lega, Matteo Salvini, accompagnato dai capigruppo Romeo e Molinari; il vicepresidente di Fi, Antonio Tajani, con le capigruppo Bernini e Gelmini, oltre a Giovanni Toti, leader di Cambiamo! con il senatore Gaetano Quagliariello, Maurizio Lupi, leader di Noi con l'Italia, e il senatore dell'Udc, Antonio De Poli
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Per il centrodestra "serve soluzione rapida. Abbiamo riproposto al Presidente la richiesta di elezioni - dichiara Salvini -. Quindi un governo con programma coeso e maggioranza solida. Piena disponibilità a collaborare su provvedimenti utili a italiani. No ad appoggio di questa maggioranza"
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Parlando a nome del centrodestra, il leader della Lega ha spiegato che ”al Presidente della Repubblica è stata quindi confermata la nostra richiesta di valutare l'ipotesi di scioglimento delle Camere e del ricorso ad elezioni. Il centrodestra auspica che sia così offerta agli italiani la possibilità di dare vita in breve tempo ad un governo coeso con un programma comune condiviso dagli elettori e con una maggioranza forte per affrontare in tempi brevi i gravi problemi della nazione"
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Salvini ha però aggiunto che "tutti i componenti si sono riservati, ove non si andasse a elezioni, di valutare con il massimo rispetto ogni decisione che spetta costituzionalmente al Capo dello Stato all'esito delle consultazioni in corso"

A chiudere la seconda giornata di Consultazioni erano stati i gruppi Parlamentari "Partito Democratico" del Senato e della Camera. Oltre al segretario del Pd, Nicola Zingaretti, hanno partecipato i presidenti dei gruppi Dem di Senato e Camera, Andrea Marcucci e Graziano Delrio, la presidente del partito, Valentina Cuppi, e il vicesegretario, Andrea Orlando (Nella foto: i capigruppo Andrea Marcucci e Graziano Delrio)

"Abbiamo manifestato al presidente Mattarella una grande preoccupazione per l'apertura della crisi di governo - sono le parole del segretario Pd - che continuiamo a considerare un atto irresponsabile in un momento di estrema difficoltà per il Paese". "Abbiamo indicato la disponibilità a sostenere un incarico al presidente Conte - è la conferma di Zingaretti - che anche nell'ultimo voto di fiducia si è rivelato punto di sintesi ed equilibrio avanzato"

Per il Pd le priorità restano "combattere la pandemia, continuare la campagna vaccinale, attivare il recovery fund, mettere in sicurezza e rilanciare scuola, università e sistema sanitario, varare una riforma per moderne politiche attive del lavoro e varare riforme che diano efficienza allo Stato a cominciare da una legge elettorale di stampo proporzionale"

Mentre il sostegno al presidente uscente Giuseppe Conte è "per un governo che possa contare su un'ampia e solida base parlamentare, che sia nel solco della migliore tradizione europeista, che sia in grado di affrontare le emergenze della pandemia e che realizzi con riforme istituzionali quella macchina pubblica in grado di far ripartire il Paese"

L'appuntamento con Italia Viva, con i gruppi sia della Camera che del Senato, è stato alle 17 del 28 gennaio. La delegazione era composta dai capigruppo di Senato e Camera Davide Faraone e Maria Elena Boschi, da Matteo Renzi e da Teresa Bellanova
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Matteo Renzi, al termine del colloquio, ha detto che "Iv ha espresso al presidente della Repubblica la preoccupazione non già per la crisi politica ma sanitaria, economica ed educativa del Paese dopo la pandemia. C'è chi pensa di far credere che la discussione sia tra caratteri, personalità, piccoli risentimenti, niente più lontano dal vero: non sta né in cielo né in terra. Da mesi chiediamo di discutere di contenuti, soprattutto di quelli su cui non siamo d'accordo"
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"La caccia al singolo parlamentare è indecorosa - ha aggiunto - si è fatto credere che con un voto o due si affrontasse la crisi. Iv è esattamente l'opposto come dimostrano le nostre ministre che si sono dimesse". "Andare ad elezioni sarebbe un errore per l'Italia - ha spiegato ancora Renzi - rischiamo di perdere l'appuntamento con il recovery. Occorre un governo presto e abbiamo dato disponibilità al presidente per individuare le soluzioni più opportune, preferiamo un governo politico che istituzionale ma siamo disponibili anche a un governo istituzionale"
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Dalle parole del leader di Iv c’è l’impegno a formare un nuovo governo “se è una maggioranza e se politica, no se raccogliticcia e se populista” e la conferma che a Mattarella “noi non abbiamo fatto il nome di Conte perché siamo in una fase precedente”. “Siamo pronti ad appoggiare un governo istituzionale o politico, con larga preferenza per quest'ultimo - ha spiegato Renzi - ma questa proposta politica necessita il passaggio ulteriore di capire se vogliono stare o no con noi. Io non vedo altra maggioranza politica che non contempli Italia Viva”

La giornata era invece iniziata con la delegazione del gruppo "per le Autonomie", composta da Albert Laniece, Juliane Unterberger e Gianclaudio Bressa

“Abbiamo una preferenza per un eventuale Conte Ter. Abbiamo avuto una buona esperienza con Conte che ci ha sempre dato una mano. Pensiamo sia un punto di equilibrio tra tutti i partiti che formano questo governo e senza di lui è difficile avere una stabilità”, ha detto al termine dell’incontro Juliane Unterberger aggiungendo di aver “confermato il sostegno per qualsiasi formazione purchè sia fortemente europeista e abbia nel programma la tutela delle minoranze linquistiche e delle autonomie speciali”. Escluso un governo tecnico

Albert Laniece, invece, come rappresentante della Valle D’Aosta ha auspicato che un futuro governo presti maggiore attenzione alla montagna e ha suggerito “di prevedere un maggiore equilibrio di rappresentanza territoriali nella lista dei ministri. Il mio appoggio dipenderà dagli impegni che il governo vorrà prendersi su questo tema”

Dopo il gruppo parlamentare “per le Autonomie” del Senato, era stato il turno del gruppo parlamentare misto del Senato composto da Sandro Ruotolo, Pietro Grasso e Loredana De Petris

Dalle parole di De Petris, anche dal gruppo Misto del Senato arriva un’indicazione positiva verso il Conte ter. “Riteniamo indispensabile e necessario - ha detto - costruire intorno a lui e rinforzare la maggioranza e certamente allargarla su temi molto chiari e per portare a compimento il recovery fund”

Loredana De Petris ha poi espresso un giudizio critico sull’affidabilità di Italia Viva attaccando la scelta di Matteo Renzi di aprire la crisi. “Una grave irresponsabilità verso il Paese di cui non abbiamo compreso i motivi"

Mattarella aveva poi incontrato i componenti del Gruppo Misto del Senato della Repubblica "+ Europa - Azione" e del gruppo Misto della Camera dei deputati "Azione - + Europa- Radicali italiani”, composti da Riccardo Magi, Matteo Richetti ed Emma Bonino

“Abbiamo manifestato al presidente Mattarella con chiarezza che non siamo disponibili a nessun tipo di continuità ma siamo disponibili a discutere di contenuti con un nuovo eventuale presidente incaricato con un autorevole profilo europeista e riformatore con una maggioranza più ampia e pari a quella che nella Commissione Ue sostiene Ursula Von Der Leyen”, sono le parole di Emma Bonino al termine dell’incontro

Al Quirinale era stato poi il turno del Gruppo Parlamentare Misto della Camera, composto dalla delegazione di cui fanno parte il capogruppo Manfred Schullian, Alessandro Fusacchia (Cd), Renate Gebhard (Minoranze linguistiche), Antonio Tasso (Maie), Bruno Tabacci (Cd) e Andrea Cecconi (Maie)

“Abbiamo manifestato al presidente Mattarella una generale preoccupazione per una crisi che non ci voleva. Come componente delle minoranze linguistiche auspico la formazione di un governo stabile con maggioranza solida. Per noi è essenziale che sia un governo europeistico con una sensibilità molto alta per le autonomie e le minoranze linguistiche”, è la linea espressa da Manfred Schullian

Per Tabacci, invece, "serve una maggioranza stabile che guarda alla Ue. Un reincarico a Conte ci sembra necessario in quanto unico punto di equilibrio possibile in questa legislatura. Ci affidiamo alla saggezza del presidente Mattarella che si è dimostrato capace di iniziative adeguate”

Antonio Tasso del Maie ha confermato un percorso comune a quello di Tabacci “per il sostegno a Conte. Ci stiamo confrontando e potrebbe esserci la convergenza per la formazione di un gruppo unico alla Camera”. "Non pensiamo - ha aggiunto - a una campagna per allargare il nostro gruppo. Parliamo con tutti per allargare la maggioranza senza escludere nessuno”

Verso le 12 Mattarella aveva incontrato il Gruppo parlamentare "Europeisti - MAIE - Centro Democratico" del Senato della Repubblica, con la delegazione composta da Ricardo Merlo, Gregorio De Falco e Andrea Causin

"Abbiamo come punto di riferimento il premier Conte: per noi è l'unica soluzione per poter continuare ad andare avanti in questa legislatura”, ha detto Ricardo Merlo al termine dell'incontro. "Un reincarico a Conte è necessario. In questa pandemia lui è già 'up to date'", ha aggiunto Gregorio De Falco

Nel pomeriggio del 28 gennaio le consultazioni erano riprese con il gruppo parlamentare Liberi e Uguali della Camera. La delegazione di Leu è composta da Federico Fornaro e Rossella Muroni

"Abbiamo comunicato al presidente Mattarella la nostra disponibilità a proseguire l'esperienza di governo con il presidente Conte, fondata sull'alleanza tra M5S, Pd,e Leu come nel 2018 e che possa allargarsi a chi crede nei valori costituzionali ed in una Ue solidale", ha detto Federico Fornaro di Leu che ritiene le elezioni solo l'ultima possibilità. "Se si va in quella direzione sarebbe folle che gli attuali componenti della maggioranza andassero divisi: si darebbe un vantaggio competitivo alla destra non elevatissimo ma gravissimo", ha aggiunto

Il 29 gennaio le Consultazioni si sono svolte nel pomeriggio. Alle 16.00 Mattarella ha ricevuto i gruppi del centrodestra congiuntamente: Fratelli d'Italia del Senato e della Camera; Forza Italia - Berlusconi Presidente - UDC del Senato e Forza Italia Berlusconi Presidente della Camera; Lega - Salvini Premier del Senato e della Camera, dei rappresentanti delle componenti Idea e Cambiamo del Gruppo Misto del Senato della Repubblica e Noi con l'Italia - USEI - e Cambiamo del Gruppo Misto della Camera. (Nella foto: Silvio Berlusconi, Giorgia Meloni e Matteo Salvini)

Per ultimi Mattarella ha incontrato i gruppi Parlamentari "Movimento 5 Stelle" del Senato e della Camera. (Nella foto: il presidente del gruppo M5S alla Camera Davide Crippa, il capo del Movimento Vito Crimi e il presidente del gruppo M5S al Senato Ettore Licheri)