Crisi governo, chi sarà il prossimo premier? Dal Conte-ter a Cartabia, ecco le ipotesi
Mentre le consultazioni al Quirinale sono entrate nel vivo, in un quadro ancora in composizione, una delle maggiori incertezze riguarda in primis la carica di prossimo presidente del Consiglio. Chi sarà il nuovo inquilino di palazzo Chigi? Dall'ipotesi di un nuovo governo guidato dal premier uscente all'eventualità di un esecutivo istituzionale, passando per i nomi di Fico e Di Maio: ecco gli scenari possibili
Siamo entrati nel vivo delle consultazioni al Quirinale per la formazione di un nuovo governo: dopo aver sentito ieri i presidenti di Camera e Senato, oggi Mattarella inizia a ricevere i partiti, tra cui Italia Viva e Pd
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Sono le ore più concitate della crisi di governo. In un quadro ancora in composizione, una delle maggiori incertezze riguarda in primis la carica di prossimo presidente del Consiglio. Chi sarà il nuovo premier? Dall'ipotesi Conte-ter all'eventualità di un esecutivo istituzionale, ecco gli scenari possibili
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Le attuali forze di maggioranza, vale a dire M5S, Pd e Leu, hanno blindato Giuseppe Conte e appaiono compatte nel sostenerlo
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Il Partito democratico ha dichiarato in più di un'occasione che sosterrà l'attuale premier. Centrale sarà l'operazione di allargamento della maggioranza. E per farlo non basta il nuovo gruppo che è formalmente nato in Senato
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Tra le ipotesi c'è un nuovo governo politico guidato da Luigi Di Maio. Ad aprire sul nome dell'attuale ministro degli Esteri è l'ex ministra Teresa Bellanova: "Non poniamo né subiamo veti", neanche su Di Maio spiega la senatrice di Italia Viva, aggiungendo che "sicuramente non c'è solo Conte"
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Il ministro degli Esteri smentisce e i Cinque stelle ribadiscono il loro pieno sostegno a Conte. Lo dice Di Maio, lo ripete Crimi che definisce il premier "una figura di garanzia". L'unità nel Movimento però su un passaggio chiave non c'è: una parte del movimento vorrebbe la strada sbarrata al ritorno di Renzi
Secondo alcuni ricostruzioni, ci sarebbe anche l'ipotesi che, per la difficoltà di comporre il caos nella potenziale maggioranza, il capo dello Stato possa affidare un mandato esplorativo al presidente della Camera Roberto Fico
Nella trattativa che portò alla nascita del Conte 2, il segretario del Pd lo aveva indicato come un possibile premier. Il suo nome potrebbe non dispiacere neanche a Italia Viva
Una delle eventualità che si fa strada è anche quella della nascita di un esecutivo istituzionale, con una maggioranza allargata: sembrava che avesse aperto a questa ipotese anche il leader della Lega Matteo Salvini, che però oggi ha chiarito: "Ci vuole serietà, non vado al governo a tutti i costi: la parola va data agli italiani: l'unica alternativa è un governo di centrodestra oppure si deve andare al voto"
Uno dei nomi più citati in queste ore è quello di Marta Cartabia. Il nome dell'ex presidente della Corte Costituzionale già nell'agosto 2019 era stato fatto come possibile premier. In questo caso si tratterebbe di un governo tecnico
Tra i nomi proposti da Italia Viva, ci sarebbe anche quello dell'ex premier Paolo Gentiloni. Secondo alcuni retroscenapotrebbe tornare da Bruxelles per lasciare il posto a Conte come commissario europeo
Tra i nomi che circolano c'è anche quello di Carlo Cottarelli. Ma il direttore dell'Osservatorio sui Conti Pubblici Italiani, ex commissario alla Spending Review, in un’intervista a La Stampa dice: "Chi spera in un governo guidato da me resterà deluso"
L'unica soluzione, prosegue, "è un Conte ter, con una maggioranza simile a quella che ha sostenuto l'ultimo esecutivo. Se non ci riescono, allora vedo le elezioni". Con queste parole, Cottarelli di fatto si è sfilato, almeno al momento, dall’annosa questione. Nel 2019, dopo la caduta del governo formato da Movimento 5 Stelle e Lega, era stato incaricato dal Presidente Mattarella di formare un esecutivo “neutrale”, incarico superato poi dall’alleanza tra i grillini e il Pd, che portò al secondo mandato di Conte
Una suggestione - che torna per la verità a ogni crisi di governo, almeno le più recenti - è infine quella che vede Mario Draghi come prossimo inquilino di Palazzo Chigi. Sono innanzitutto da capire però le intenzioni dell'ex presidente della Bce
L'ipotesi non dispiacerebbe neanche a Matteo Salvini: "se non ci faranno votare, l’ex governatore è l'unico nome" per formare un governo di unità nazionale, avrebbe detto secondo alcune ricostruzioni giornalistiche il leader della Lega. Un'eventualità che l'ex ministro dell'Interno pare però ora escludere: "Confidiamo - ha dichiarato - in Mattarella, che speriamo non tolleri ancora a lungo questo teatrino, con la caccia disperata al viandante. L'italia non lo merita"