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Magistratura e politica, da Tangentopoli a Nordio: 30 anni di tensioni
Un crescendo dagli anni ‘90, con l’abolizione dell’immunità parlamentare e il cosiddetto decreto “slava ladri” di Alfredo Biondi, ministro della Giustizia del primo governo Berlusconi. Nel 2010, sempre il governo Berlusconi, ha promosso una riforma della giustizia, nota come "legge Alfano", che ha introdotto alcune disposizioni volte a limitare l'uso della custodia cautelare in carcere
![toghe](https://static.sky.it/editorialimages/fd02e7d13bafb44d42cb458dbdf7c60e384e34dc/skytg24/it/politica/approfondimenti/politica-pm/toghe_Ipa.jpg?im=Resize,width=335)
Le tensioni fra politici e magistratura in Italia vanno avanti da 30 anni, senza soluzione di continuità. Da Tangentopoli, con arresti quotidiani di politici per corruzione, alla separazione delle carriere dei magistrati, sognata da Silvio Berlusconi e ora nel mirino del Guardasigilli Carlo Nordio proprio nel momento in cui un ministro, Daniela Santanchè, è sotto la lente dei magistrati per le sue attività imprenditoriali
Daniela Santanchè e lo scandalo sul caso Visibilia, cosa è successo![berlusconi](https://static.sky.it/editorialimages/7ca5e38d497a268694b8c5c7009d2f1a1f6ede23/skytg24/it/politica/2022/07/15/governo-draghi-crisi-tappe/04_berlusconi_ansa.jpg?im=Resize,width=335)
Dai primi anni '90 in poi, un crescendo. Noti i casi dell'abolizione dell'immunità parlamentare, e il cosiddetto decreto legge 'salva-ladri', targato ministro della Giustizia del primo governo Berlusconi, il liberale Alfredo Biondi. Per proseguire con leggi varate dai governi guidati da Berlusconi che in un modo o nell'altro erano considerate - dalle opposizioni e da una parte della magistratura - come strumenti per limitare il potere giudiziario
Daniela Santanchè, la ministra è indagata da mesi: perché dice di non saperlo![sede dell'Anm](https://static.sky.it/editorialimages/9ed4cbc5695ceff8a80a53038f177c192a761756/skytg24/it/cronaca/2023/01/12/riforma-cartabia-querela/anm_ansa_ok.jpg?im=Resize,width=335)
Tutti provvedimenti che suscitavano reazioni, come ha fatto ora l'Anm in relazione alla separazione delle carriere, che accusavano il governo di voler imporre limiti e bavagli. Attacchi della magistratura che - era il ragionamento delle maggioranze di allora a guida Forza Italia - si concretizzavano con la giustizia a "orologeria", indagini ed arresti proprio nelle fasi più "calde" dell'azione riformatrice propugnata dalla politica in materia di Giustizia
Scontro fra governo e magistratura, Anm: "Da Palazzo Chigi un’accusa pesantissima"![Antonio Di Pietro](https://static.sky.it/editorialimages/4ffead54f55cb08a69d061181cb887994987dfcb/skytg24/it/cronaca/2022/02/16/tangentopoli-protagonisti-mani-pulite/di%20pietro_ansa.jpg?im=Resize,width=335)
Nel 1992 scoppia "Mani pulite": il pool di Milano dispone arresti a raffica per corruzione, finanziamento illecito ai partiti, e altre forme di illegalità, portando alla luce un sistema diffuso di corruzione e tangenti che coinvolgevano praticamente tutti i partiti (nella foto il pm Antonio Di Pietro)
GUARDA IL VIDEO: Magistratura e politica, 30 anni di tensioni![Silvio Berlusconi](https://static.sky.it/static_clientlibs/sky-aem-frontend/clientlibs/dp_base-vendors/resources/placeholder.png)
Arresti che come un terremoto scuotono profondamente il panorama politico italiano e segnano la morte della Prima Repubblica, aprendo la strada a Forza Italia e proprio a Silvio Berlusconi, che si presentano agli italiani con un programma basato sulla separazione delle carriere tra giudici e Pm e con una serie di caveat all'azione dei Pubblici ministeri
![Alfredo Biondi](https://static.sky.it/static_clientlibs/sky-aem-frontend/clientlibs/dp_base-vendors/resources/placeholder.png)
Intanto nel 1993, come conseguenza diretta delle indagini di Mani Pulite, salta a furor di popolo dalla Costituzione l'immunità parlamentare: deputati e senatori non potevano così più sottrarsi alle indagini e ai processi. Dello stesso periodo è il dl "salva-ladri", varato nel 1994 da Biondi (nella foto) per abolire la custodia cautelare per i reati finanziari e contro la Pubblica Amministrazione. Decreto che alla fine, dopo una ridda di polemiche, non venne mai convertito
![Montecitorio](https://static.sky.it/editorialimages/722078954693782df80a4825cc532ac14b984d9b/skytg24/it/cronaca/2022/04/30/obbligo-mascherina-1-maggio/montecitorio%20camera%20deputati%20ipa.jpg?im=Resize,width=335)
L'acme dello scontro tra politica e giudici, però, si raggiunge nei primi anni del 2000. Si mette mano alla riforma del processo penale e dell'ordinamento giudiziario. Ma soprattutto arrivano le leggi che vennero da tanti bollate come 'ad personam': dalla Cirielli (poi diventata 'ex' con il ritiro della firma dell'autore) alla "salva Previti", alla "legge Cirami", approvata nel 2003, con l'introduzione di alcune restrizioni sulle intercettazioni telefoniche che riducevano l'efficacia degli strumenti investigativi utilizzati dalla magistratura
![Angelino Alfano ed Enrico Letta](https://static.sky.it/editorialimages/a97c5aba4228855fc521d7a17e6bde277383bb00/skytg24/it/politica/approfondimenti/pd-enrico-letta-chi-e/enrico_letta_alfano_ansa.jpg?im=Resize,width=335)
Nel 2010, il governo Berlusconi promuove una riforma della giustizia, nota come "legge Alfano", che introduce alcune disposizioni volte a limitare l'uso della custodia cautelare in carcere. Una sequenza che porta alla riforma Nordio che sembra già proiettarsi, in un secondo annunciato step, verso ulteriori strette alla pubblicazione delle intercettazioni e all'utilizzo dell'avviso di garanzia. In foto, Alfano
![Palazzo Madama](https://static.sky.it/editorialimages/baf08ce2c00c0f1ab44463c15260427ae0bef39a/skytg24/it/economia/2023/06/23/decreto-lavoro/palazzo_madama_ansa.jpg?im=Resize,width=335)
In prospettiva, nell'ambito di una riforma radicale del processo penale in chiave accusatoria, punta anche verso un intervento sull'istituto "irragionevole" dell'imputazione coatta e una limitazione degli 'ascolti' ai reati più gravi. Arrivare poi a mettere mano alla Costituzione, con l'introduzione della separazione delle carriere di giudici e pm. I limiti ai giornalisti sono nella riforma approvata il 15/6 scorso dal Consiglio dei ministri in omaggio a Silvio Berlusconi, ora in attesa della firma del capo dello Stato per poter iniziare il suo iter parlamentare
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