Riforma Giustizia, ddl Nordio divide toghe e politica: il fronte dei sì e il fronte dei no
Il testo, approvato in Consiglio dei ministri lo scorso 15 giugno, è destinato a far discutere a lungo. I Cinque Stelle condannano il provvedimento, il Terzo Polo si dice favorevole, nel Pd ci sono posizioni diverse sull'abolizione del reato di abuso d'ufficio. E mentre l'Anm boccia il progetto di legge, da qualche associazione di avvocati sono già arrivati commenti positivi
Il ddl sulla riforma della giustizia pensato dal ministro Carlo Nordio e approvato in Consiglio dei ministri lo scorso 15 giugno è destinato a far discutere a lungo. Dall’abolizione del reato di abuso d’ufficio alla limitazione della pubblicazione sui media dei contenuti delle intercettazioni e alle maggiori tutele per gli indagati per quanto riguarda le misure cautelari, il testo incontra posizioni molto diverse tra forze politiche, magistrati e avvocati
IL NO DEI PENTASTELLATI – Si è sempre detto contrario alla riforma il MoVimento Cinque Stelle. Il suo leader, Giuseppe Conte, parla di “passi indietro su tutto il fronte del contrasto alla corruzione". E critica il fatto che l’esecutivo abbia approvato il testo un giorno dopo i funerali di Silvio Berlusconi, dedicandogli la riforma, approfittando così dell’onda emotiva per la scomparsa dell’ex premier
Riforma della Giustizia, scontro tra Nordio e le toghe
Sull’intervento sulle misure cautelari, Conte non usa mezzi termini: “La custodia cautelare irrita ricchi e potenti. Loro hanno detto che prima di poter disporre delle misure cautelari bisogna avvertire dell'interrogatorio cinque giorni prima così che i ricchi possono organizzare le loro latitanze dorate all'estero". Non è convinto nemmeno del capitolo abuso d’ufficio: “Significa che puoi rendere legittime le raccomandazioni nei concorsi del pubblico. E chi viene favorito? Gli amici dei politici, i soliti ricchi e potenti”
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LE POSIZIONI NEL PD – Anche la segreteria dem Elly Schlein ha definito un errore "cogliere la morte di Berlusconi per portare avanti riforme a spallate”. Entrando nel merito della riforma, intervistata da Sky TG24, la leader Pd ha però detto che “dalle bozze che abbiamo visto la montagna ha partorito un topolino rispetto agli annunci, anzi con alcune scelte che potrebbero ottenere addirittura degli effetti contrari a quelli annunciati”
Abuso d'ufficio, Nordio: "Reato complicato che complica le cose"
“Siamo contrari all'abrogazione dell'abuso d'ufficio, perché andrebbe anche contro agli impegni internazionali. L'Ue sta per approvare una direttiva anti-corruzione che chiede uno strumento di quel tipo”, ha detto Schlein. Ma dentro il Pd, non tutti sono poi così contrari all’abolizione del reato in esame. "Sono 10 anni che mi batto contro il reato di abuso d'ufficio, credo che l'iniziativa assunta dal governo sia importante e positiva", dice ad esempio il governatore della Campania, Vincenzo De Luca
Il presidente dell’Anci e sindaco di Bari, Antonio Decaro, dichiara di non avere "le competenze tecniche per dire cosa è bene e cosa è male" sull'abolizione del reato ma specifica che "il problema dell'abuso di ufficio è serio per i sindaci". Il primo cittadino di Bologna, Matteo Lepore (in foto), definisce invece “molto corretta la posizione che la nostra segretaria, Elly Schlein, ha proposto”: una riforma complessiva e non l'abolizione
IL TERZO POLO – Ben più ampie le aperture al ddl nel Terzo Polo. "La riforma Nordio - ha detto il leader di Azione, Carlo Calenda - si basa su principi ragionevoli, come ad esempio l'introduzione di un collegio di tre giudici per le questioni di custodia cautelare, il che sembra essere un'idea sensata. Ora, i giornali stanno tornando sulla questione di Berlusconi e sostengono che se si è a favore della riforma Nordio, si è automaticamente berlusconiani. Io personalmente non ho mai votato Berlusconi, ma sostengo la riforma perché è giusta di per sé"
Per il numero uno di Italia Viva, Matteo Renzi, la riforma di Nordio non solo va “nella direzione giusta”, ma anzi “è troppo timida”. A Il Messaggero, ha ribadito che "per quello che si capisce" della riforma, "il nostro voto sarà positivo su molti aspetti”. Renzi si augura però che la maggioranza “colga la possibilità di accettare alcuni dei nostri emendamenti: sarebbe un gesto di rispetto e di intelligenza politica". In tema giustizia, fra le altre cose che servono, per Renzi, la più importante è "sancire la responsabilità di chi sbaglia"
I GIUDICI – Tutt’altra aria quella che tira nell’Anm – Associazione nazionale magistrati. Il presidente Giuseppe Santalucia, pur riconoscendo che la riforma “non ha ambizioni importanti”, ne individua le "criticità più importanti" non solo nell’abolizione dell'abuso d'ufficio, ma anche nel “giudice collegiale per la custodia cautelare in carcere” e nella “limitazione dei poteri di appello del pm contro le sentenza di proscioglimento"
La "limitazione alla pubblicazione di alcune conversazioni crea un'ulteriore tensione tra diritto dell'informazione e diritto dell'imputato”. Nordio si è già scagliato più volte contro l’Anm, tacciandola di voler interferire nella sfera legislativa. Sul punto, Santalucia taglia le polemiche: “Credo che una democrazia partecipata non debba individuare nella posizione critica di categorie professionali un'interferenza indebita”
GLI AVVOCATI – Qualche sì arriva invece dagli avvocati. "Apprezziamo l'impianto della riforma, il suo intento e la linea di principio, ci auguriamo, tuttavia, che l'avvocatura possa contribuire significativamente ad approfondire tutti gli aspetti applicativi, così da sanare eventuali possibili storture", ha detto ad esempio il presidente dell'Ordine degli Avvocati di Milano, Antonino La Lumia
Anche Aiga, Associazione italiana giovani avvocati, si è detta soddisfatta per l’impianto del ddl Nordio, parlando di “rafforzamento delle tutele e delle garanzie dell'indagato e dell'imputato” e di una più completa “riservatezza” per chi è coinvolto in un giudizio penale
Nordio a Sky TG24: "I giudici non possono criticare le leggi"