Anche il ministro della Giustizia ha partecipato all'evento che si tiene a Milano. Abuso d'ufficio? "No a reati spia, fattispecie evanescente". E sottolinea: "L'intervento in questo caso è per l'efficienza della giustizia". Sulle intercettazioni l'esecutivo è pronto a intervenire "per la tutela delle persone". Oggi approda in Cdm la prima parte della riforma della Giustizia
Anche il ministro della Giustizia Carlo Nordio ha partecipato all'evento di Sky TG24 in diretta da Palazzo Reale a Milano e ha ricordato che oggi la prima parte della riforma della Giustizia approda in Cdm, come da cronoprogramma concordato con la presidenza del Consiglio (IL PALINSESTO - TUTTI I VIDEO). Mentre su Slivio Berlusconi, morto il 12 giugno, ha ricordato: "Ha combattuto a lungo per una Giustizia più giusta". "C'è il rammarico che non possa assistere al primo passo di una riforma della Giustizia in senso garantista, che lui auspicava", ha aggiunto.
Nordio: "Su intercettazioni pronti a intervenire per tutela persone"
Il ministro, sulla riforma in arrivo, ha poi affrontato il tema delle intercettazioni telefoniche, spiegando che l'esecutivo è pronto a intervenire "per la tutela delle persone". E ha proseguito: "Si amplieranno anche i limiti per la custodia cautelare che dovrà essere preceduta da un interrogatorio di garanzia", salvo casi specifici. Spazio anche al tema dell'abuso d'ufficio, su cui Nordio ha ricordato: "No a reati spia, fattispecie evanescente". E ha sottolineato: "L'intervento in questo caso è per l'efficienza della giustizia". Ma perché abolire questo reato e non ulteriormente circoscriverlo? "Questo reato è stato già modificato varie volte in questi ultimi anni, ma sono continuate le iscrizioni nel registro degli indagati". Mentre sulla corruzione, Nordio ha precisato: "Il nostro arsenale è il più severo in Europa".
Il conflitto tra politica e magistratura
Poi un passaggio anche sul rapporto tra politica e magistratura in Italia: "C'è stato un rappoto molto conflittuale fin dall'inizio dell'operazione Mani Pulite", ma "certamente quando le indagini hanno ad oggetto personaggi politici questo conflitto emerge". Nordio ha però ricordato: "Il magistrato non può criticare le leggi, come secondo me il politico non potrebbe criticare le sentenze". "Noi ascoltiamo tutti, avvocati, magistrati e accademici, ma poi è il governo che propone e il Parlamento che dispone, questa è la democrazia e non sono ammesse interferenze".