
Da catafalco a insalatiera, breve dizionario dell’elezione del presidente della Repubblica
Sono molti i termini usati da politici, osservatori e giornalisti durante il periodo in cui a Montecitorio si elegge il nuovo capo dello Stato: ecco, in ordine alfabetico, una guida per capirne di più

Da franchi tiratori a catafalco, fino a insalatiera: sono molti i termini usati da politici, osservatori e giornalisti durante il periodo in cui si elegge il presidente della Repubblica. Ecco, in ordine alfabetico, un breve dizionario su alcuni termini ricorrenti
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Brogli: il voto per l'elezione del presidente della Repubblica si svolge a Montecitorio ed è segreto, ma a volte si è cercato di aggirare questa segretezza. Solo in un caso, nel 1962, prima dell'elezione di Antonio Segni, i sospetti di brogli portarono all’annullamento di una votazione
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Candidato di bandiera: prima che i partiti si accordino su un nome condiviso, ognuno di essi dà indicazione di votare per una personalità che lo rappresenta. Si tratta spesso di politici con un profilo spiccato o di esponenti della società civile particolarmente conosciuti
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Catafalco: è la cabina in legno e velluto bordeaux dentro la quale il grande elettore compila la scheda che gli fornisce il segretario d'aula. La votazione si svolge nell'aula di Montecitorio: sotto al banco della Presidenza vengono allestite le cabine in cui l'elettore entra per votare senza essere visto, dato che il voto è segreto. All'uscita deposita la scheda in un'urna che verrà aperta alla fine delle operazioni per lo scrutinio. Il Covid costringe a cambiare la struttura delle cabine: saranno più aperte e ariose, garantendo sempre la segretezza del voto
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Colle: indica la presidenza della Repubblica, poiché la sede del presidente è il palazzo del Quirinale, costruito a partire dal Rinascimento sull'omonimo colle di Roma
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Corea: lungo corridoio alle spalle dell'aula di Montecitorio, parallelo al Transatantico, dove i parlamentari si incontrano lontano dagli occhi e dalle orecchie dei giornalisti. Prima dell'era Covid, infatti, i cronisti avevano accesso al Transatlantico ma non alla Corea
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Franco tiratore: il parlamentare che, spesso insieme ad altri, vota in difformità rispetto all'indicazione del suo partito. La sua può essere una scelta personale, ma spesso si traduce in una scelta politica condivisa con altri colleghi per bocciare una candidatura ufficiale, mandando un messaggio implicito alla guida del suo partito. Spesso la presenza di franchi tiratori ha frenato la corsa al Quirinale di politici di peso, da Fanfani ad Andreotti a Prodi
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Grandi elettori: sono gli elettori del presidente della Repubblica. Il termine è mutuato dall'elezione americana, che però ha regole del tutto diverse. I grandi elettori in Italia sono tutti i parlamentari (senatori a vita, senatori e deputati), insieme a tre delegati per ogni regione eletti dai Consigli regionali e a un eletto dal consiglio regionale della Valle d'Aosta. In totale alle elezioni del 2022 saranno 1.008
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Impallinare: il franco tiratore che vota contro l'indicazione del suo partito “impallina” il candidato ufficiale, contribuendo a non farlo eleggere

Insalatiera: è il modo ironico con cui si chiama l'urna in cui vengono deposte le schede. Il soprannome deriva dalla somiglianza con un cesto per la raccolta delle verdure, visto che è composta di vimini e nastri di raso verde

Kingmaker: è il leader politico che, a prescindere dalla forza parlamentare che rappresenta, riesce a individuare il candidato con più possibilità di essere eletto e riesce anche a far convergere su di esso la maggioranza dei voti

Papabile: personalità che potrebbe essere eletta al Quirinale. È un chiaro riferimento al Conclave che elegge il Papa. Spesso accanto al termine papabile si sfodera il detto “Entra Papa ed esce cardinale”, per indicare chi arriva alla vigilia del voto con molte chance ma non risulta poi eletto

Quirinabile: personalità che aspira a essere eletta o che viene individuata dai leader politici come possibile candidato a diventare presidente della Repubblica

Quorum: è il numero minimo di voti che servono per essere eletto. Nei primi tre scrutini corrisponde ai due terzi dei grandi elettori (672 voti), dalla quarta votazione è sufficiente la maggioranza assoluta (505 voti)

Settennato: è il periodo di tempo (sette anni) in cui rimane in carica il presidente della Repubblica (nella foto, il giuramento di Sergio Mattarella)

Super partes: è una personalità candidata o eletta che non rappresenta in modo esplicito un partito o una parte politica ma garantisce la stragrande maggioranza se non tutto l'arco parlamentare

Transatlantico: lungo corridoio davanti all'aula di Montecitorio dove i parlamentari si incontrano per scambiare due chiacchiere, raggiungere accordi, litigare, riappacificarsi. Per tutti gli anni del Covid è stato un'estensione dell'emiciclo, quindi riservato ai deputati a causa delle norme per il distanziamento, ma per l'occasione sarà riaperto per gli incontri tra parlamentari e ai giornalisti

Veti incrociati: spesso i partiti bocciano nelle urne l'uno il candidato dell'altro. A volte è un passaggio politico, più o meno cruento, per arrivare in un secondo momento al tentativo di individuare un candidato condiviso (nella foto, una scheda col nome di Mattarella nel 2015)