Decreto sicurezza, da alloggi occupati a manifestazioni, fino alla cannabis: cosa prevede
PoliticaIntroduzione
Stretta sulle occupazioni abusive delle case, reato di blocco stradale, misure contro il terrorismo, un giro di vite sulle rivolte in carcere, misure per le detenute madri, una stretta sulla cannabis light. Sono questi alcuni dei punti del Decreto sicurezza. In tutto i nuovi reati che vengono introdotti sono 14 e le aggravanti aggiuntive sono 9.
Il provvedimento, formato da 39 articoli, ha recepito gran parte del ddl in materia risalente al 2023: dopo l'approvazione della Camera, era rimasto fermo in Senato anche a seguito dei rilievi sollevati dal Quirinale per poi essere riproposto dopo una serie di aggiustamenti. Il provvedimento a fine maggio ha incassato la fiducia in Aula alla Camera. Poi è passato all'esame del Senato, dove il 4 giugno ha avuto il via libera definitivo diventando legge. Tantissime le polemiche dentro e fuori dal Parlamento, su un provvedimento contestatissimo dalla opposizioni. Ecco le misure principali.
Quello che devi sapere
Le misure principali del Decreto sicurezza
In 39 articoli il Decreto sicurezza riscrive diversi articoli del codice penale e di procedura penale, prevedendo nuovi reati che spaziano dalla resistenza passiva alla - ribattezzata dalle opposizioni - norma “anti Gandhi”, fino alla stretta sulla cannabis light, a un nuovo regime per le detenute madri e alle cosiddette norme anti “No-Tav” e anti “No Ponte”. Anche sul fronte aggravanti si aggiungono fattispecie, come quella prevista per i reati commessi vicino alle stazioni ferroviarie o alle metropolitane o quelle relative alle truffe a danno degli anziani. Viene estesa la non punibilità dell'operato degli agenti dell'intelligence e si velocizzano gli sgomberi di immobili occupati.
Il decreto riproduce sostanzialmente i contenuti del disegno di legge sicurezza: confrontando i testi dei due provvedimenti, sono 12 gli articoli che hanno subito modifiche, anche minime, rispetto al testo originario. Tra le modifiche più consistenti rientrano le norme sulle detenute madri e quelle relative alle sim telefoniche per cittadini extra Ue. Ecco le misure più importanti, nel dettaglio
Per approfondire: Decreto Sicurezza: i punti del testo di legge. VIDEO
Terrorismo
Per quanto riguarda le misure contro il terrorismo, si introducono nuove fattispecie di reato in materia di detenzione di materiale contenente istruzioni per il compimento di atti di terrorismo e di divulgazione di istruzioni sulla preparazione e l'uso di sostanze esplosive o tossiche ai fini del compimento di delitti contro la personalità dello Stato.
Per approfondire: Renzi: “Dl Sicurezza? Meloni sta prendendo pieni poteri”
Accattonaggio
Il provvedimento, poi, inasprisce le pene per chi impiega minori nell'accattonaggio: si può arrivare fino a 5 anni di reclusione.
Per approfondire: Decreto Sicurezza, la protesta delle opposizioni in Senato
Reati vicino a stazioni treni e metro
Si introduce anche una nuova circostanza aggravante: scatta quando il reato è commesso all'interno o nelle immediate adiacenze delle stazioni ferroviarie o delle metropolitane o ancora all'interno dei convogli adibiti al trasporto passeggeri. Tale circostanza si applica ai delitti non colposi contro la vita e l'incolumità pubblica e individuale, contro la libertà personale e contro il patrimonio o che comunque offendono il patrimonio.
Per approfondire: Dl Sicurezza, i festeggiamenti di FdI davanti al Senato
Daspo urbano esteso
Il Daspo urbano, il divieto di frequentare determinate aree delle città, si estende a chi è stato denunciato o condannato, anche con sentenza non definitiva, nei 5 anni precedenti, per delitti contro la persona o contro il patrimonio commessi nei dintorni di infrastrutture ferroviarie, aeroportuali, marittime e di trasporto pubblico locale, urbano ed extraurbano.
Immobili occupati
Viene introdotto il reato di “occupazione arbitraria di immobile destinato a domicilio altrui” (o delle relative pertinenze, come garage o cantine). Prevista anche una procedura d'urgenza per il rilascio dell'immobile e la conseguente reintegrazione nel possesso. Il reato è punito con la reclusione da 2 a 7 anni e si prevede una causa di non punibilità in favore dell'occupante che collabori all'accertamento dei fatti e ottemperi volontariamente all'ordine di rilascio dell'immobile

Stretta sulle manifestazioni
C’è anche un inasprimento delle pene per il delitto di danneggiamento in occasione di manifestazioni in luogo pubblico o aperto al pubblico qualora il fatto sia commesso con violenza alla persona o minaccia. È prevista la pena della reclusione da 1 anno e 6 mesi a 5 anni e una multa fino a 15.000 euro. Si prevede l'arresto in flagranza differita quando il fatto è commesso in occasione di manifestazioni in luogo pubblico o aperto al pubblico
Blocco stradale e norma “anti Gandhi”
Questa misura è stata ribattezzata “anti Gandhi” dalle opposizioni. Diventa illecito penale - al posto dell'illecito amministrativo - il blocco stradale o ferroviario attuato mediante ostruzione fatta col proprio corpo. La pena è aumentata se il fatto è commesso da più persone riunite. Si potrà essere puniti con un mese di carcere e una multa fino a 300 euro. Ma se ciò avviene nel corso di una manifestazione, e sono più persone a bloccare la strada, allora la pena può arrivare fino a sei anni
Detenute madri
È una delle norme più controverse e contestate e al centro anche dei rilievi del Colle. È stata modificata, allentando la “stretta”, rispetto al testo originario: si rende comunque facoltativo, e non più obbligatorio, il rinvio dell'esecuzione della pena per le condannate incinte o madri di figli di età inferiore a un anno e si dispone che scontino la pena, qualora non venga disposto il rinvio, presso un istituto a custodia attenuata per detenute madri. Inoltre l'esecuzione della pena non è rinviabile se sussista il rischio, di eccezionale rilevanza, di commissione di ulteriori delitti. Il differimento della pena può essere revocato se la madre ha comportamenti che potrebbero arrecare un grave pregiudizio alla crescita del minore. Se la pena non viene differita, per le madri di figli di età compresa tra 1 e 3 anni la pena potrà essere eseguita presso un Icam solo se le esigenze di eccezionale rilevanza lo consentano
Cannabis
Stop alla coltivazione e la vendita delle infiorescenze, anche di cannabis a basso contenuto di Thc, per usi diversi da quelli industriali consentiti. Viene disposto, in particolare, il divieto di importazione, cessione, lavorazione, distribuzione, commercio, trasporto, invio, spedizione e consegna delle infiorescenze della canapa (Cannabis sativa L.), anche in forma semilavorata, essiccata o triturata, nonché di prodotti contenenti tali infiorescenze, compresi gli estratti, le resine e gli olii da esse derivati. Si prevede che, in tali ipotesi, si applichino le sanzioni previste per gli stupefacenti e le sostanze psicotrope nel Testo Unico sulle Sostanze Stupefacenti, parificando dunque la cannabis light a quella non light. Il divieto non ricomprende la produzione agricola di semi destinati agli usi consentiti dalla legge entro i limiti di contaminazione
Norma “anti No Tav” e “No Ponte”
Questa misura è così ribattezzata in quanto viene introdotta un'ulteriore circostanza aggravante se la violenza o minaccia a un pubblico ufficiale è commessa al fine di impedire la realizzazione di un'opera pubblica o di una infrastruttura strategica
Body cam per forze dell'ordine
Si consente alle forze di polizia di utilizzare dispositivi di videosorveglianza indossabili nei servizi di mantenimento dell'ordine pubblico, di controllo del territorio, di vigilanza di siti sensibili, nonché in ambito ferroviario e a bordo treno. Le bodycam però non diventano dotazione obbligatoria. Si prevede anche la possibilità dell'uso della videosorveglianza nei luoghi in cui vengono trattenute persone sottoposte a restrizione della libertà personale

Tutela legale forze ordine
Viene previsto il riconoscimento di un beneficio economico a fronte delle spese legali sostenute da ufficiali o agenti di pubblica sicurezza o di polizia giudiziaria, nonché dai vigili del fuoco, indagati o imputati nei procedimenti riguardanti fatti inerenti al servizio svolto. Il beneficio, con un tetto fino a 10mila euro, è riconosciuto a decorrere dal 2025
Norma anti ecovandali
Si prevede che se viene imbrattato un bene mobile o immobile adibito all'esercizio di funzioni pubbliche, con la finalità di "ledere l'onore, il prestigio o il decoro" dell'istituzione alla quale appartengono, si applica la pena della reclusione da 6 mesi a 1 anno e 6 mesi e la multa da 1.000 a 3.000 euro
Per approfondire: Attivisti di Extinction Rebellion protestano davanti al ministero della Giustizia
Reato di rivolta in carcere e nei Cpr e resistenza passiva
Si introduce un'aggravante del reato di istigazione a disobbedire alle leggi, applicabile se il fatto è commesso all'interno di un istituto penitenziario o a mezzo di scritti o comunicazioni diretti a persone detenute. Si prevede poi il delitto di rivolta all'interno di un istituto penitenziario: prevede la punibilità con la reclusione da 1 a 5 anni. Viene inoltre previsto un nuovo reato finalizzato a reprimere gli episodi di proteste violente da parte di gruppi di stranieri irregolari trattenuti nei Cpr. Si introduce anche il reato di resistenza passiva: si tratta delle condotte che impediscono il compimento degli atti dell'ufficio o del servizio necessari alla gestione dell'ordine e della sicurezza. Infine, vengono semplificate le procedure per la realizzazione dei centri di permanenza per i rimpatri attraverso la possibilità di derogare a ogni disposizione di legge ad eccezione della legge penale e del codice delle leggi antimafia e dell'Unione europea

Armi senza licenza
Si autorizzano gli agenti di pubblica sicurezza a portare senza licenza alcune tipologie di armi quando non sono in servizio
Sim telefoniche
Altra norma controversa e oggetto dei rilievi del Colle, modificata rispetto al testo originario: per acquistare una sim telefonica, un migrante dovrà presentare un documento d'identità, non più il permesso di soggiorno come prevedeva il ddl, e si introduce la sanzione amministrativa della chiusura dell'esercizio o dell'attività da 5 a 30 giorni per i casi nei quali i gestori non osservino gli obblighi di identificazione dei clienti.
Per approfondire: Dl Sicurezza, Schlein a Live In: "È decreto repressione"
Servizi segreti
Dal decreto è saltato l'obbligo della pubblica amministrazione a collaborare con i servizi segreti. Si rendono permanenti alcune norme di garanzia per gli agenti dei Servizi tra cui la non punibilità di condotte come la partecipazione e "direzione o organizzazione di associazioni con finalità di terrorismo anche internazionale o di eversione dell'ordine democratico".
Per approfondire: Scontri a Roma durante la manifestazione contro il Decreto sicurezza