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Manovra, Renzi a Sky TG24: “Niente per i giovani, governo prende in giro ceto medio”

Politica

Il leader di Italia Viva ha parlato di diversi temi. Sulla Legge di bilancio: “Per il ceto medio e per il salario di ingresso dei giovani non c’è niente. Il ceto medio è preso in giro. Questa è la cosa su cui Meloni perde le prossime elezioni, se il centrosinistra si dà una svegliata”. Sulla situazione internazionale: “In un mondo segnato da minacce impressionanti, o l’Europa si dà una sveglia oppure non andiamo da nessuna parte. Per dare una sveglia all’Europa serve un’Italia che metta al centro i nostri valori”

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Matteo Renzi, senatore e leader di Italia Viva, è stato ospite a Sky TG24. Tanti i temi di cui ha parlato, dalla Manovra del governo Meloni, alla situazione dell’Italia, al futuro dell’Europa.

Renzi: “Mi spaventa la nostra rassegnazione”

Commentando le parole del presidente Usa Donald Trump (è una "civiltà che rischia di essere cancellata", si legge in un documento pubblicato dalla Casa Bianca sulla strategia di sicurezza nazionale Usa), Renzi ha dichiarato: “Mi spaventa la nostra rassegnazione. Alla fine, che Trump voglia mettere un punto alla civiltà per come l’abbiamo conosciuta non è una novità. Il problema non è ciò che dice Donald Trump. Il problema è se l’Europa si scrolla di dosso la polvere e finalmente prova a ripartire da educazioni, valori, cultura: senza questi non c’è Europa”. E ancora: “In un mondo segnato da minacce impressionanti, o l’Europa si dà una sveglia oppure non andiamo da nessuna parte. Per dare una sveglia all’Europa serve un’Italia che metta al centro i nostri valori”.

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La situazione in Italia

Parlando dell’Italia, poi, il senatore ha aggiunto: “L’analisi del Censis è ricca di inquietudini, ma anche molto interessante. Qui c’è un Paese che è oggettivamente più povero, che non si può più permettere quello che faceva prima. Ma c’è un Paese che se inverte la rotta e mette la marcia giusta va, perché abbiamo tutte le condizioni e le caratteristiche per farcela”.

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Le critiche alla Manovra

In diversi passaggi dell’intervista, Renzi ha criticato la Manovra del governo Meloni. “Il problema – ha detto il leader di Iv – è che stiamo le ore a discutere del niente e nessuno sta affrontando il fatto che abbiamo una Legge di bilancio in cui aumenta il debito pubblico, aumenta la pressione fiscale, aumentano le accise sulla benzina, aumenta il numero degli italiani che se ne vanno. Di questo, forse, la politica potrebbe e dovrebbe occuparsi di più”. Poi ha aggiunto: “C’è un problema di costo della vita che aumenta costantemente. E qui il problema sono gli stipendi. Meloni ha detto che tutta la Manovra è incentrata sugli stipendi, concentrata sugli stipendi. Forse sugli stipendi di alcuni dirigenti. Ma per il ceto medio e per il salario di ingresso dei giovani non c’è niente. Il ceto medio è preso in giro. Questa è la cosa su cui Meloni perde le prossime elezioni, se il centrosinistra si dà una svegliata”. E ancora: “La cosa paradossale è che in Italia il governo Meloni dà lo stipendio a Brunetta, che non ne avrebbe diritto, per presiedere il Cnel e non dà incentivi ai ragazzi per tornare. Cioè cancella la legge sul rientro dei cervelli. Preoccupiamoci del Paese, di dare spazio al talento e al merito, di fare sì che chi vuole restare resti”.

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“La stabilità con Meloni diventa immobilismo”

Renzi ha detto ancora: “Sono contento della stabilità del Paese, per l’Italia è un bene che ci sia stabilità e chi dice il contrario mente. Dopodiché, con Giorgia Meloni la stabilità diventa immobilismo. Questa solidità istituzionale dovrebbe portarla a fare delle riforme. Meloni aveva detto che avrebbe eliminato le accise, ha aumentato le accise di 600 milioni di euro. La stabilità è un bene? Sì. Come la sta usando? La sta usando male”.

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Le prossime elezioni

Il senatore di Italia Viva ha parlato anche delle prossime elezioni. “Che vinca il sì o che vinca il no al referendum sulla Giustizia, il giorno dopo non cambierà praticamente niente. Cos’è che può cambiare davvero? Se finalmente la sinistra e il centrosinistra mettono al centro del dibattito politico l’elemento chiave, che è questo: ‘Cari italiani, state meglio o peggio rispetto a tre-quattro anni fa, quando ha iniziato Meloni?’. Perché il tema della stabilità, che è un fatto positivo, ha un piccolo corollario: se è così stabile il Paese, è chiaro che la responsabilità di quello che sta accadendo è tutta del governo. Stiamo meglio o peggio rispetto a cinque anni fa, diremo in campagna elettorale? Io vedo più giovani che se ne vanno, più debito pubblico e la pressione fiscale che cresce. Meloni si è fatta una scorpacciata di promesse, cioè se l’è rimangiate tutte, dalle accise alla Nato dalle trivelle all’euro, si è rimangiata tutto quello che si poteva mangiare. Di fronte a questo, se la sinistra è un’alternativa vince. Se la sinistra sta a discutere e litigare perde. Io lavoro perché ci sia nel centrosinistra uno spazio anche per i riformisti e non solo per i massimalisti”.

“Un grande progetto per l’Italia”

Poi Renzi ha concluso: “La questione di fondo è che sulle tasse Meloni sta prendendo in giro gli italiani. Sulla sicurezza la destra sta fallendo. Di fronte a questo, diciamo una cosa di civiltà: facciamo una grande progetto per il Paese e in questo progetto dire ‘meno tasse e più sicurezza’ è la cosa più riformista che Casa riformista dirà per tutto il 2026 con proposte concrete, a cominciare dalla startax per tenere i giovani in Italia”.

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