Meloni: “Con noi l’Italia è tornata credibile. In Manovra risorse concentrate su priorità”
PoliticaLa premier è intervenuta al comizio del centrodestra a Napoli, in vista delle elezioni regionali. “Abbiamo riacceso il motore di questa nazione, riportando i conti in ordine e garantendo la stabilità, premessa di qualsiasi crescita”, ha detto. “La patrimoniale? Una ricetta bizzarra e tardo comunista della sinistra che con noi non passerà mai”, ha aggiunto. E ancora: "Ci vuole una grande immaginazione" per dire che con questa Legge di bilancio "si favoriscono i ricchi”
Giorgia Meloni è intervenuta, a Napoli, al comizio del centrodestra a sostegno del candidato governatore Edmondo Cirielli. Oltre a parlare delle questioni legate alle elezioni regionali in Campania, la premier ha dedicato dei passaggi del suo discorso anche a questioni nazionali e alla Manovra. “Con noi l'Italia è tornata una nazione seria e credibile. Abbiamo riacceso il motore di questa nazione, riportando i conti in ordine e garantendo la stabilità, premessa di qualsiasi crescita", ha sottolineato la presidente del Consiglio. E sulla Legge di bilancio: “Abbiamo concentrato le risorse sulle priorità”.
L’intervento di Meloni a Napoli
Parlando della Manovra, Meloni ha sottolineato: “Anche quest'anno abbiamo chiesto un corposo contributo a banche e assicurazioni. E anche questo racconta di una stagione molto diversa rispetto a quando i soldi venivano presi dalle tasse dei lavoratori e regalati alle banche". Poi ha aggiunto: "Dicono che questa Manovra favorisce i ricchi e davvero ci vuole molta, molta immaginazione e anche un po' di coraggio a sostenere una tesi del genere. Noi con le altre Leggi di bilancio, taglio del cuneo, accorpamento delle prime due aliquote dell'Irpef, abbiamo destinato 18 miliardi di euro l'anno a favore di chi guadagna fino a 35mila euro l'anno. Quest'anno, confermando tutti quei provvedimenti, con la Legge di bilancio abbiamo aggiunto la riduzione dell'aliquota per i redditi che vanno da 28 a 50mila euro. E la sinistra si sbraccia, si straccia le vesti perché stiamo aiutando i ricchi. Come se chi guadagna 2.500 euro al mese e c'ha un mutuo da pagare, magari mantiene tre figli, ci paga le bollette, fosse un ricco da mazzolare". "Con la nostra Manovra abbiamo aiutato chi non si può permettere una barca da ormeggiare in un'area preclusa ai cittadini comuni", ha detto poi Meloni riferendosi - senza nominarlo - al candidato del campo largo Roberto Fico e alla polemica sul suo gozzo, oggetto di una interrogazione parlamentare di Fdi. E ancora: “La patrimoniale? Una ricetta bizzarra e tardo comunista della sinistra che con noi non passerà mai”.
"Governo rimarrà in carica fino alla fine della legislatura"
Meloni ha poi ribadito che il governo non cadrà dopo il referendum sulla giustizia. "Saranno i cittadini a doverci dire se vogliono o meno confermare" la riforma della giustizia, ha detto, "ma l'unico consiglio che posso darvi è: votate guardando al merito delle norme. Non votate pensando di sostenere il governo o di andare contro il governo, per due ragioni: la prima è che questo governo rimarrà in carica fino alla fine della legislatura e chiederà poi di essere giudicato sul complesso del lavoro che ha fatto. La seconda ragione è che in ogni caso ricordatevi sempre che i governi passano ma le leggi, particolarmente quelle costituzionali, quelle rimangono e incidono sulla vostra vita. Quindi semplicemente se voi pensate che in Italia la giustizia funzioni perfettamente, potete rifiutare la riforma e votare no al referendum. Ma se pensate che la giustizia in Italia possa migliorare allora il mio consiglio è votate sì e confermare questa riforma".
"Abbiamo fatto scelte coraggiose"
In un altro passaggio, la premier ha detto: "Abbiamo, come avevamo promesso, superato il reddito di cittadinanza e chi invocava la rivolta sociale ha dovuto fare i conti con una realtà molto diversa, perché i cittadini hanno capito che quello che stavamo facendo era giusto". Poi ha rivendicato: "Abbiamo fatto scelte coraggiose che come sempre la sinistra lassista ha criticato. Come le sanzioni per i genitori che non mandano i figli alla scuola dell'obbligo, perché se privi un bambino dell'istruzione di base" lo privi del futuro, o come "l'abbassamento dell'età della punibilità a 14 anni: hanno detto che volevamo i bambini in carcere, ma l'obiettivo è liberarli dal giogo della camorra che li usa come manovalanza. Non consentiremo alla camorra di distruggere intere generazioni e di usare dei bambini per fare i loro sporchi comodi". Riferendosi ai suoi alleati (e vicepremier) Antonio Tajani e Matteo Salvini, ha ribadito: "Voglio ringraziare Antonio, Matteo" e gli altri leader del centrodestra "perché non siamo semplicemente una squadra affiatata, ma siamo una comunità umana e politica e siamo persone che stanno insieme per scelta".
Meloni ha ricordato la chiusura della campagna elettorale di 3 anni fa a Bagnoli
Dal palco del Palapartenope, Giorgia Meloni ha anche ricordato la chiusura della campagna elettorale di tre anni fa a Bagnoli, "monumento ai fallimenti di chi ci aveva preceduto", per parlare delle "sfide vinte nei tre anni di governo" a partire proprio dal progetto di riconversione dell'ex polo siderurgico napoletano. "Per introdurre una delle sfide chiudemmo quella campagna elettorale in un luogo simbolo di questa citta, Bagnoli. Ci impegnammo a scrivere un futuro diverso. Tre anni dopo sono fiera di essere tornata e poter dire che abbiamo mantenuto quegli impegni a partire da Bagnoli, dove abbiamo avuto il coraggio di riprendere in mano il dossier per sviluppare un moderno polo turistico".
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La Campania è "locomotiva d'Italia”
Iniziando il suo intervento, Meloni ha ringraziato Napoli “per questa splendida accoglienza in questa città che è capace di regalare entusiasmo come poche altre. Per noi il vostro entusiasmo diventa benzina, la capacità di venire in mezzo alla gente, di raccogliere questo affetto, questa passione, diventa energia per noi e c'è bisogno di tantissima energia per governare una nazione come l'Italia come merita. L'energia che raccolgo qui oggi è particolare, di una città magnifica, di una regione unica che non deve chiedere scusa a nessuno". La Campania, ha aggiunto la premier, è "locomotiva d'Italia, il tasso di occupazione più alto di sempre, è accaduto perché i cittadini hanno creduto in noi, ma anche perché lo Stato è tornato a fare lo Stato, capace di fare scelte giuste anche quando impopolari, capace di mettere la faccia su scelte e sfide difficili come a Caivano. Volevamo dimostrare che le cose possono cambiare, dicevano che era impossibile ma impossibile è una parola che usano i vigliacchi, non era impossibile e infatti ci stiamo riuscendo".
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L’appoggio a Cirielli
Dando il suo sostegno a Edmondo Cirielli, candidato presidente del centrodestra in Campania, Meloni ha detto: "Vi chiedo di trasformare il vostro affetto e il vostro entusiasmo in uno straordinario passaparola: andate in ogni piazza a parlare di questo, parlate di Cirielli, del nostro programma, delle nostre idee, di ciò che desideriamo costruire in questa terra fiera e orgogliosa. Dite che c'è una alternativa alla rassegnazione, ai fallimenti, al clientelismo, alle prese in giro, alle fritture di pesce per fare voti, al voltagabbana, a chi ha rinnegato tutto pur di sedere su una poltrona. E raccontate che quell'alternativa si chiama centrodestra, si chiama Fratelli d'Italia, si chiama Edmondo Cirielli". Poi ha aggiunto: "Quella in Campania è una sfida che molti ritengono già scritta, ma io devo ricordare a me stessa e a voi che niente è già scritto e la dimostrazione è che siamo nati per stravolgere ogni pronostico. Lo abbiamo fatto molte volte, dicevano che non avremmo mai governato questa nazione e lo abbiamo fatto. Poi dicevano che non saremmo durati sei mesi e siamo il terzo governo più longevo, poi dicevano che saremmo stati isolati dal resto del mondo e che saremmo stati la pecora nera d'Europa e invece la settimana scorsa il Financial Times titolava che l'Europa dovrebbe imparare dall'Italia. Come è cambiato il mondo...".
L'attaco a Fico
E sul principale avversario di Cirielli, cioè il candidato del centrosinistra Roberto Fico, ha aggiunto: "Roberto Fico definiva il Pd il pericolo numero uno del Paese, ma oggi non ha problemi ad allearsi per fare il presidente della Regione: vorrei chiedergli se il modo di governare di De Luca va benissimo e va perpetuato, perché lo hanno descritto per anni come clientelare, che soffocava le persone oneste. Mentivano prima o hanno deciso alla fine che era meglio fare parte di quel sistema piuttosto che combatterlo?. Se non fosse serissimo sarebbe esilarante: quello che era ritenuto il più impresentabile degli impresentabili che va a chiedere i voti per un incapace e quello additato come incapace che va a chiedere i voti per quello considerato impresentabile. Uno direbbe la commedia napoletana, ma la commedia napoletana è molto più nobile".
Il coro
Nel teatro tenda partenopeo sono state alcune migliaia le persone che hanno partecipato all’evento a sostegno di Cirielli. Il coro “Chi non salta comunista è” ha accompagnato in più occasioni i passaggi salienti del comizio dei big del centrodestra. Da ultimo il coro si è levato alla finde dell'intervento della premier Giorgia Meloni, che ha risposto saltellando sul palco e accompagnando il coro gesticolando con le mani.