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Manovra 2026, gli emendamenti alla legge di Bilancio: cosa chiedono i partiti

Politica
Ansa/Ipa

Introduzione

L’iter della manovra prosegue in Parlamento: accanto al lavoro sulle risorse procede la messa a punto delle possibili modifiche, che entra nel vivo oggi con l'arrivo in commissione Bilancio al Senato degli emendamenti dei partiti. La scadenza per aggiornare la lista era fissata alle ore 10. Ne sono arrivati migliaia: nel complesso il numero è di 5.742 proposte di modifica tra maggioranza e opposizioni. Le richieste andranno poi scremate entro martedì 18 novembre con la scadenza per i segnalati, in totale 414, di cui 238 della maggioranza. Dettaglio fondamentale: devono essere a saldi invariati. Ecco cosa sappiamo.

Quello che devi sapere

Le modifiche dei ministeri

Anche i ministeri sono impegnati a limare le proprie proposte. La raccomandazione arrivata dal ministro dei rapporti con il Parlamento Luca Ciriani è di limitare le richieste a una per ministero, anche se alcuni dicasteri, secondo quanto viene riferito, tra cui anche il Mit, avrebbero inizialmente fatto qualche resistenza. Il ministro nei giorni scorsi sarebbe anche intervenuto sollecitando alcuni ministri sulla presenza del governo nelle commissioni, dopo alcuni episodi di ritardo nei pareri.  

 

Per approfondire: Manovra, ultimi giorni per gli emendamenti. Opposizioni all'attacco, sindacati divisi

I pacchi e l’oro

Fdi mette nel mirino aziende cinesi come Shein e Temu e il suo emendamento prevede che le imprese stabilite in Paesi extra-Ue che esportano in Italia "prodotti di abbigliamento e accessori riconducibili al modello produttivo dell'ultra fast fashion", siano "tenute a dimostrare la conformità alle norme europee in materia di sicurezza dei prodotti, tutela ambientale e diritti sociali dei lavoratori". Contro la concorrenza cinese arriva anche la tassa sui piccoli pacchi: due euro per ciascuna spedizione proveniente da paesi extra Ue e di valore dichiarato non superiore a 150 euro. Nel mirino del partito della premier Giorgia Meloni finiscono anche i lavoratori dei trasporti: dovranno, infatti dichiarare "preventivamente" la propria intenzione di aderire ad uno sciopero. Per favorire le pensioni integrative, viene poi proposta l'istituzione di un fondo di previdenza complementare per i nuovi nati. Si lavora, inoltre, anche a una tassa sull’oro con  un'aliquota agevolata temporanea al 12,5% per la rivalutazione di monete, lingotti e placchette: un'adesione minima del 10% - è la simulazione al vaglio dei tecnici - garantirebbe un gettito fino a oltre due miliardi.

 

Per approfondire: Temu e Shein, ipotesi tassa sui pacchi extra Ue nella Manovra 2026: cosa cambia

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In cosa consiste la tassa sull’oro

A delineare la possibile nuova copertura è una proposta parlamentare della maggioranza che è sul tavolo insieme ad altre ipotesi. Si tratta di una “procedura di rivalutazione fiscale dell'oro da investimento”, si legge nel documento, già strutturato per essere trasformato in emendamento, con tanto di relazione di accompagnamento. I contribuenti che al primo gennaio 2026 possiedono oro da investimento potranno, "in mancanza di documentazione attestante il relativo costo o il valore di acquisto", chiederne la rivalutazione fiscale entro il 30 giugno 2026. E "per facilitare l'emersione" e garantire "un significativo incremento del gettito", si propone l'applicazione di un'aliquota agevolata del 12,5%, anziché il 26%. La proposta, ipotizzando che solo il 10% delle quantità di oro da investimento (le stime citate indicano un ammontare di 1.200-1.500 tonnellate ai privati) calcola un gettito compreso tra 1,67 e 2,08 miliardi.  

 

Per approfondire: Manovra 2026, ipotesi tassa sull’oro: come funziona e chi dovrebbe pagarla

Gli affitti brevi

La partita delle modifiche si gioca sui grandi temi che hanno già incassato l'apertura del Mef. Sulla tassa sugli affitti brevi il nodo è politico: FI e Lega insistono per eliminare l'aumento al 26% (si parla di un ritocco al 23%), mentre fonti di FdI considerano il tema "importante ma non prioritario". Noi Moderati chiede di abbassare al 15% la cedolare secca sugli affitti a lungo termine.

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Gli obiettivi della maggioranza

Sui dividendi le ipotesi sarebbero la riduzione della partecipazione dal 10% al 5% o l'introduzione di una soglia qualificata a 1,2 milioni. Per l'aumento dell'Irap si valuta di escludere le holding finanziarie. Si interverrà anche sulle forze dell'ordine e sulla compensazione dei crediti. Mentre per la nuova Transizione 5.0 si punta a fare più dei 4 miliardi stanziati, rendendo l'incentivo triennale fino al 2028. Quasi certo anche il rifinanziamento per 49 milioni (oltre ai 25 residui) della legge “Cisl” sulla partecipazione.

Le proposte di Lega, Forza Italia e Noi Moderati

La Lega, che prepara qualcosa anche sulle pensioni (in particolare su Opzione donna e anticipo pensionistico), insiste per allargare la rottamazione, ma le modifiche possibili, secondo i tecnici, sarebbero "marginali". Il Carroccio propone inoltre l'innalzamento dal 2 al 4% dell'aliquota base dell'Irap per banche e assicurazioni per liberare risorse da destinare al comparto sicurezza. Viene chiesto inoltre di cedere quote del Meccanismo Europeo di Stabilità (Mes) pari a 15 miliardi in tre anni per incrementare le risorse nella sanità o ridurre la pressione fiscale.

 

Forza Italia, che ha fatto il punto con il leader Tajani, promette un'azione "responsabile" sulle sue tre priorità (casa, sicurezza e riduzione della tassazione sulle imprese) in "pieno spirito di collaborazione" con il Mef e gli alleati. Una proposta di modifica presentata dal capogruppo Maurizio Gasparri punta a introdurre 'Btp Sanità', titolo obbligazionario di Stato mirato al finanziamento delle spese di personale del Servizio Sanitario Nazionale. Sull'Imu, gli azzurri chiedono l'innalzamento dal 25 al 50% dell'agevolazione per gli immobili affittati a canone concordato. Viene chiesta inoltre un'agevolazione fiscale alle imprese assicurative per le polizze catastrofali e lo sblocco all'utilizzo di crediti d'imposta in compensazione dei debiti assicurativi e previdenziali. Inoltre, il partito guidato dal vicepremier, Antonio Tajani, punta ad ottenere anche detrazioni al 36% per interventi di manutenzione, restauro e ristrutturazione di tombe, cappelle e sepolcri. FI spinge poi per nuove assunzioni nelle Forze di polizia e nei Vigili del Fuoco: nello specifico si prevede l'assunzione straordinaria di un contingente di complessive 3.125 unità delle Forze di polizia e di 3.887 unità nei Vigili del Fuoco. Infine, per promuovere la partecipazione delle donne al mercato del lavoro e sostenere la natalità, il partito di Tajani punta a istituire per l'anno 2026, "una misura di decontribuzione diretta a favore delle lavoratrici madri dipendenti e le lavoratrici madri autonome". L'esonero contributivo spetta a chi ha una retribuzione non superiore a 40 mila euro annui. 

 

Noi Moderati chiede l’esclusione della prima casa dal calcolo dell’Isee o l'esclusione della prima casa dal calcolo dell'Isee fino a 200mila euro per le città metropolitane, aumento retribuzione del quarto mese di congedo parentale, detrazione per i libri scolastici e riduzione del costo del riscatto della laurea.

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Emendamento Fdi per riapertura sanatoria edilizia del 2003

Modifiche arrivano anche da Fratelli d'Italia che ha presentato un emendamento per riaprire i termini della sanatoria edilizia prevista da una legge del 2003 e limitata agli edifici non realizzati in zone rosse. "Spetterà alle Regioni consentire di accedere alla sanatoria attraverso una legge che indicherà le modalità di accesso", ha detto il senatore Iannone. Sono diverse le tipologie di opere abusive suscettibili di sanatoria secondo il provvedimento varato durante il secondo governo Berlusconi: rientrano tra gli altri gli interventi di ristrutturazione edilizia, restauro e risanamento conservativo. L'idea non è dell'ultim'ora: a giugno in commissione Ambiente alla Camera è infatti stato assegnato l'esame di una proposta di legge, a firma della deputata Imma Vieri, di cui l'emendamento è una fotocopia. Ampie, inoltre, sono le chance che la modifica finisca sul tavolo dei cosiddetti segnalati, il cui numero è di gran lunga inferiore alle proposte contenute nei faldoni depositati in commissione: la quota complessiva infatti è di circa 400 (238 di maggioranza), destinata a scendere ancora.

Le opposizioni

Al lavoro sugli emendamenti anche le opposizioni, che restano critiche sulla manovra. Nel complesso ne hanno presentati oltre 3.800: il M5s ne ha depositati 1.671; il Pd 1.160; da Avs ne sono arrivati 533 e 354 da Iv; Azione ne ha presentati 96. C'è anche un pacchetto di emendamenti comuni: i temi riguardano il fiscal drag; l'estensione dell'autorizzazione unica a tutto il territorio nazionale; il ripristino di Opzione donna; l'incremento del Fondo sanitario nazionale destinato all'assunzione del personale paritario; il salario minimo. Un emendamento sopprime l'articolo 106 (Limitazione autonomia scolastica) e sull'Irpef si propone l'estensione della No Tax area a 15 euro e il trascinamento a 60mila euro dell'aliquota al 33%; soppressione inoltre dell'aumento età pensionabile del comparto sicurezza. Tra i temi delle proposte unitarie anche i congedi paritari, la maggiorazione a 70 euro dell'assegno unico e il ripristino delle misure di Transizione 4.0. Si chiede ancora la soppressione dei tagli delle supplenze brevi; la stabilizzazione del personale di giustizia e sull'università l'aumento Ffo (Fondo di finanziamento ordinario) per professori e ricercatori; una start tax per giovani e fondi per la sicurezza della città finanziati con il taglio del protocollo Albania. Dal leader di Iv Renzi arriva un emendamento per l'istituzione di un fondo annuo da 300 milioni contro l'accorpamento delle scuole. Sempre dai renziani spicca la proposta di stanziare risorse specifiche per le metropolitane nelle grandi città, dalla linea C di Roma, alla M4 di Milano fino al collegamento Napoli-Afragola e di utlizzare le risorse stanziate per i centri migranti in Albania per la sicurezza.

 

Per approfondire: Manovra 2026, presentazione emendamenti e approvazione: le date. In Aula entro il 15/12

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