Temu e Shein, ipotesi tassa sui pacchi extra Ue nella Manovra 2026: cosa cambia

Economia
©IPA/Fotogramma

Introduzione

Dopo il via libera dei ministri dell'Economia riuniti nell’Ecofin all’abolizione delle deroghe sui dazi per le spedizioni da Paesi extra-Ue di piccolo importo, il governo italiano valuta l’introduzione di una tassa da 2 euro per i pacchi sotto i 2 chilogrammi. Ecco cosa sappiamo

Quello che devi sapere

Ok Ecofin a entrata in vigore prima del 2028

Dalla riunione dell’Ecofin è arrivata anche un’accelerazione sui tempi. I ministri delle Finanze dei 27 hanno concordato di anticipare l’entrata in vigore – ora prevista al 2028 - della stretta relativa alle spedizioni con valore inferiore ai 150 euro.

 

Per approfondire: La rubrica di Carlo Cottarelli: “L’impatto economico della giustizia (e della sua riforma)”

Ue: “Entrati 4,6 miliardi piccoli pacchi in 2024, 91% dalla Cina”

Secondo dati della Commissione Europea, lo scorso anno le spedizioni di pacchetti da Paesi extra-Ue hanno raggiunto quota 4,6 miliardi di euro, il 91% dei quali dalla Cina. Il commissario Ue all’Economia, Valdis Dombrovskis, ha definito l’abolizione delle deroghe sui dazi una “risposta al drastico aumento del volume di merci vendute online e spedite direttamente ai clienti nell’Ue da Paesi terzi, in particolare dalla Cina”. “L'imposizione di dazi doganali su tali spedizioni rappresenta un passo importante per garantire parità di condizioni per le imprese europee e rafforzare ulteriormente la nostra unione doganale”, ha aggiunto il vicepresidente della Commissione Ue.

pubblicità

Lose (ministra Economia Danimarca): "Ok a soluzione ponte"

Per la ministra dell'Economia danese, Stephanie Lose, l'accordo offre una garanzia che le merci siano pagate "a partire dal primo euro".  “La norma entrerà in vigore non appena sarà operativa l'hub dati doganali dell'Ue, la piattaforma centrale proposta per interagire con le dogane e rafforzare i controlli”, ha detto la presidente di turno dell'Ecofin annunciando una soluzione "temporanea" per avviare i dazi doganali già nel 2026.

Giorgetti: “Risposta a concorrenza sleale”

Soddisfazione sull'intesa è stata espressa anche dal ministro dell’Economia italiano, Giancarlo Giorgetti, secondo il quale l’accordo siglato all'Ecofin interviene su un fenomeno “che sta distruggendo il commercio al dettaglio”. “L'Italia ha sempre appoggiato questa misura, una delle prime in linea con la discussione sulla concorrenza sleale che si è fatta all’Eurogruppo”, ha detto il titolare del Mef. Secondo Giorgetti è positiva inoltre la decisione di applicare la misura “già dal prossimo anno”. 

pubblicità

Piattaforme di e-commerce interessate

Scopo primario del provvedimento caldeggiatao da tempo dall’Italia è quello di disciplinare il settore delle spedizioni "selvagge" in arrivo da Paesi terzi. L’abolizione della franchigia riguarda in primo luogo le merci di basso valore provenienti dai colossi dell’e-commerce, a partire dalle piattaforme cinesi Temu e Shein. “Servono regole europee forti e veloci per arginare l’aggressione extraeuropea che sta invadendo con prodotti a basso costo e senza rispetto delle regole il nostro mercato”, ha detto, nei giorni scorsi Giorgetti, che sull'entrata in vigore anticipata ha incontrato la sponda della Francia.

Ipotesi tassa di 2 euro sui pacchi leggeri

A Parigi il governo guidato da Sebastien Lecornu valuta di utilizzare lo stop all’esenzione sui pacchi extra-Ue per liberare risorse da destinare a una manovra finanziaria che dopo il congelamento della riforma della pensioni chiede soluzioni alternative. In Italia la misura incassa il via libera del Ministero delle Imprese e del Made in Italy e potrebbe tradursi, come detto, nell’introduzione in manovra di una eco-tassa sui pacchi leggeri.

pubblicità

Del Fante (Poste Italiane): “Impatto marginale”

Secondo l’amministratore delegato di Poste Italiane, Matteo Del Fante, l’introduzione della tassa avrebbe un impatto “marginale” sulla quantità di articoli spediti dai siti di e-commerce cinesi che vedono Poste impegnata in un ruolo di primo piano nella distribuzione. “Di solito, quello che abbiamo visto in passato è che il mercato si riaggiusta e uno o due euro non cambieranno davvero l'attrattiva di quelle piattaforme", ha detto l’ad, che evidenzia un possibile impatto “positivo” dai minori investimenti delle piattaforme cinesi nelle infrastrutture logistiche in Italia.

Settore moda: 'Bene tassazione pacchi extra Ue, indicare pericoli'

A guardare con favore all'introduzione di una tassazione per i pacchi provienenti da Paesi extra-Ue è in particolare il settore moda. "Chiediamo che vengano tassati, che non possano essere pubblicizzati in modo ingannevole e soprattutto che venga indicato sui prodotti l'elemento di potenziale pericolosità", ha detto Carlo Capasa, presidente della Camera Nazionale della Moda Italiana. Sulla stessa linea è il commento di Luca Sburlati, presidente di Confindustria Moda: "La modalità con cui stiamo importando merce cinese è una sola, pacchi postali che non sono tassati fino a 150 euro. Entrano nelle nostre case come cavallette silenziose".

pubblicità

Codacons: “Stangata di 9,2 miliardi sui pacchi in Ue”

La tassa sui 'pacchetti' innesca tuttavia la levata di scudi da parte delle associazioni per i consumatori a partire dal Codacons che stima un salasso da 9,2 miliardi di euro all’anno. La sigla evidenzia inoltre l’aumento di segnalazioni di cittadini che dopo aver acquistato prodotti di marca sui siti di e-commerce cinesi hanno ricevuto lettere sanzionatorie da parte dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli (Adm) per presunte importazioni di merci contraffatte. Secondo il Codacons, il cliente che compra su piattaforme come Temu o Shein senza visionare la merce non può sapere se il prodotto è contraffatto o disponga delle licenze necessarie relative al diritto d’autore e alla proprietà industriale.

Unc: “Dazi Ue sui pacchi danneggiano i consumatori”

Critica sulla decisione dell’Ecofin è anche la posizione dell'Unione Nazionale Consumatori (Unc). "I dazi danneggiano sempre i consumatori, costretti a pagare prezzi artificiosamente maggiorati per colpa di una decisione politica protezionistica, in barba al libero mercato e alla concorrenza", è il commento del presidente, Massimiliano Dona.

pubblicità

Il nodo delle risorse

L’ipotesi del varo in Italia di una tassa da due euro sulle spedizioni sotto i due chilogrammi trova terreno fertile nella “caccia” alle coperture che in questi giorni anima il dibattito nella maggioranza. Le correzioni sulla bozza di Legge di bilancio 2026, approvata dal governo il 17 ottobre scorso, hanno un peso non trascurabile, a partire dalla norma sui dividendi. Secondo alcune ipotesi, le holding che investono almeno un milione di euro nelle società potrebbero essere escluse dall’annunciato incremento dal 1,2% al 24% della tassazione.

 

Per approfondire: Tasse, le vendite su Vinted ed eBay vanno in dichiarazione dei redditi? Cosa dice la legge

pubblicità