Tasse, le vendite su Vinted ed eBay vanno in dichiarazione dei redditi? Cosa dice la legge

Economia
©IPA/Fotogramma

Introduzione

I soldi che si guadagnano dopo aver venduto i propri oggetti usati su piattaforme come Vinted o eBay vanno inseriti nella dichiarazione dei redditi? Bisogna pagarci le tasse sopra? La risposta non è così semplice: dipende da varie circostanze. Quindi in alcuni casi sì, in altri no.

Quello che devi sapere

Devo pagare le tasse sui guadagni per vendita di beni online? La legge

Per capire come muoversi bisogna innanzitutto conoscere la direttiva Dac7 (direttiva (UE) 2021/514 del Consiglio del 22 marzo 2021), recepita in Italia con il decreto legislativo n. 32 del 1° marzo 2023, che punta a contrastare il fenomeno dell’evasione fiscale. In sintesi, la regola generale alla base della normativa europea prevede uno scambio automatico di informazioni sulle vendite sulle piattaforme come Vinted o eBay da parte dei gestori delle piattaforme stesse. Vale non solo per la vendita di beni al fine di percepire un corrispettivo, ma anche per le attività di locazione di beni immobili, le prestazioni di servizi personali e i noleggi di qualsiasi mezzo di trasporto. Si applica ai venditori residenti in Italia o in un altro Stato membro dell’Unione europea o che forniscono servizi di locazione di beni immobili situati in Italia o in un altro Stato membro.

 

Per approfondire: Tassazione sui dividendi, cosa cambia con la Manovra 2026. Chi pagherà di più

2mila euro all’anno o più di 30 articoli

Le norme della direttiva non si applicano però a chiunque proceda con operazioni di vendita online, ma soltanto a chi, in un anno solare, superi i 2mila euro di guadagno tramite vari scambi, oppure chi arrivi a vendere oltre 30 articoli.

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Vendite una tantum e vendite abituali

Le soglie dei 2mila euro e dei 30 articoli sono state introdotte essenzialmente per distinguere chi procede con attività di vendita di beni usati una tantum, quindi senza un vero e proprio scopo di lucro, da chi lo fa in maniera strutturata, come fonte di sostentamento.

Cosa deve fare chi supera i limiti previsti

Se le operazioni si configurano come abituali, il venditore potrebbe essere tenuto ad aprire una specifica partita IVA e quindi a pagare le tasse, inserendo i guadagni in dichiarazione dei redditi, con tutte le conseguenze del caso, come la necessità di emettere fattura a ogni transazione. Altrimenti scattano le sanzioni.

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Gli obblighi per le piattaforme

Nel sistema delineato dalla direttiva Dac7 sono di fatto le piattaforme stesse ad avere un obbligo di comunicazione delle informazioni degli utenti nei confronti delle amministrazioni fiscali dello Stato di riferimento.

Il caso di Vinted

La piattaforma più utilizzata per le vendite di oggetti usati al momento è Vinted, che sul suo sito specifica come chiederà agli utenti di aggiornare un modulo pre-compilato con le proprie informazioni, qualora risulti che superino i limiti della Dac7. Poi invierà alle amministrazioni i dati raccolti l’anno successivo a quello della compilazione, un po’ come avviene di fatto per le dichiarazioni dei redditi, inviandone una copia anche al diretto interessato, tenendo i dati “al sicuro” tramite crittografia.

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Le regole di eBay

Anche eBay spiega le regole sulla propria pagina Internet. “L'importo totale del tuo corrispettivo equivale all'importo totale disponibile ricevuto per le tue transazioni di vendita, incluse le spese di spedizione ed eventuali imposte che potresti ricevere, come l'IVA. L'IVA riscossa e versata da eBay, le tasse addebitate sulle tariffe e gli importi detratti da eBay per tariffe, i codici sconto, gli ordini annullati o eliminati e le restituzioni sono esclusi dal calcolo. Alle autorità fiscali verranno inviate solo le rendicontazioni che riflettono l'attività di vendita tra il 1° gennaio e il 31 dicembre dell'anno precedente. Non verrà inviato alcun report se hai fornito il tuo codice fiscale ma non hai raggiunto le soglie DAC7 nell'anno precedente. La normativa DAC7/PStTG non modifica i tuoi obblighi fiscali. Stabilisce solo se eBay è obbligata a comunicare o meno i tuoi dati. Ciò non significa necessariamente che devi pagare delle imposte sugli importi comunicati. Le eventuali imposte dovute per le tue vendite su eBay dipendono dalla tua attività di vendita totale, che non è limitata a eBay, e dalla natura privata o commerciale delle tue transazioni. In caso di domande sui tuoi obblighi, ti consigliamo di rivolgerti a un consulente fiscale”, si legge sul sito.

 

Per approfondire: Tassa di soggiorno, aumenti anche nel 2026: verso 1,3 miliardi di incassi. La situazione

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