Manovra 2026, ipotesi tassa sull’oro: come funziona e chi dovrebbe pagarla

Economia
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Introduzione

Continua la caccia alle coperture per dilatare i margini di modifica della manovra per il 2026. I leader del centrodestra sembra abbiano messo in agenda un nuovo vertice a metà della prossima settimana, forse giovedì. La presidente del Consiglio Giorgia Meloni tornerà quindi a incontrarsi con i vicepremier Matteo Salvini e Antonio Tajani, e il leader di Noi moderati Maurizio Lupi, in vista del voto degli emendamenti in Senato. Si tratta di un nuovo confronto dopo il vertice con il ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti, mentre emerge una nuova ipotesi: una tassa sull’oro.

Quello che devi sapere

Cosa sarebbe la tassa sull’oro

L’ipotesi della tassa sull’oro sarebbe quella di introdurre un'aliquota agevolata temporanea al 12,5% per la rivalutazione di monete, lingotti e placchette: se ci fosse un'adesione minima del 10%, in base alla simulazione al vaglio dei tecnici, si potrebbe raggiungere un gettito fino a oltre due miliardi di euro. E anche questo dovrebbe essere discusso nel vertice di maggioranza tra la premier Meloni, Matteo Salvini e Antonio Tajani. La nuova possibile copertura per la Legge di bilancio per il 2026 è contenuta in una proposta parlamentare della maggioranza, che è sul tavolo insieme ad altre ipotesi. Si tratta in sostanza di una "procedura di rivalutazione fiscale dell'oro da investimento", si legge nel documento, già strutturato per essere trasformato in emendamento con tanto di relazione di accompagnamento.

 

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Tempi e modalità della misura

Ma come funzionerebbe questa novità? I contribuenti che al primo gennaio 2026 possiedono oro da investimento potrebbero, "in mancanza di documentazione attestante il relativo costo o il valore di acquisto", chiederne la rivalutazione fiscale entro il 30 giugno 2026. E "per facilitare l'emersione" e garantire "un significativo incremento del gettito", si propone l'applicazione di un'aliquota agevolata del 12,5%, anziché il 26%. La proposta, ipotizzando che solo il 10% delle quantità di oro da investimento emergano, calcola un gettito compreso tra 1,67 e 2,08 miliardi.   

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Quanto oro c’è in Italia

Sul tema mancano dati ufficiali, tuttavia secondo alcune stime l'oro privato in Italia potrebbe ammontare a una cifra compresa tra i 4.500 e le 5.000 tonnellate. Un simile ammontare avrebbe un valore indicativo compreso tra i 499 e i 550 miliardi, considerando il prezzo di mercato dell'oro attualmente di circa 111mila euro al Kg. Nella categoria di oro in mano ai privati, che comprende anche l'oro contenuto nei gioielli, secondo la proposta l'oro da investimento è stimabile nell'intervallo del 25-30% del totale e pertanto ammonterebbe indicativamente a una quantità tra le 1.200 e le 1.500 tonnellate.

Le proposte di modifica alla manovra

Intanto entra nel vivo il lavoro sulla ricerca delle risorse, che corre parallelamente alla messa a punto delle possibili modifiche della manovra: infatti è prevista per oggi l’arrivo in commissione Bilancio al Senato degli emendamenti dei partiti. Ne sono attesi migliaia, ma i gruppi si stanno già concentrando sulle priorità: per martedì infatti vanno presentati i segnalati, 414 in tutto, di cui 238 della maggioranza. E anche i ministeri sono impegnati a limare le proprie proposte.

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Il nodo degli affitti brevi

La partita delle modifiche si gioca soprattutto intorno alle macro aree che hanno già incassato il via libera del ministero dell’Economia. Sulla tassa sugli affitti brevi il nodo è politico: Forza Italia e Lega insistono infatti per eliminare l'aumento al 26%, mentre fonti di FdI considerano il tema "importante ma non prioritario". Sui dividendi le ipotesi sarebbero la riduzione della partecipazione dal 10% al 5% o l'introduzione di una soglia qualificata a 1,2 milioni. Per l'aumento dell'Irap si valuta di escludere le holding finanziarie. 

Le modifiche in arrivo

Tra gli emendamenti in arrivo, dovrebbero arrivare interventi anche sulle forze dell'ordine e sulla compensazione dei crediti. Mentre per la nuova Transizione 5.0 su punta a salire rispetto ai 4 miliardi già stanziati, rendendo l'incentivo triennale fino al 2028. La Lega, che prepara qualcosa anche sulle pensioni, insiste per allargare la rottamazione, ma le modifiche possibili, secondo i tecnici, sarebbero "marginali". Forza Italia promette invece un'azione "responsabile" su casa, sicurezza e riduzione della tassazione sulle imprese in "pieno spirito di collaborazione" con il Mef e gli alleati. 

 

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