Introduzione
Domenica 12 e lunedì 13 ottobre si vota in Toscana per le elezioni regionali: i cittadini sono chiamati a scegliere il presidente della Giunta regionale e rinnovare il Consiglio regionale. A contendersi la carica di governatore sono in tre: il presidente uscente Eugenio Giani, che corre con la coalizione di centrosinistra (Pd, Avs, M5S, Lista civica Casa riformista), Alessandro Tomasi per la coalizione di centrodestra (FdI, Fi, Lega, Noi moderati, lista civica ‘È Ora!’), Antonella Bundu per la lista di sinistra Toscana Rossa. Ecco chi sono
Quello che devi sapere
I candidati alla presidenza della Toscana
Alla fine a sfidarsi per la poltrona di presidente della Toscana saranno in tre: il governatore uscente Eugenio Giani per il campo largo di centrosinistra, il coordinatore regionale di FdI Alessandro Tomasi per il centrodestra, l’outsider Antonella Bundu con la lista di sinistra radicale Toscana Rossa. In un primo momento era stata ammessa anche la candidatura del medico Carlo Giraldi, ex primario di neuropsichiatria a Lucca, con il partito no vax Forza del popolo: poi la lista è stata esclusa perché, pur avendo superato la quota totale richiesta di 12mila firme, non ha raccolto adesioni sufficienti in tutte le circoscrizioni. “Le liste di Forza del popolo sono state ammesse in più circoscrizioni, ma non in numero sufficiente per partecipare alla competizione”, ha spiegato Lillo Massimiliano Musso, segretario regionale del partito. La corsa per la poltrona di governatore, quindi, sarà a tre
Per approfondire: Regionali Toscana, dove e come si vota
Eugenio Giani, chi lo sostiene
Il governatore uscente Eugenio Giani è il candidato del campo largo di centrosinistra. A sostenerlo ci sono il Partito democratico, il Movimento 5 stelle, Alleanza Verdi e Sinistra, e la lista Eugenio Giani presidente – Casa riformista (che comprende Italia Viva, il Partito Socialista Italiano, il Partito Repubblicano, +Europa e alcune realtà civiche)
Per approfondire: Regionali, Giani è candidato del Centrosinistra
Chi è Eugenio Giani
Eugenio Giani è nato a Empoli il 30 giugno del 1959 ed è residente a Sesto Fiorentino. Sposato con Angela Guasti, hanno due figli. Si è laureato in Giurisprudenza all’Università di Firenze. Nel 1990 è stato eletto nel Consiglio comunale di Firenze e, tra le altre cose, nel corso degli anni è stato assessore in diversi settori: dalla Mobilità alla Cultura, dallo Sport ai Lavori pubblici. Dopo le elezioni comunali del 2009, è diventato presidente del Consiglio comunale di Firenze. Alle Regionali del 2010 si è candidato nella circoscrizione di Firenze nella lista del Pd-Riformisti toscani ed è stato eletto in Consiglio regionale. È stato rieletto nelle elezioni del 2015, diventando presidente del Consiglio Regionale della Toscana. Alle Regionali del 2020 si è presentato come candidato governatore, sostenuto dalle liste Europa Verde Progressista Civica, Italia Viva +Europa, Orgoglio Toscana per Giani Presidente, Partito Democratico, Sinistra Civica Ecologista, Svolta!: è stato eletto con il 48,63% dei voti. Nel 2025 corre per la riconferma. Appassionato di sport, storia, cultura, ha scritto diversi saggi e libri e ricoperto incarichi in musei, associazioni, Coni, Aoni, Fae
Alessandro Tomasi, chi lo sostiene
Il candidato della coalizione di centrodestra è Alessandro Tomasi, sindaco di Pistoia e coordinatore regionale di FdI. È sostenuto da Fratelli d’Italia, Forza Italia, Lega, Noi moderati-Civici per Tomasi e la lista civica “È Ora!-Tomasi presidente”
Per approfondire: Regionali Toscana, Alessandro Tomasi candidato per il centrodestra
Chi è Alessandro Tomasi
Alessandro Tomasi è nato a Pistoia il 18 settembre del 1979. È sposato e padre di due figli. Si è laureato in Scienze Politiche alla facoltà “Cesare Alfieri” di Firenze. Sul sito del Comune di Pistoia si legge che “ha sempre vissuto del proprio lavoro di artigiano, ma fin da ragazzo ha dedicato tempo e forze all'impegno civile e politico per la città: prima come rappresentante di istituto all’Iti Fedi (Istituto tecnico industriale) e come membro della Consulta provinciale degli studenti, poi come presidente provinciale del Movimento giovanile di Alleanza nazionale e coordinatore regionale”. È stato eletto in Consiglio comunale a Pistoia nel 2007 con Alleanza nazionale, poi è passato al Popolo della Libertà e nel 2013 a Fratelli d’Italia e nel 2014 ha creato il gruppo consiliare Pistoia Domani. Nel corso degli anni si è occupato di vari settori, dall’urbanistica alla cultura, dall’ambiente al bilancio. Nel 2017 si è candidato alla carica di sindaco di Pistoia, sostenuto da Fratelli d’Italia, Lega Nord, Forza Italia e dalla lista civica Pistoia Concreta: è stato eletto al primo turno, diventando il primo sindaco di Pistoia schierato col centrodestra dai tempi del dopoguerra. Nel 2022 si è ricandidato - appoggiato dalle liste Ale Tomasi Sindaco, Fratelli d'Italia, Centristi Forza Italia, Lega e Amo Pistoia - ed è stato riconfermato primo cittadino sempre al primo turno. Nel 2024 Giorgia Meloni l’ha nominato coordinatore toscano di FdI. Nel 2025 corre per la carica di governatore. È tifoso della Pistoiese e appassionato di musica, fumetti, letteratura americana
Antonella Bundu, chi la sostiene
A correre per la carica di governatrice della Toscana c’è anche Antonella Bundu. A sostenerla c’è la lista di sinistra radicale Toscana Rossa, che riunisce Rifondazione comunista, Potere al popolo e Possibile. Bundu punta a riportare nell'assemblea legislativa la sinistra-sinistra, rimasta fuori nel 2020
Per approfondire: Toscana, insulti razzisti alla candidata Antonella Bundu: lei risponde con una banana
Chi è Antonella Bundu
Antonella Bundu si presenta così: “Sono una donna nera, fiorentina e di sinistra”. È nata a Firenze nel 1969. Il padre si è trasferito in Italia dalla Sierra Leone negli anni Sessanta, dopo aver ottenuto una borsa di studio per studiare Architettura. Qui ha conosciuto la madre, che studiava Matematica. Nel 1972 la famiglia si è trasferita a Freetown. Nel corso della sua infanzia Bundu ha cambiato spesso Paese, alternando Sierra Leone e Italia. Nel 1987 si è trasferita a Liverpool, dove ha lavorato in una piccola biblioteca. Nel 1989 è tornata a Firenze e si è iscritta alla Scuola superiore interpreti e traduttori. Ha fatto vari lavori, dalla barista alla correttrice di bozze. Ha collaborato con case di produzione discografiche e con il team dell’associazione culturale Quelli del Puccini, sotto la direzione di Sergio Staino. Nel 2004 è nata sua figlia e pochi anni dopo ha iniziato a lavorare in uno studio di architettura. Nel 2019 si è candidata alla carica di sindaca di Firenze con una coalizione di liste civiche e partiti di sinistra, ottenendo il 7,29% delle preferenze ed entrando in Consiglio comunale nel gruppo Sinistra Progetto Comune. Nel 2025 è in corsa per diventare presidente della Toscana. Si definisce “una pellegrina camminatrice”
Le Regionali in Toscana
In Toscana si vota per le Regionali domenica 12 ottobre, dalle ore 7 alle 23, e lunedì 13 ottobre dalle 7 alle 15. L’eventuale turno di ballottaggio si terrà il 26 ottobre 2025, sempre su doppia giornata di voto. Si elegge il governatore e si scelgono i consiglieri che comporranno l’Assemblea legislativa: quaranta, oltre al presidente. I collegi sono tredici: quattro nella provincia di Firenze e uno per ciascuna delle altre province. Possono votare elettrici ed elettori italiani residenti in Toscana o iscritti all'Aire, l'anagrafe dei residenti all'estero. La scheda elettorale è di colore arancione e presenta una serie di spazi rettangolari in cui sono incolonnati a sinistra i simboli delle liste e a destra il nome del candidato-presidente collegato a quelle liste (o a una singola lista). A fianco dei simboli di ciascuna lista sono indicati i candidati consiglieri e accanto c’è una casella per indicare una o due preferenze
Come si vota
Per scegliere il governatore si può votare:
- un candidato presidente e una lista a esso collegata;
- solo per uno dei candidati presidente;
- solo una lista: in tal caso il voto si intende espresso anche a favore del candidato presidente a essa collegato;
- esprimere un voto disgiunto, ossia votare per un candidato presidente e per una lista a esso non collegata.
Sarà eletto governatore (o governatrice) il candidato presidente che ha ottenuto il maggior numero di voti, a condizione che abbia superato il 40%: se nessuno dei candidati presidenti supera questa soglia, si procede al ballottaggio fra i due candidati più votati.
Con la stessa scheda si può votare per il Consiglio regionale: il simbolo di ciascuna lista è affiancato dall’elenco dei candidati. Le elettrici e gli elettori possono esprimere uno o due voti di preferenza, tracciando un segno sulla casella a fianco dei nomi indicati sulla scheda. Nel caso in cui si decida di esprimere due voti di preferenza, i voti devono essere espressi per candidati di genere diverso, una donna e un uomo o viceversa, pena l’annullamento della seconda preferenza in ordine di lista. Saranno eletti le candidate e i candidati che riporteranno il maggior numero di preferenze
Per approfondire: Chi governa nelle Regioni