
Gabriele Albertini, l'ex sindaco di Milano compie 75 anni: la sua storia politica. FOTO
È stato imprenditore nel settore dell'alluminio e presidente di Federmeccanica. Nel 1997 è diventato primo cittadino di Milano per il Polo delle Libertà, incarico che ha conservato per due mandati. Europarlamentare per due legislature, nel 2013 si è candidato per la Regione Lombardia arrivando quarto

CHI È GABRIELE ALBERTINI
- Compie oggi 75 anni Gabriele Albertini, il politico nato a Milano il 6 luglio 1950. Dopo la laurea in giurisprudenza guida insieme al fratello Carlo la "Cesare Albertini S.p.A", impresa di famiglia fondata dal padre Cesare negli anni Trenta e specializzata in pressofusioni in alluminio

CONFINDUSTRIA, FEDERMECCANICA E LA CORSA A PALAZZO MARINO
- Dopo vari incarichi ricoperti in Confindustria e Assolombarda, nel 1996 l'industriale meneghino viene eletto presidente di Federmeccanica, incarico che anticipa di pochi mesi la sua discesa in politica. L'allora leader di Forza Italia Silvio Berlusconi lancia la sua candidatura a sindaco di Milano per il Polo delle Libertà. Alle elezioni del 1997 Albertini batte l'uscente Marco Formentini (Lega) e vince col 53,1% al ballottaggio contro Aldo Fumagalli dell'Ulivo

SINDACO DI MILANO
- Durante il mandato a Palazzo Marino, Albertini si definisce l'"amministratore di condominio" della metropoli lombarda che tra fine anni Novanta e i primi anni Duemila conosce una fase di forte trasformazione, a partire dalla riqualificazione dell'ex polo fieristico, del quartiere Porta Nuova e di Rho-Fiera Milano. Nella primavera 2001 viene riconfermato per un secondo mandato sconfiggendo al primo turno col 57,4% Sandro Antoniazzi del centro-sinistra

INQUINAMENTO E MOBILITÀ
- Durante il secondo mandato, Albertini viene nominato commissario straordinario per il sistema di depurazione delle acque della città e per il traffico in una Milano che fa i conti con livelli emergenziali di smog. Sul fronte della mobilità promuove l'estensione dei parcheggi sotterranei e il potenziamento della metropolitana in accordo con l'allora presidente della Regione Roberto Formigoni

TEMI CIVICI E POLEMICHE
- Da sindaco Albertini si fa promotore di una campagna contro il fumo e di iniziative in prima linea come quando nel 2003 si è tuffato in piscina in risposta alle critiche sugli impianti rimasti chiusi troppo a lungo. Nel 2005 nega il patrocinio del Comune al gay pride innescando dimostrazioni di attivisti sotto Palazzo Marino

IL PASSAGGIO CON MORATTI
- Al termine del secondo mandato a Palazzo Marino, segnato anche da gravi fatti di cronaca come l'incidente all'aeroporto di Linate dell'ottobre 2001 e lo schianto di un aereo sul Pirellone nel 2002, Albertini sostiene la candidatura dell'allora ministra dell'Istruzione Letizia Moratti. Sono anni in cui viene aperto il dossier per la candidatura di Milano per l'Expo 2015, finalizzata nel 2008

L'ELEZIONE ALL'EUROPARLAMENTO
- Alle elezioni del 2004 l'allora sindaco di Milano aveva conquistato un seggio al Parlamento Europeo ottenendo oltre 140mila preferenze in lista con Forza Italia-Ppe. Poche settimane prima il governo Berlusconi II aveva varato una legge che consentiva il doppio incarico per alcune elezioni. Cinque anni più tardi Albertini viene riconfermato per un secondo mandato assumendo la guida della Commissione Esteri dell'Eurocamera

LA CORSA PER LA REGIONE
- Il 2013 segna per Albertini il ritorno sulla scena politica nazionale. L'europarlamentare annuncia la candidatura per la presidenza di Regione Lombardia alle elezioni anticipate indette dopo l'inchiesta che ha coinvolto il governatore uscente Formigoni. Ad appoggiare la sua corsa è l'allora Terzo Polo guidato dal premier tecnico Mario Monti. Vincitore della consultazione è però Roberto Maroni (Lega) e Albertini arriva quarto raccogliendo il 4% dei voti

SENATORE XVII LEGISLATURA
- Nella stessa tornata elettorale, Gabriele Albertini viene eletto al Senato come capolista in Lombardia per la lista Scelta Civica. La formazione centrista incontra presto divisioni e già nel 2014 l'ex sindaco aderisce al Nuovo Centrodestra di Angelino Alfano, pur restando sempre in maggioranza in appoggio ai governi di larghe intese della XVII legislatura (Letta, Renzi e Gentiloni)

DAL TERZO POLO AL RITORNO IN FORZA ITALIA
- Nel 2021 rifiuta la proposta del leader della Lega Matteo Salvini di correre come sindaco di Milano contro l'uscente di centrosinistra Beppe Sala. In una lettera su Libero, Albertini declina l'offerta affermando di "voler dare priorità alla famiglia". In vista delle politiche 2022 lancia un appello a Matteo Renzi e Carlo Calenda per la costruzione di un "terzo polo liberale" nello spirito dell'agenda Draghi. Rientra in Forza Italia l'anno successivo quando con la morte di Berlusconi diventa segretario Antonio Tajani