
È stata la tragedia aerea con il più alto numero di vittime in Italia. Il bilancio finale fu di 118 morti. Un Cessna Citation CJ2 privato, entrato erroneamente nella pista di decollo principale, venne investito da un McDonnell Douglas MD-87 in fase di decollo che poi si schiantò contro un edificio e si incendiò

L’8 ottobre 2001, un Cessna Citation CJ2 privato entrò erroneamente nella pista di decollo principale dell’aeroporto di Milano Linate provocando il disastro aereo con il più alto numero di vittime mai accaduto in Italia
GUARDA IL VIDEO: Linate, la tac per i bagagli a mano
Il bilancio finale fu di 118 vittime tra passeggeri del velivolo privato e quelli dell’aereo della Scandinavian Airlines che si scontrò con il Cessna Citation CJ2. L’impatto, infatti, uccise tutti gli occupanti di entrambi i mezzi più quattro addetti allo smistamento bagagli
Milano, aereo caduto a San Donato: 8 morti
Il McDonnell Douglas MD-87 della Scandinavian Airlines era in fase di decollo quando si ritrovò sulla pista il Cessna Citation CJ2 privato. Non riuscendo a schivarlo lo investì. Lo scontro danneggiò anche l’MD-87 che non riuscì a completare il decollo e si schiantò contro un edificio adibito allo smistamento dei bagagli
Linate, dal 15 ottobre raddoppio voli Pescara Milano
L’impatto provocò un incendio che uccise tutti gli occupanti dell’aereo più 4 addetti allo smistamento bagagli al lavoro nel reparto, mentre si salvò solo un quinto addetto, seppur rimasto gravemente ustionato su gran parte del corpo

Il disastro si verificò a meno di un mese dagli attentati dell’11 settembre negli Usa e lo stesso giorno in cui era cominciata la guerra in Afghanistan. In un primo momento, infatti, si ipotizzò si trattasse di un nuovo attentato terroristico. L'ipotesi fu poi smentita dalle indagini

L’incidente fu causato da mancanze strutturali dell’aeroporto di Linate, come segnaletica vecchia e non a norma, radar di terra non operativo e sensori di rilevamento di incursione di pista disattivati

A questo si aggiunsero una serie di errori umani da parte dei piloti del Cessna e dei controllori del traffico aereo, nonché condizioni di scarsa visibilità. Anche i soccorsi arrivarono in ritardo proprio a causa della nebbia, impiegando 8 minuti a raggiungere l'MD87 e 26 minuti a rinvenire i resti del Cessna contro i 2 minuti pervisti dagli standard internazionali riguardanti gli incidenti aerei

Il ritardo dei soccorsi non ha comunque inciso sul numero delle vittime. Le relazioni tecniche non riportano possibilità di salvezza anche in caso di un intervento immediato

Prima dell’incidente dell’8 ottobre 2001, già in media una volta a settimana a Linate un aereo invadeva la pista principale a causa delle deficienze dell’aeroporto e 24 ore prima della tragedia si era sfiorato un altro incidente con le stesse caratteristiche

A seguito del disastro iniziò un lungo processo e l’intero aeroporto di Linate fu fatto successivamente oggetto di una vasta opera di ristrutturazione e adeguamento

Il 20 novembre 2002 ebbe luogo la prima udienza preliminare per l'attribuzione delle responsabilità nell'ambito dell'incidente di Linate, mentre il 13 marzo del 2003, nel corso dell’ottava e ultima udienza preliminare, furono rinviati a giudizio, con l'accusa di concorso in disastro colposo e concorso in omicidio colposo plurimo, 11 persone

Gli imputati erano una serie di responsabili dell’Enav, dell’Enac e della Sea. La prima udienza di primo grado si tenne il 4 giugno del 2003 e il processo fu spezzettato in due tronconi, uno secondo l'iter ordinario e l'altro secondo la procedura del rito abbreviato

Al processo di appello si arrivò il 7 luglio 2006 con 8 persone che ebbero pene tra i 2 anni e 8 mesi fino ai 6 anni e 6 mesi, e tre imputati assolti. L'indulto approvato definitivamente il 29 luglio 2006 ridusse di 3 anni tutte le pene detentive

La procura di Milano presentò ricorso in Cassazione, ma la Corte Suprema il 20 febbraio 2008 emise la sentenza definitiva, respingendo tutti i ricorsi e confermando totalmente la sentenza della corte d'Appello di Milano

Il 17 novembre 2001 venne istituito il “Comitato 8 ottobre per non dimenticare”, che riunisce tutti i familiari delle 118 vittime del disastro con l’obiettivo di sensibilizzare l'opinione pubblica sul tema della sicurezza aerea