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Live In Roma, ministro Nordio: "Ddl Sicurezza colma vuoti di tutela"

Politica

Il ministro della Giustizia all'evento di Sky TG24 che porta i suoi studi fuori dalla redazione. Tra gli argomenti trattati quello che riguarda i processi ai ministri: Nordio spiega che il principio fondamentale deve essere "quello della presunzione di innocenza". C'è poi il tema delle carceri che in Italia presentano tante criticità: la prima, dice il ministro, è che oltre il 20% dei detenuti "sono in detenzione preventiva"

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Ospite a Sky Tg24 Live In Roma anche il ministro della Giustizia Carlo Nordio. Il primo tema riguarda l'appuntamento odierno del parlamento in seduta comune che deve votare per sostituire un giudice della corte costituzionale che manca da tempo. Ma il centrodestra ha detto che voterà scheda bianca e visto che anche le opposizioni non daranno un nome non se ne farà nulla. Il voto sta creando molte polemiche: il nome di Francesco Saverio Marini, ovvero il consigliere giuridico di palazzo Chigi era il nome in lizza. “Penso - afferma Nordio - che sarebbe improprio se il ministro della Giustizia si esprimesse su un candidato di un organo così alto, quindi vedremo quando sarà il momento. Tutte le persone che sono state indicate hanno i requisiti per assumere questa alta carica”. Oggi un ex presidente della consulta come De Siervo ha definito “inopportuna” la nomina di Marini perché come consigliere ha partecipato direttamente alla stesura di provvedimenti rilevanti che finirebbero all’esame una volta diventato giudice. “Tutte queste opinioni sono soggettive - replica il ministro - Vanno valutate e poi ognuno ne fa il commento che crede”. LIVE IN ROMA 2024 - LA DIRETTA

Nordio: "Ddl sicurezza colma vuoti"

Le opposizoni sono molto critiche contro il Ddl sicurezza che introduce nuovi reati e applica una stretta a molti ambiti. “Il decreto sicurezza - spiega Nordio - ha cercato di colmare alcuni vuoti normativi e vuoti di tutela per situazioni che avevano provocato un grande allarme sociale. Vorrei aggiungere che l’ultimo nostro procedimento che rende obbligatorio l’arresto in flagranza per chi aggredisce operatori sanitari era un rimedio richiesto dalla quasi totalità del mondo sanitario. Sicuramente è perfettibile e il parlamento è sovrano nel suo compito di approvazione delle leggi. Ma come governo non pensiamo di proporre emendamenti”.

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Tecnologia e giustizia

Altro tema inquietante sulla sicurezza riguarda il giovane hacker che si è intrufolato nei sistemi anche del ministero. “Io credo - commenta il ministro Nordio - che adesso possiamo sentirci sicuri perché il responsabile è stato individuato. Stiamo vigili e in allerta ma faccio presente che l'evoluzione della tecnologia informatica è un problema mondiale. Bisogna stare molto attenti e nello stesso tempo mettere in bilancio il rischio di queste interferenze”. A proposito di tecnologia e giustizia c’è un altro tema che è quello dell’uso delle intercettazioni nelle indagini. C'è un parlamentare di Forza Italia che vuole proporre un ddl che stringa sulle intercettazioni. “In questo momento - replica Nordio - è inopportuno che io mi esprima in modo specifico ma le mie idee le ho espresse in passato. Io penso che in Italia si faccia un uso eccessivo di intercettazioni che comportano anche spese ormai fuori controllo e che potrebbero essere devolute ad altri tipi di intercettazioni più sofisticate per captare ad esempio le comunicazioni della criminalità organizzata. La mafia parla e comunica con sistemi satellitari che noi non siamo in grado di intercettare perché troppo costosi".

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Nordio: "Vige la presuzione di innocenza"

Matteo Salvini è a processo per sequestro di persona nel caso Open arms. Anche Daniela Santanché è coinvolta in vicende giuridiche. Cosa dovrebbe fare in linea generale un ministro in caso di condanna? "Il criterio generale è quello della costituzione, cioè la presunzione di innocenza", afferma il ministro. "Noi abbiamo assistito a processi che hanno compromesso o addirittura eliminato politicamente la funzione di ministri e parlamentari che poi si sono risolti con assoluzione. Salvini e Santanché non dovrebbero dimettersi fino a condanna ufficiale dal punto di vista giuridico, formale e politico. Poi le decisioni personali sono rispettabilissime".

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Criticità nelle carceri

Sul tema delle carceri, il ministro della Giustizia ha sottolineato quali sono le criticità. La prima è che oltre il 20% dei detenuti "sono in detenzione preventiva". Poi "c'è il problema dei tossicodipendenti: bisogna intervenire con il far scontare la pena magari in strutture diverse da quelle carcerarie, come le comunità". E poi ci sono i detenuti stranieri, che sono "oltre il 30%. Molti di questi dovrebbero essere già espulsi, perché le condizioni giuridiche lo permettono", dice Nordio. "In altri casi, invece, potrebbero scontare la pena nei territori di origine, ma questo è oggetto di interlocuzione internazionali".

"Separazione carriere non è punizione per magistrati"

C’è una riforma costituzionale che aspetta il primo via libera in parlamento che riguarda la separazione delle carriere. “Io sono abbastanza ottimista", commenta Nordio, che aggiunge: "Questa riforma non è affatto punitiva nei confronti della magistratura. La separazione delle carriere esiste in tutti i Paesi democratici e lo stesso per quanto riguarda per il Csm. L’iter parlamentare è già iniziato e io confido che trattandosi di una riforma costituzionale avrà bisogno del doppio passaggio ma penso sia corretto che si vada a referendum".